lunedì 7 novembre 2016

UNDE MALUM... ? (2° GAMA ITINERANTE - LA SPIRITUALITA')




Oggi ho vissuto una bellissima giornata in gruppo. Un evento. Il 2°GAMA ITINERANTE.
Cultura, spiritualità, buon cibo in condivisione, come sempre. 
Questa uscita è capitata al momento giusto, quando c'era necessità di verifica e ricarica. Un test, insomma. E nel caso non si fosse capito, questa è stata l'occasione che ha fugato ogni dubbio.
Il gruppo si è mostrato coeso, compatto, legato da solidi sentimenti di affetto e solidarietà.
Già... da soli non si va da nessuna parte. Ma davvero. E al contrario, Insieme si arriva molto, molto lontano. Anche ad accettare situazioni pesanti, vivere il presente come fosse l'unica dimensione del tempo.
Per quanto siano concetti ripetuti e digeriti più volte, è sempre un bene riascoltarli. E quando succede all'esterno del Nostro amorevole e benefico cerchio, la cosa risulta ancor più emozionante ed efficace.
Stamattina l'omelia di un sacerdote è stata promemoria, e carezza e conforto per l'animo. In una piccola chiesa scavata nella roccia, in località Orsara di Puglia, è stata celebrata la Santa Messa apposta per Noi. Un momento di forte coesione spirituale, durante il quale ognuno ha offerto ciò che di più prezioso vive nel proprio attuale momento storico. La malattia... esserci nel pieno, dopo e anche sostenere Chi la vive.
La domanda di sempre che nei momenti peggiori si ripresenta. Da dove viene il male? Perché Dio, buon padre lo permette?
La risposta è in ognuno, ma la sofferenza spesso offusca la vista dell'animo. Così che si intuisce ma non si afferra, dimenticando che Gesù stesso prima di morire, esclamò a gran voce... Dio mio, perché mi hai abbandonato?
In quel momento era un uomo che pativa l'agonia della Croce, e in quanto tale soffriva nel corpo e in Cuor Suo viveva la paura della morte.
Il male quindi non viene da Dio, bensì dalla condizione umana.
Siamo nati per morire... ha detto don Stefano. Personalmente preferirei parafrasare questa affermazione. Siamo nati e viviamo prima di morire. Così mi pare più naturalmente giusta.
Ma il giovane sacerdote ha pure concluso portando l'esempio di una giovane mamma, che malata di cancro ha preferito che vivesse la Sua bambina, rinunciando alle cure. Al momento della nascita si era stretta alla creatura e al compagno di vita, con parole di gioia.
Siamo nate e non moriremo mai.
Non muore Chi vive confidando nella Luce.
(continua...)

2 commenti:

  1. "Siamo nati e viviamo prima di morire"
    "Non muore Chi vive confidando nella Luce."
    Due frasi che approvo in toto
    E' sempre un piacere leggerti anche se confesso commento pochissimo, forse perchè i miei commenti limiterebbero i tuoi pensieri.
    Baciobacio <3

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    Risposte
    1. No,cara... i Tuoi pensieri in quanto tali sarebbero stimolo per me. Altri pensieri miei, e i Tuoi in una catena di condivisione. Grande ricchezza.
      Un abbraccio.

      Mary

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