giovedì 27 febbraio 2020

AMORE E CUCINA




È che in questo periodo mi sento così fragile, con tanto da fare e gestire, la paura di sbagliare, le parole misurate... e gli atteggiamenti pensati, ché per carità non si cada in errore, in certi ambienti sarebbe caduta rovinosa... sarà per tutto questo, dicevo... sono facile alla commozione. Beh veramente, sarebbe pure per l'età che avanza, prova ne è che gli occhi mi si son fatti lucidi di fronte ad una giovane coppia che si scambiava dolci tenerezze.
Lei, sorridente e con lo sguardo verso di Lui pieno d'amore... Lui, con la mano di Lei alle labbra e gli occhi socchiusi. Storia di altri tempi, complicata da una "distrazione" della Vita. Si... perché non può essere altro, non si spiegherebbe che a due giovani tanto belli, uniti da un sentimento che fa strano in un'epoca di relazioni liquide, sia negato dimostrarsi amore seduti ad una panchina piuttosto che in una stanza d'ospedale.
Non dirò Chi dei due era il paziente, Lui o Lei sarebbe uguale, entrambi a vivere con pazienza il momento, l'accidente, con dedizione reciproca e la serenità che fa dimenticare la situazione.
Così che in breve tempo ci siamo trovati a parlare di tutt'altro, un bel connubio...
amore e cucina.
Il cibo è una forma d'amore... ha esordito Lei, personal chef dal curriculum di tutto rispetto.
Il cibo è l'espressione di attaccamento alla vita dal primo all'ultimo giorno... ho replicato io.
Ah, sapessi... io faccio da cavia. Mi fa sperimentare tutti i piatti nuovi che studia, prepara e impiatta con amore... ha aggiunto Lui... e pensare che si è messa con me, "umanista" dell'economia.
Belli, diversi e complementari come le due metà di una mela, disposti a cadere e rialzarsi insieme, con tutto l'Amore che c'è.
Per ultimo un saluto da chef, artista appassionata...
"Il cibo è l'unica forma d'arte che per essere apprezzata va distrutta"...
Ma con amore, sempre per amore.

Nessun commento:

Posta un commento