lunedì 25 aprile 2022

E NON CONTANO QUESTI ANNI TRASCORSI (n.63) (Versione in prosa)

Quando le giornate sono particolarmente pesanti, e le emozioni addirittura sono in conflitto coi ricordi, c'è bisogno di qualcosa che riporti equilibrio.
Passeggiare, leggere... magari una breve poesia, semplice, lineare come il disegno di un bambino
La poesia della vita
Bisogna essere felici di nulla,
magari di una goccia d’acqua
oppure di un filo di vento.
Di un animaletto che si posa
sul tuo braccio o del profumo
che viene dal giardino.
Bisogna camminare su questa terra con le braccia tese verso qualcosa che verrà
e avere occhi sereni per tutte le incertezze del destino.
Bisogna saper contare le stelle,
amare tutti i palpiti del cielo
e ricordarsi sempre di chi ci vuole bene.
Solo così il tempo passerà senza rimpianti e un giorno potremo raccontare di aver avuto tanto
dalla vita.
(Manolo Alvarez, poeta contadino spagnolo)
Rendere in prosa questi che non sono versi ma "perle" messe insieme l'una dopo l'altra a comporre un gioiello di semplice eleganza, è obiettivamente superfluo, meglio coglierne l'essenza.
La serenità nelle piccole cose della vita, nell'ordinario che diventa straordinario se colto con lo spirito della meraviglia.
Una goccia d'acqua su una foglia, una leggera brezza.
Una coccinella sul braccio, il profumo dell'erba appena tagliata.
La fiducia e l'ottimismo.
Alzare gli occhi al cielo, contare le stelle, amare e ricordarsi di Chi ci ama.
Sono queste e niente altro le ricchezze della vita, quelle che ci faranno vivere ma anche andar via un giorno senza alcun rimpianto.
Potrebbe essere un cartone

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