giovedì 17 agosto 2017

PARENTESI NELLA PARENTESI


E scivolano via questi pochi giorni di ferie, ferie si fa per dire, che per me diventano ogni anno occasione di bilancio, riflessione, proposito di cambiamento. Non si resta sempre uguali a se stessi, rinnovata consapevolezza porta a prendere delle posizioni a volte drastiche, particolarmente nei propri confronti.
Con tutta sincerità ammetto di riconoscermi sempre meno. Era autentica l'originale di un tempo... o lo sono adesso?
Nell'arco di questi sette anni per tutte le volte che mi sono posta questa domanda sono diventata come un cane che si morde la coda e a cui gira la testa.
Si cresce e arriva la maturità. Ma essere consapevoli e saggi non sempre rende tolleranti, per lo meno non in modo costante. Specie quando certe affermazioni minano la "fortezza" della Speranza, costruita mattone su mattone ed una pietra d'angolo a lacrime e sudore.
Considero questi giorni di ferie e i festivi in genere, vissuti in quella che fu l'unica realtà per me un tempo, parentesi nella parentesi. Una grande, tonda che possa abbracciare il resto che sarà, a sua volta fatto di quadre e graffe a seconda della linearità di vita.
Diciamo che per quel che mi riguarda si aprì quando tutto cominciò e si chiuderà quando Dio vorrà, quindi appare chiaro che mi riconosco come l'originale adesso. Nel bene e nel male, perché io non disconosco i miei difetti, evidenziati da scatti improvvisi ed esagerati, atteggiamenti esasperati... intransigenza. Già, sono soprattutto questo... intransigente. Severa con Chi dimentica perché fa comodo, si esprime in modo crudo e disperato ed esclude quella luce che annienta ogni timore.
Comunque in questa grande parentesi tonda c'è anche la scelta di vita che mi accompagnerà fino alla fine, e servirà per questo che io smussi gli angoli di ogni asperità, per mantenere equilibrio e restare serena. Non devo scordare che fu come olio che alimenta lo stoppino di una lampada. Fece chiaro intorno e visibile ogni cosa, compresa la mia parte migliore.

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