giovedì 29 maggio 2025

VALORIZZIAMOCI (n.76) (Le parole. Una dote da non sprecare.)


Sono solo parole, e possono far molto bene al Cuore o altrettanto male.

Dipende. Dipende dal contesto e dalle situazioni, comunque occorre sempre una scelta adeguata. 

Ieri per un turbinio di ricordi ed emozioni non mi sono sentita del tutto giusta, infatti mi sono accorta che qualche parola non giusta mi è scappata. È vero, succede. Poi consapevole ho preferito il silenzio.

Non mi sono affatto piaciuta.

Perché solitamente e nonostante lo stato d'animo penso prima di parlare o scrivere.

E trovo per esprimere i pensieri del momento

parole moderate e pacate... garbate, insomma giuste.

Il rischio di dire corbellerie fuori luogo o che feriscono è sempre molto elevato. Segue poi pesante imbarazzo.

Bisognerebbe pensare prima di parlare. Tempo non c'è? Allora che fare...? Se provassimo a ripeterle quelle parole come fossero a Noi rivolte, chissà...

Forse scopriremmo che non sono appropriate e manco dette con la giusta modalità. Così eviteremmo il danno più frequente e grave... sconvolgere alcune certezze che aiutano ad andare avanti. 

Quando proprio si vuol dire qualcosa e non si sa cosa, meglio una parola gentile e affettuosa, anche sui generis va bene uguale.

Pensare prima di parlare, anche di rispondere. 

Pensare pure prima di scrivere, anzi soprattutto, perché se "verba volant, scripta manent", e lasciano il segno.

Si impara a trovare le parole giuste liberandosi da ogni forma di giudizio ed esercitandosi al silenzio. È il silenzio infatti a suggerire le situazioni, ed è facendo silenzio dentro sé che si conciliano atteggiamenti e parole.

Chiedersi poi nello specifico quali le parole da sentir ripetere, e il tono della voce, e persino lo sguardo. E in base alla risposta data a se stessi, comportarsi con altri allo stesso modo.

Siano infine le parole simili a carezze, premio o balsamo a lenire il dolore.



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