domenica 19 novembre 2023

TAGLI E RITAGLI (n. 35) (Basta la presenza)

Ieri dopo la santa Messa, il celebrante si è trattenuto in conversazione, e tra catechesi e formazione, il tutto risultava alleggerito da qualche espressione dialettale e un po' di ricordi. Interessante tutto ciò che ha detto, in particolare a proposito dei malati e dei volontari, la cui sola presenza potrà essere per loro di conforto. E davvero è così... a volte basta il saluto a mezza voce, oppure una frase scritta su un foglietto stropicciato, o un sorriso per rassicurare e far sentire meno soli. Ed è il più bel regalo che si possa fare, perché sono segni di "presenza". Tempo dedicato, ritagliato dal proprio ed arricchito d'affetto gratuito, senza aspettarsi niente. Neppure il sentimento ricambiato nel tempo. Quanti infatti si sono scordati della promessa fatta spontaneamente di non perdere mai i contatti, poi è successo e a me personalmente ha fatto pure piacere perché ho pensato stessero talmente bene da occupare i pensieri in qualcosa di bello. Perché mai prenderla per trascuratezza o ancor peggio offesa personale? Io resto vigile, presenza costante, discreta e mai oppressiva, preferisco si ricordino di me quando serve e non come "illustrazione" di un periodo da dimenticare.

1 commento:

  1. Abbiamo dedicato tempo ad una nostra amica orami terminale che ha passato praticamente gli ultimi mesi da catatonica in attesa della fine. Mi stringeva solo la mano, senza parole, sguardo vuoto verso la fine, ma quelle dita che stringevano erano un grazie sommesso per essere comunque là, anche per poco tempo, ma ero là. Un tempo dedicato, coemdici, presenza, ma che finisce per servire a noi anche. Forse anche di più. perché quelle dita a stringerti rimangono a segnare il passo, a farti capire quanto basta poco, quanto magari a Filippo non è stato mai insegnato, prima che uccidesse Giulia.

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