giovedì 27 maggio 2021

MI RILEGGO... (n.37) (Ironia... a volte unica via)


O l'accetti, oppure l'accogli quello che arriva, che poi è la stessa cosa, muta solo una leggera sfumatura nei termini, ma è così.
E una cicatrice diventa a guardarla in modo giusto, uno "smile" o una strizzatina d'occhio.
Quindi conviene accomodarselo addosso, l'occidente, e abituarsi presto con una certa leggerezza.
Giorno dopo giorno adattarsi ad una nuova realtà, io amo definirla "altra normalità".
"Ma si, non si preoccupi... mi saprà dire tra dieci anni. Tanto io l'aspetto qui...",
un'espressione normale, niente da notare?
Diciamo pure banale, perché ci sta.
Mi fu regalata come una battuta da Chi per sé ormai non poteva fare più nulla oltre che sperare.
Ogni volta che gli cambiavano terapia era il solito "tanto per parlare"...
Vediamo se questa funziona...
oppure...
speriamo che va...
o ancora...
dobbiamo aspettare.
Lui mi raccontava queste cose, e azzardava un mezzo sorriso strizzando gli occhi dietro i tondi occhiali rossi.
Per questo quella battuta suonò come "formula magica".
Come magica era la Sua ironia, e quella di chiunque non vuole arrendersi all'evidenza, e l'adotta come strategia.
Perché alla fine niente è evidente finché non è provato.
Benedetta sia quindi l'ironia.
Manipola la paura, l'elabora come perdita, la trasforma.
L'esorcizza.
E così sia.
"L'ironia è una dichiarazione di dignità. È l'affermazione della superiorità dell'essere umano su quello che gli capita".
- Romain Gary -
Nessuna descrizione della foto disponibile.

Nessun commento:

Posta un commento