Primo giorno d'autunno, movimentato, trascorso tra acciacchi, preoccupazioni e ricordi.
Si alternano le stagioni, e di ognuna vorrei gustarne il passaggio con i vari profumi, il mutare della luce, le novità che la rendono indimenticabile.
Comincia l'autunno ed è già nostalgia del mare, dove lo sguardo si perde e l'animo si acquieta.
Ho sempre amato il mare d'inverno, burbero e solitario. Grigio, non proprio burrascoso ma agitato.
Il cuore ne segue le onde, fa un balzo e poi si acquieta e riposa.
E guardarlo quando è calmo?
Il vasto Azzurro pare Cielo a portata di mano.
Ne ha il colore, perché il cielo da lassù si specchia.
Il mare ha una propria voce, parla e non finisce.
Un suono che è quasi una nenia.
Eco lontana di Angeli in cammino.

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