mercoledì 1 settembre 2010

Quella sera fu la prima volta, dopo tanto tempo, che mio marito, i miei figli ed io ci ritrovammo intorno alla stessa tavola a condividere non solo la cena, ma anche timori, ricordi,rassicurazioni. Pur sentendomi piu' forte, a tratti non riuscivo a trattenere le lacrime, poi guardavo i miei cari, la mia famiglia e tornavo a sentirmi protetta in un nido sicuro: poteva succedere qualsiasi cosa, avrei affrontato tutto, perchè non esiste malattia, nè controlli, nè dure terapie che possano impedire di continuare a... gustare, apprezzare la vita di tutti i giorni, fatta sì di noiosa quotidianità, ma anche di piccole gioie molto gratificanti. Cercavo di tenermi stretta questa consapevolezza per mandare indietro le lacrime e lasciare il posto a dei brevi sorrisi: lo dovevo all'uomo che avevo sposato, a Valeria, figlia forte e caparbia, a Francesco, figlio di poche parole ma di grande conforto. Ognuno di loro mi donava qualcosa in quel momento e non era giusto che soffrissero piu' del dovuto; dovevo farmi coraggio per continuare il cammino non piegata su me stessa, affrontando ogni difficoltà "di petto"(mai termine fu così appropriato come in questa occasione).
"Mamma, dai andiamo a preparare il borsone. Ti do una mano". Valeria, che cosa avrei fatto senza di te! E pensare che a volte ho creduto che non mi volessi bene e mi considerassi solo una rompiscatole. Questa era un'altra delle mie convinzioni sbagliate che depennavo "grazie" alla malattia.

4 commenti:

  1. ciao, molto bello questo brano, la fortuna di avere una famiglia sana e unita, averla saputa coltivare, tutto questo è un pilastro per noi.

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  2. Grazie,Patrizia! E' proprio così, in momenti come questi si raccoglie ciò che si è seminato.A volte è questione di fortuna, perchè è importante anche dove si semina; io mi ritengo di essere stata molto fortunata.
    CIAO e grazie ancora.

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  3. Quando su una situazione drammatica o, comunque, difficile si riesce a scherzare, allora significa che siamo certamente in grado di poterla sconfiggere (Richard Bandler)
    Un grande abbraccio
    DD

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  4. L'ironia è un'arma infallibile per ridimensionare qualsiasi situazione e poi carica di energia positiva, in modo che puoi andare avanti all'infinito.
    Un abbraccio anche a te, Daniele e sempre grazie.

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