martedì 27 febbraio 2024

QUANDO È LA VITA A DECIDERE (n.34) (Mai soli)

Non si cancellano i ricordi, sentinelle perenni della nostra memoria, mescolano il dolce e amaro della vita. (cit.) Anche se per certi "fatti" della vita non occorre nemmeno che la memoria sia di ferro. Il 25 febbraio di molti anni fa nasceva una delle mie sorelle, che visse nel breve arco di otto anni una vita intera. Aveva tre anni meno di me ma nel ricordo mi appare come fosse di tutte l'età. A otto anni morì per una meningo-polio-encefalite. Questo evento segnò un po' tutta la famiglia... fece maturare in fretta i piccoli di casa, lasciò una ferita profonda nel Cuore dei genitori, è inutile dire che non fu mai dimenticata anzi divenne per Tutti Noi l'Angelo Custode certo perché eletto da Dio. Restò tale per sempre... Una sera ero per strada da sola, non c'erano molte luci tanto da sembrare più buio del solito. Non avevo borsa con me, solo una rivista piegata sotto il braccio per avere le mani impegnate, nient'altro. Ad un certo punto mi venne in mente il Suo ricordo, così vivo da sentirmi chiamare per nome... nello stesso tempo dei passi affrettati ed incalzanti dietro di me. Provai un brivido freddo lungo la schiena, poi fu tutt'uno... un ragazzo mi aggredì alle spalle, ebbi paura ma la sorpresa non fu eccessiva, come se qualcuno mi avesse avvisato. Mi difesi non so come, anzi lo so... con quella rivista, non era un granché d'arma ma funzionò. La rabbia, l'istinto di conservazione e l'aiuto provvidenziale trasformarono quell'insieme cartaceo in un manganello improvvisato ma efficace. Il teppistello se la diede a gambe... ed io la scampai bella. Mi convinsi che fosse stata mia sorella a venirmi in aiuto... poi in altre occasioni, soprattutto quelle riguardanti il mio noto vissuto, la convinzione si fece più forte ed ora, pur in tempo di bonaccia non mi abbandona.

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