lunedì 1 aprile 2024

QUANDO È LA VITA A DECIDERE (n.67) (Davanti alla Croce)

Quante volte abbiamo pensato di essere gli unici con tanti problemi, nessuno però è immune da croci. Le difficoltà, le preoccupazioni... le malattie. Chi ha mai detto che sarebbe stato facile? Possibile si, motivando se stessi e sublimando, certamente. Non era di certo lastricata la strada che portava al Golgota, sassi e polvere aggiungevano umiliazione alla sofferenza della Croce. Gesù era un uomo con la paura, i dubbi, ma motivato da Suo Padre, arrivò fino in fondo, e poi provò la gioia e la gloria della Resurrezione. Come la gioia di vivere di Chi va deciso alla riscoperta di Dio, o quella della "rinascita" dopo la malattia, quando da una breccia si intravede quasi il "privilegio". Sono doni il cui valore non Tutti possono comprendere, ma reali che forse solo la sofferenza, il dubbio, la paura permettono di apprezzare. Dopo e per sempre. E il privilegio è proprio questo. Si chiude un altro Venerdì Santo. Per qualcuno oggi è stato un venerdì di Passione, non si smorza però la Speranza. "Nulla è impossibile a Dio", e la Via Crucis diventa "Via Lucis". Mi reputano forte e in questi anni in verità ho retto a molte prove, ma sono immersa in una realtà assai complessa, che mi fa pari ad un elastico, tira e molla. Speriamo non si spezzi. Perché non mi abituerò mai a tanta sofferenza, non ci trovo logica, posso solo cercarla in altro tipo di "progetto", ma non sempre è pensiero che rasserena, pur consapevole che in un modo o nell'altro dovrei rasserenare. Per questo a volte urlo sottovoce rivolta a Lui... ma Tu che cosa vuoi da me? Conosci la mia consapevolezza, la forza di non illudermi, la serenità di fondo, eppure ogni tanto decidi e... vai. Mi promuovi sempre? E che voto daresti alle mie lacrime, quelle che nessuno vede ma sgorgano e restano ferme nel profondo? Non ho pianto per il ricordo del mio vissuto né per paura, ma per letterale compassione, perché davvero si prova dolore insieme con Chi sta soffrendo.

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