martedì 25 novembre 2025

TRA I RICORDI (n.55) (Reciprocità)


 Reciprocità. 

Trovo questa parola rassicurante, come dire mutuo aiuto o non essere mai soli.

La si percepisce là dove nessuno si meraviglia mai di vedermi, e dove tutti parlano lo stesso, identico linguaggio, fatto non solo di dolore ma anche tanta forza e speranza. 

Sono bandite le banalità, ben accette invece, la gioia e la voglia di vivere che si esprimono pure con la risata discreta e comunque mai inopportuna, nonostante il luogo e le situazioni.

Nascono vere e proprie relazioni, le cose più belle a cui l'uomo può dar vita, fatte di reciproci scambi e di grandi ricchezze, per un'opportunitá di crescita importante.

Relazioni che si nutrono di ascolto e silenzi, si colmano di amabile benevolenza.

Alla base una buona "comunicazione", essere giusti con la parola e nei tempi.

E poi trasmettere quella "poesia" che ogni uomo è, ermetica o di facile comprensione, da elaborare o immediata, comunque sempre di metro diverso. 

Ed è così che ci si dona momenti, anche solo istanti di serenità. Si vive.


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