martedì 25 settembre 2018

GUARIRE


Il primo pensiero dopo lo sgomento, sogno e scopo durante la malattia, un traguardo raggiungibile ma non certo.
La consapevolezza è importante.
Già, perché non solo di guarigione fisica si tratta, più volte riguarda pure altro genere di mali. Situazioni complicate, difficili, come ritrovarsi per faciloneria in labirinti intricati, stanze concentriche da cui è impossibile venire fuori. 
Malattia e male d'anima, entrambi se non curati in modo appropriato portano a sentirsi disperati, a "credere" di aver perso definitivamente la speranza. Ma crederlo non vuol dire sia così.
La consapevolezza è il punto di partenza.
Per analizzare le cause, ricordare i primi "sintomi", realizzare gli effetti. E poi imporsi il "cambiamento" come necessità da "praticare" per guarire.
Ogni tanto ci penso, a quel simpatico signore che una mattina andando via mi augurò... buona guarigione, allora mi limitai ad un sorriso ma se fosse stato oggi avrei risposto, nonostante certi pensieri vaganti ed esperienze varie... sono già guarita, grazie, sono guarita dentro, nel carattere e nello spirito.
Che poi è la vera guarigione, quella che conta, dal momento che si può anche guarire dalla malattia ma non si ottiene certo il privilegio dell'immunità a vita o addirittura dell'immortalità.
Come si fa? Si cerca e si trova la ricetta, la medicina giusta che è una sola... vedere il bicchiere mezzo pieno e cercare nell'altra metà qualcosa che non sia malaccio, il che può riservare davvero grandi soddisfazioni a dispetto di ogni apparenza. E poi fissare e raggiungere piccoli traguardi a breve scadenza, considerarli grandi come fossero unici e definitivi. A questo punto la migliorìa è già evidente.
Così se qualche Amica mi chiama al telefono perché a Suo dire aveva bisogno di sentirmi, a me fa immenso piacere, e quando la cosa si ripete più volte e con persone diverse, mi fa capire che per gran parte della mia esistenza avevo perso tempo. E per questo devo "ringraziare" la malattia che mi ha fatto scoprire un potenziale del tutto sconosciuto di cui solo vagamente sentivo la presenza.
E la consapevolezza di aver fatto passi avanti è ormai traguardo.
Per sentirsi guariti fino a prova contraria, con ferma convinzione occorre continuare a vivere giorno per giorno ciò che la Vita offre, qualunque cosa sia. Fermarsi, riflettere... respirare profondo e continuare.
Il cielo sereno dopo le nuvole, la primavera dopo l'inverno, il sorriso dopo il pianto, quando riconquistata è la speranza che mai si perde... comunque sia, comunque vada.

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