sabato 6 giugno 2020

RIPARTIRE. UN NUOVO INIZIO.


Con la riapertura delle regioni si fa un gran parlare di ottimistico ritorno alla normalità.
Nulla da eccepire, a parte qualche riserva, ma come può un volontario che cerca di riconquistare la propria, approcciare di nuovo dopo tre mesi di assenza, alla "diversa normalità" di un paziente oncologico?
Questo il tema centrale dell'odierno incontro GAMA ON LINE.
Pochi presenti stasera, ma molta carne a fuoco in previsione del ritorno in reparto, dove ora si opera con cautela, sempre con attenzione e massimo scrupolo. Di questo si dovrà tenere ancora più conto sin dal primo momento della ripartenza. Farsi conoscere da Chi non ci conosce, farsi riconoscere per le qualità apprezzate in passato da Chi già ci conosce.
Bisognerà che ognuno faccia chiarezza in se stesso riguardo a motivazione autentica, modalità di relazionarsi, aspettative. In questo particolare momento storico il GAMA non può permettersi errori di sorta, ha esperienza sufficiente per aver elaborato su quelli passati e ripartire coi passi giusti.
Disponibilità, Altruismo, Gratuità.
Gratuità in senso lato. Ovvero consapevoli di poter non essere ringraziati, a volte addirittura rifiutati. E questo senza che sia causa demotivante, perché dell'Altro va considerata e rispettata la condizione di massima fragilità.
Aver vissuto la medesima esperienza può essere una marcia in più, come pure un limite se ci si considera "unità di misura" per ogni situazione. Ancora una volta varrà mettersi in ascolto dell'Altro e saper dare la giusta lettura ai Suoi silenzi, interpretare gli sguardi che spesso esprimono meglio delle parole. Mai invadere gli spazi, ma essere accanto con discrezione.
E ancora... slancio umanitario, equilibrio psicofisico, buona preparazione generale e "surplus" di energie e calore umano.
Tante cose insomma da "riprendere" per "ricominciare". Difficile? Beh, non ci spaventiamo, almeno proviamoci, umili, consapevoli... da volontari assolutamente "volenterosi".

2 commenti:

  1. Credo anche che sia molto importante sentire la legittimità della necessità di recuperare in qualche modo le energie psico-fisiche che si spendono nell'assistere e donare qualcosa agli altri. Staccare la spina, fare qualcosa che ti faccia stare davvero bene, che ti faccia divertire o rilassare. Perchè credo che si possa dare solo ciò che si possiede e se uno è stanco o scarico psicologicamente è quasi impossibile poter dare qualcosa agli altri nel modo migliore.

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  2. "dare solo ciò che si possiede...", sacrosanta verità.
    In questi tre mesi ho riflettuto a lungo, mi sono interrogata, sono andata in crisi e mi sono ripresa. Tutto come dieci anni fa, quando mi ammalai ed ebbi paura di morire. Survivor allora ed oggi, un motivo ci sarà. Speranza o illusione, comunque consapevolezza di "esserci" costituiscono ricarica quotidiana, ovviamente per me.
    Grazie sempre per questi stimoli di riflessione.

    Mary

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