giovedì 24 agosto 2017

METTERSI IN UN CANTO AD ASPETTARE


Come ogni sera qui... alla fine di un altro giorno speciale.
Ma non sono poi così da "allora" tutti i miei giorni? Eppure diversi, tanto impegnativi con quella stanchezza fisica che alla sera mi fa addormentare senza pensieri, o quasi. Perché sono contenta, senza quasi, ma a volte vorrei poter dire, quando ho disagio e sono fiacca, ciò che sento fisicamente ed oltre. Non mi lamento mai, non faccio domande perché sul nascere conosco già le risposte. E che parlo a fare se gli esami ed ogni controllo sono sempre... ok?
Eppure ci sono giorni che ho la protesi "bizzarra"... e che lo dico a fare se i medici da sempre mi confortano o incoraggiano con un... è impossibile, non ci pensare.
Se certe volte il braccio è dolente, oppure non lo è ma cade tutto di mano, e poi non posso inginocchiarmi perché se lo facessi non potrei mettermi più dritta in piedi, e la colonna che non so se prude o è addormentata, e ancora, e poi... a non finire...
Certo, non sono cose serie ma acciacchi, probabilmente "roba d'età", però non nascondo che vorrei poter chiedere, anche mostrare con tacite parole quello "stare giù" che altro non è un disagio.
E invece non posso tradire la consegna perché c'è un impegno preso con me stessa, per tutte le volte che mi si dice... sei una roccia... hai visto però, sono pure passati gli anni... ma come stai bella...
Vai avanti così, TU non puoi star male.
Già, male non posso stare. Manco fosse un buono già speso.
Sono una roccia perché non ho alternative per non finire in frantumi. Gli anni sono passati, è vero... ma ne ho contati i mesi e i giorni valutandoli come proroga di sfratto. Sto bella... perché da allora ho imparato il make up del sorriso, indelebile tratto unico che aggiusta labbra, occhi e colorito.
Assolutamente andrò avanti così, perché ce la metto tutta per non ammalarmi più.
La "batosta" la presi e basta, e poi a forza di cerotti e fasciature sono andata avanti, e alla fine dai, quel piccolo contributo voglio ancora darlo per far capire che si può fare... non è così tremendo come pare.

1 commento:

  1. Ti capisco perfettamente....ognuno di noi deve continuare a lottare per andare avanti ma non è sempre facile e solo chi non ha provato non può capire...
    Un abbraccio

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