martedì 9 gennaio 2024

TAGLI E RITAGLI (n.85) (Senza fretta)

Credo che quando si sono messi insieme un po' di anni, necessiti fare tutto con calma, senza fretta per assaporare il momento, prendere nota di ogni particolarità. Cosi il presepe a casa mia ha ragion d'essere tutto l'anno, e l'albero ormai spoglio, tornerà a dimora nella sua scatola, quando ne avrò tempo e voglia. Rimuovere gli addobbi di Natale, dopo le festività, con gli anni, non lo percepisci più solo come noiosa incombenza, ma lo vivi come archiviassi un faldone di cose fatte. Con nostalgia. Togliendo l'albero, gli addobbi vari, è come salutassimo gli affetti, deponendoli in pacchi, accanto al nostro cuore. Socchiusi e mai chiusi. Si archivia un periodo che comunque resterà tra i ricordi. Per associazione di idee il pensiero va al tempo che riposi le parrucche. Le avevo lasciate lì, sul comò per qualche giorno, un po' come si fa appunto con gli addobbi natalizi una volta che le feste son finite. Non va di passare subito ad altro, dà malinconia e si aspetta un giorno, forse due, ma al terzo pare tutto anacronistico e in una volata via ogni cosa e non ci si pensa più. Con le parrucche fu più o meno così. Le conservai senza rimpianto, con grande speranza e un po' di nostalgia per quel tempo che mi aveva visto in campo, convinta e determinata a ricostruire me stessa.

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