lunedì 3 maggio 2021

MI RILEGGO... (n.13) (Il profumo dei tigli)


Abito su un viale di tigli in corsa, e il loro profumo mi riporta ogni anno, a metà maggio, dei ricordi che amo annotare e poi mi conforta rileggere.
Profumi, sapori e melodie sono stimoli potenti per la memoria.
Maggio si affaccia ed è passato che ritorna. Di questa giornata che sta per concludersi conserverò l'emozione di un tempo, una canzone che mi porta indietro e mi commuove, perché fu pianto e sorriso, fu per me un "dono".
Era di maggio... e la melodia antica mi riporta ad un timido bacio e alla nascita della mia prima figlia qualche anno dopo, e ancora a certi incontri e dolorosi abbandoni... tenerezza infinita.
Nostalgia e malinconia insieme, proprio una strana rima.
Era di maggio... quando conclusi i primi quattro cicli di chemio prima dell'intervento.
E sempre di maggio sono tornata più volte a Roma per quella Giornata del Malato Oncologico che ogni volta apre nuovi orizzonti.
Ed è maggio ormai, il secondo di questa pandemia, in cui ripongo le speranze di tornare a vivere, per non vivere più di ricordi.
Così riprendo a sorridere, è inutile, "lascia fare al tempo" sarà anche una frase fatta ma è una delle poche che risponde ad assoluta verità.
Ogni giorno nel suo trascorrere agisce come il "velo" di polvere che si accumula su un mobile, un quadro... a prima vista non si notano i particolari, ad uno sguardo più attento qualcosa si vede e poi basta un colpo di straccio ed ecco riapparire quel che era.
Ciò che fu un tempo non potrà mai essere più, e non sarà dimenticato.
E non lo sarà neanche quel che ora è.
A volte sarà sufficiente solo una melodia e ogni cosa tornerà prepotente nella "memoria del Cuore".
E il sorriso verrà spontaneo comunque, immagine di fiducia mai persa.
Potrebbe essere un'immagine raffigurante natura

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