venerdì 21 maggio 2021

MI RILEGGO... (n.31) (Il vento)


Il vento...
si leva sempre quando opportuna sarebbe la quiete.
Anche se non stupisce più di tanto, a volte sgomenta perché non si è preparati a reggerne l'impeto e la "voce".
Stona con l'insieme nuovo che si prospetta, a lungo desiderato, cui comunque bisognerà abituarsi.
E intanto sei giorni su sette, si leva, monta impazzito, poi pare si calmi, ma è solo per ricaricarsi.
Che porti via almeno tanti pensieri vagabondi, come nuvole nere che s'addensano nel cielo di questa nuova primavera.
È metafora si e no, il vento c'è ed è tanto simile a ciò che accade, provocando un turbinio di sentimenti contrastanti in Chi vorrebbe restare ben saldo sui "propri piedi", e invece si ritrova confuso, strattonato, sballottato...
Aspettando che passi...
Ma finalmente stasera il vento si è calmato.
Speriamo abbia concluso il giro in dotazione.
Niente è scontato, nulla è prevedibile, ma almeno augurarselo si può.
Per tutto il giorno sembrava la Natura andasse contro se stessa.
Meravigliarsi... perché?
Ne capita sempre una nuova, e il mondo civile non fa in tempo a realizzare la ritirata lenta di un virus, che ci si aspetta tra capo e collo qualche altra battuta d'"arresto".
Chi lo dice?
Pare sia il vento, lo dice e non ritira. Anzi ripete...
Ricorda le Tue radici.
“A volte affidiamo i nostri pensieri al vento. Sperando che almeno lui, possa sentirli.”
(cit.)
Potrebbe essere un'immagine raffigurante fiore e natura

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