venerdì 12 settembre 2025

GIORNO DOPO GIORNO (n.85) (Una via per un altro orizzonte)

Oltre l'uscio di casa tutto diventa scoperta, risposta ad ogni domanda o dubbio, e s'impara, s'impara tanto.

Oggi ho scoperto che gli zampilli di una fontana, tenaci possono regalare tanta serenità a Chi vive la tensione di un periodo, una stagione che ritorna.

E di stagione in stagione giungono pure i compleanni, gli anniversari, tutte le cose belle che si possono fare... e gli incontri.

Incontri che lasciano il segno, a tal punto che in breve tempo si diventa tutt'uno, e si gioisce insieme per aver compreso poter sperare in un futuro migliore qui o altrove.

- Pensavo che con l'avanzare dell'età si potesse essere più pazienti, e invece non è così...

Strano, mi sono detta... lo credevo anch'io, ma devo dargli ragione, l'insofferenza e la tendenza ad appartarmi per contare i giorni, si fanno sempre più frequenti...

- Sai perché a me succede?... ha continuato il paziente incontrato stamattina.

Perché? Io fino a quel momento non avrei saputo... perché, forse lo intuivo ma una sorta di sgomento mi frenava...

- Perché l'orizzonte si stringe sempre di più ed io mi sento stretto, si... come in un vicolo.

Una volta ho riferito della cosa ad un sacerdote, e questi ha risposto...

Non è l'orizzonte a restringersi, è che una strada più larga comincia ad aprirsi ai Tuoi occhi. Non devi distogliere lo sguardo. 


Che meraviglia, ho pensato... è guardare il bicchiere mezzo pieno? No... è qualcosa di meglio, è apprezzare quel che resta, "un vicolo" che diventa "via" per altri orizzonti.

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