sabato 23 settembre 2023

PENSAVO...(n.79) (La serenità è il frutto della rassegnazione all'incertezza - Nicolás Gómez Dávila -)

La fragilità è l'unica certezza per ogni essere umano, dal giorno in cui viene alla luce, prima inconsapevole e poi sempre più convinto ad arginarla o farne un punto di forza. Noi siamo al mondo per la Vita, e non dobbiamo dimenticarlo mai. Ma in presenza del dolore e della sofferenza che fare...? e soprattutto che cosa dire? Nulla... La sofferenza ha bisogno di ben altro che parole, ovviamente, per quanto confortanti possano essere. A volte appaiono solo semplice retorica e non sufficienti a lenire un dolore profondo. Poi dovrebbe capitare la parola giusta al momento giusto, e il senso di ciò che dolorosamente accade, sarebbe chiaro. Non so se alla fine ci si riesce sempre, almeno a confortare/si un po'. A cospetto di sguardi che invocano speranze certe o spiegazioni plausibili si possono azzardare conversazioni che però durano meno di quello che si pensa. Pensieri incompleti, qualcuno solo accennato, parole che sembrano sospiri. Questo accade a volte quando il dolore è al di sopra dell'umana comprensione. E diventa comprensibile tagliare corto, con pensieri a metà e timide parole. Stasera, se avete notato, un titolo che è tutto un programma. Una citazione. Non è esito della mia consueta ricerca ma dono di Francesca, una paziente che alcuni di Noi conoscono avendo lei partecipato a qualche incontro. La peculiarità di Francesca è proprio come riferisce la citazione. Lei è costantemente serena, nonostante tutto, perché consapevole. Ecco... può essere anche la risposta ai tanti perché della sofferenza. In realtà non c'è risposta né senso. Il credente trova entrambi nel mistero della Croce e della Resurrezione. E Chi credente non è? Consapevole che per tutto c'è un inizio e una fine, si concentrerà sul tempo che è tra i due inevitabili eventi perché il suo esserci non sia inutile e vuoto. E dirò pure e non per eresia, che ci sono tra i non credenti anche "buoni cristiani", non sanno di esserlo. Tutto qua. Fragilità, incertezza, cambiamento sono le parole chiave. Nell'accettazione è stabile la serenità.

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