venerdì 27 agosto 2010

Piu' decisa di prima chiesi: "Quando mi operate? Presto, vero?" "Domani vi ricoverate, iniziamo gli esami di routine, per venerdì c'è la RM, poi vedremo se consultare l'oncologo circa l'opportunità di sottoporvi a qualche ciclo di chemio prima dell'intervento, data l'entità della massa." Chemio! Che parola terribile! Quasi peggiore della stessa malattia. Avrei dovuto fare anch'io la chemioterapia. Oddio, mi sarebbero caduti i capelli! E' vero, non li avevo mai considerati un granchè, ma erano pur sempre i miei capelli, mi appartenevano, erano una parte di me, e vederli cadere sarebbe stato il segno di una mia lenta agonia. Pur attonita per quello che avevo appena sentito, ripresi: "Ma che tipo di operazione mi aspetta?" Il dottor F.C. rispose: "Noi pensiamo al vostro unico bene e vista la situazione..." Lo precedetti: "Mastectomia?" "Sì, probabilmente bilaterale. Nel vostro caso una quadrectomia non servirebbe perchè il tessuto mammario è ampiamente malato e inoltre si andrebbe piu' facilmente incontro ad una recidiva." Ma di che si trattava, di una sorta di offerta speciale? Credi di avere il tumore ad un seno e te ne tolgono due? Tutto era incredibile ed assurdo.Tuttavia non mi sentivo agitata piu' di tanto, ora almeno la situazione era chiara pur nella sua gravità. Provavo una sensazione completamente nuova; era come se fossi staccata da quella realtà e la osservassi dall'esterno, rimanendo comunque emotivamente coinvolta.
Mio marito ed io andammo via dall'ospedale, vi sarei tornata il mattino dopo e c'erano ancora tante cose da sistemare! Dovevo preparare il necessario per la degenza, dare disposizioni in casa su come dovevano organizzarsi,e tanto, tanto altro ancora. Fino a quel momento avevo voluto fare sempre tutto da sola, troppo da sola, forse pensando che così mi sarei guadagnata una medaglia: beh, mi ero sbagliata di grosso!

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