giovedì 2 settembre 2010

"Porta con te il beauty grande, così le tue cremine staranno comode e tu non faticherai a cercarle. Ah, mamma, non dimenticare qualche cruciverba e una penna! In ospedale il tempo passerà in fretta e con lui questo brutto momento; però tu non devi scoraggiarti, perchè non sei sola, lo sai che noi ci siamo." E' vero, loro c'erano ed io sentivo tutta la forza di quella presenza d'amore.
Era quasi tutto pronto e intorno a noi intanto, andava trotterellando dietro una pallina la piccola Beauty. Mi tornò in mente allora Betty; come sarebbe stato difficile per me ora lasciarla, lei che mi era così legata da rifiutare il cibo in mia assenza, avrebbe sofferto tanto da star male. Pensai, anche la sua morte non era avvenuta a caso, come, in effetti niente avviene per caso.
Prima di chiudere il borsone ci misi due libri che avrei voluto leggere da tempo: questa era l'occasione giusta per farlo, perchè adesso potevo, anzi dovevo pensare a me stessa e a tutte le cose che mi piacevano e mi interessavano. Piano, piano incominciavo ad amarmi un po' di piu'. Tirai un sospiro e tornai in cucina per rassettare dopo la cena, poi sistemai ogni cosa e preparai la lista della spesa per il giorno dopo. Francesco avrebbe avuto questo compito: il rifornimento di frigorifero e dispensa, mentre Valeria avrebbe pensato all'andamento generale della casa. Erano grandi i miei figli e in seguito avrebbero dimostrato di esserlo non solo per l'età.
Si era fatto ormai molto tardi ed era tempo che andassi a letto. Fra un po' nella mia cucina sarebbe stato tutto buio; guardai intorno per l'ultima volta prima che andassi via chissà per quanto tempo.

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