sabato 21 novembre 2020

CANCELLA E SCRIVI... (n.21) (L'Isola che non isola)


Breve premessa. Sono pugliese, fiera della mia regione, bella e varia da nord a sud. Amo la mia città che domani con l'intera provincia (61 paesi) rischia la "retrocessione" in zona rossa, per il forte disagio della sanità locale nel sostenere il peso del Covid. La mia città ma pure la BAT, una provincia cui fanno capo altre meravigliose, importanti per cultura, arte e bellezze a tutti i livelli. Per maledizione di sua maestà il virus, sono sullo stesso piano, arrancanti, inadeguate...

Non ho mai creduto al disagio nel DNA per le persone, figuriamoci in questo caso, perciò il malessere... chiamiamolo così... del momento ha un'origine precisa ed è a monte. La trascuratezza, il menefreghismo, le parzialità. Qui non stiamo a piangerci addosso, né tantomeno a inquinarci di politica, rivolgo solo un invito accalorato a tutti i Pugliesi, nessuno escluso. Restiamo uniti per una forza unica, non ci contrastiamo a colpi di parole avvelenate, cerchiamo di supportarci e sopportare ingiuste valutazioni che andranno a danneggiare le fasce già debilitate da anni di malgoverno generale.

Basta. Non si può reggere a lungo rodendosi il fegato.

C'è bisogno di serenità come di ossigeno.

Sapete tutti quanto la scrittura mi abbia aiutato e continui a farlo, per me è un cantuccio sicuro, un angolo di azzurro dove non può raggiungermi niente e nessuno, o meglio... qualcuno si, che mi aiuti però a "lustrarne" ogni parte con la Sua originale positività.

Positiva, ottimista lo sono anch'io, mi sforzo almeno, e in questo periodo non è per niente facile. Fu più semplice dieci anni fa, quando misi insieme un gruppo di persone che potevano capire, Persone informate dei fatti che non volevano parlare sempre della stessa cosa, soprattutto in termini drammatici, e nemmeno dimenticare, però avrebbero elaborato quel "lutto di sé"... ed ogni esperienza estrema lo è... con la speranza di "risorgere", capire ed essere capiti.

Un Amico definì "isola incantata", il modo mio, tutto personale di affrontare quella realtà che "riconosceva" ciò che era stato, l' "accettava" e con cauto ottimismo "sceglieva" di andare avanti, sperando.

Ci pensavo oggi, in un momento particolare... rispetto ad allora sono più anziana, ma nessuno ha mai detto ci fosse un'età limite per i sogni, e quindi crearsi un "isolamento" su misura.

Perciò concludo, ovunque ci posizioneranno, Noi c'impegneremo ad essere nel modo giusto.

L'immagine può contenere: nuvola, cielo, spazio all'aperto, acqua, natura e testo

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