giovedì 28 agosto 2014

ANALISI "SEMISERIA" DI UN FENOMENO


Ogni tanto capita che qualche episodio mi riporti indietro, a quando ero io in chemioterapia.
Una delle grandi doti del "mio dottore" era quella di mantenere l'equilibrio delle situazioni tra affabilità di rapporto e ironia senza però far perdere il senso della realtà.
Quello che sono io ora... lo devo anche a Lui.
Un giorno raccontò tra il serio e il faceto ciò che spesso riscontrava tra i  suoi pazienti e i loro parenti-accompagnatori...
"... li vedi il primo giorno accompagnati da uno stuolo di Angeli custodi... facce preoccupate e tristi che fanno domande a non finire, ci tengono a far sapere che non sopravviverebbero solo se...
Poi il tempo passa, un mese... due... tre. E chi lo potrà mai dire quando finirà, si spera in meglio? E allora ogni volta vedi arrivare un'unità in meno... finché un giorno noti che resta uno solo, mai lo stesso... forse stabiliscono dei turni, chissà... ma con una faccia annoiata, volutamente stanca... insomma scocciata..."
Anche se avrebbero voluto farla passare quasi per "sofferente", penso io.
Ci teneva a precisarla questa cosa, il dottore... ad un certo punto della malattia, il "paziente" migliorava almeno psicologicamente, e i parenti prendevano a somatizzare non i sintomi ma gli eventi, finendo con lo stare male. Così sembrava..
E ancora sembra...
Giorni fa, ero al termine del mio turno e stavo per andare via. Prima di andare a togliere il camice sono passata davanti ad una coppia che era seduta lì ad attendere, molto carina Lei e sorridente, Lui con i lineamenti tirati e in evidente imbarazzo. Poiché avevo ancora in mano la scatola con le caramelle, ne ho offerto loro qualcuna...
"Ce ne sono senza zucchero, per cortesia?... sa, noi... zuccheri non ne possiamo assumere..."
Senza replicare ho scovato una caramellina al limone, di quelle dietetiche... e gliel'ho data. Questa a... Lui. Lei invece, aveva preferito una con la "carta rossa", ripiena alla crema.
Sono andata a cambiarmi e all'uscita sempre Lui mi ha fermato...
"Signora, date caramelle ai pazienti per addolcire le loro sofferenze?"
"Beh, bastassero solo quelle... ma poi ci mettiamo sorrisi e parole per chi gradisce...", e Lui... perché a parlare era sempre Lui... "ehhh, purtroppo ci vorrebbe ben altra terapia, per me in particolare... una su misura..."
Ed io, sempre rivolta a Lui, ancora... bla bla bla, bla bla bla... e bla bla, "... perché è in Te che devi cercare forza e determinazione per uscirne. Ce la farai... così di sicuro ne verrai fuori".
"IO?!... e che c'entro io?", e indicando la moglie dall'instancabile sorriso... "... è  lei che sta male, non IO!"


2 commenti:

  1. Forte! Lei sta male e Lui vorrebbe una ben altra terapia...
    ♥♥♥

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    1. ... che Ti dico, Anna Maria... non c'è limite all'incredibile.
      Un caro saluto...

      Mary

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