lunedì 25 agosto 2014

CIAO... solo questo, perché non è la fine.

Ormai dovrei aver fatto l'abitudine, e in parte è vero...
Chi sa di me, dice che sono forte...
IO stessa, con tanta presunzione... mi dico, sono protetta da una bella "scorza dura sovrapposta".
E invece non è vero... cade tutto quando questo benedetto Cuore è tanto, troppo coinvolto. E si tira appresso quella pur minima parte di Mente che perde in lucidità.
Come il "tallone di Achille". Mi immergo di continuo in quello che è stato pure per me... ma resta fuori qualcosa... e quando l' "attacco" arriva, inaspettato o meno, mi prende ed è per me dolore... dolore grande.
Oggi è stato così... ho salutato Assunta, dopo quasi otto anni di lotta, non ce l'ha fatta.
Queste parole inviò giusto un anno fa per "raccontarsi" e raccontare il Nostro primo incontro.
Da quel giorno ne sono seguiti altri, ma soprattutto tantissime sono state le conversazioni telefoniche e poi gli sms quando parlare le è diventato sempre più difficile...

"Dal 2007 faccio terapie chemio e radio e sospendo solo per alcuni mesi. Il massimo della sospensione è stato un anno. La mia malattia è curabile, ma inguaribile per cui come finisco una terapia me ne preparano subito un'altra per tamponare. Fino a quando finiranno o le terapie o le mie forze fisiche e poi naturalmente anche quelle mentali. Un giorno pensavo proprio a questa fine e come sarebbe stata e non stavo molto su di morale, anzi... e stavo sul mio letto di ospedale a fare la chemio e tutta 'sta roba mi frullava tristemente nella testa. Questa testa troppo lucida per i miei gusti. Comunque, mentre ero immersa arriva una donna con una caramella in mano e io penso... ma come la caramella? Io sto pensando a cosa dovrò mettere il giorno della fine e questa donna parla di caramelle? Chissà perché si chiamava e si chiama come colei che tutte le volte che faccio la domanda: MAMMI'... ma come sarà la mia fine?... lei risponde in un altro modo. Quella caramella e quel parlare mi hanno ridato il sorriso e la gioia di andare ancora avanti pur sapendo che dovrò andare via, ma chi lo dice poi che l' ALDILA' è un posto triste?"

Ecco... questo è il racconto di Assunta in uno dei suoi sms. Sinteticamente parlava della malattia, forse troppo lunga e dolorosa da raccontare, e infatti a che cosa sarebbe servito rinverdire i ricordi della sofferenza? Meglio era certamente aprire un "varco" alla speranza, riscoprendo anche in un gesto semplice magari banale la "gioia della quotidianità", fatta di cose normali, parlare pacato e soprattutto di "sorrisi".
Nei Nostri incontri non sono mai mancati.
Potevamo non vederci o non sentirci a lungo, ma poi arrivava sempre il momento e in una volta sola recuperavamo tutto il tempo.
"... è fisiologico per me il bisogno di sentirti almeno...", mi diceva, ed io constatavo che era proprio così anche per me.
Mi ha dato tanto... non potevo non piangere oggi e a lungo.
Domani, lo so... continuerò ad... andare. E' naturale e anche doveroso nei Suoi confronti.
Per questo non è la fine... le "persone belle" non muoiono mai e ad Assunta ho detto solo... ciao.
Come ogni volta... sempre.

9 commenti:

  1. Ciao Mary,
    ho letto il tuo post e ho guardato la scala fiorita, che porta in basso ma anche in alto e non si sa su quale scalino siamo, nessuno di noi lo sa:)

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  2. Ciao, Marilena... è vero nessuno di Noi sa su quale scalino, ma è consapevole di esserlo su quella scala. Ciò che fa la differenza è notare i "fiori" che la mimetizzano... rendono il "percorso" in salita o in discesa diverso, perché distraggono dalla fatica e danno energia anche quando si pensa di non potercela fare.
    Un abbraccio...

    Mary

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  3. No, assolutamente non è la fine ♥♥♥

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    1. ... noi lo sappiamo bene, vero, Vivy?
      Un bacio...

      Mary

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    1. Un semplice saluto... il saluto di sempre per un "arrivederci".
      Un carissimo abbraccio, keiko...

      Mary

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  5. Mi sembra il saluto migliore.Un abbraccio

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    1. Vero?!... lo pensi anche Tu, Carolina?
      Ciao... sempre.
      Un bacio...

      Mary

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  6. Si lo penso anch'io.Le persone care che vanno via ci lasciano tutto ciò da loro abbiamo imparato e tutto ciò che abbiamo condiviso la loro essenza permane in noi.
    Un bacione

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