mercoledì 18 dicembre 2019

IL DONO DELL' "ALTRO"



Si è svolta oggi, in prossimità del Santo Natale, la consueta celebrazione eucaristica presso la Chiesa di San Giovanni di Dio, negli OO.RR. di Foggia. Ha presieduto Sua Ecc. Mons.Vincenzo Pelvi, Arcivescovo della diocesi Foggia-Bovino, concelebranti i cappellani, padre Leonardo Marcucci e don Michele Noto. A porgere ausilio per i canti e la preghiera, suor Antimina e suor Giulia.
Presenti molti fedeli, il personale medico e paramedico, le associazioni di volontariato (AVO e GAMA oncologico). Non è mancato all'invito con il momento di fede il vertice sanitario dell'azienda ospedaliera, il direttore generale, dott. Vitangelo Dattoli, il direttore sanitario, dott. Franco Mezzadri, il direttore amministrativo, dott. Michele Ametta.
Le parti della liturgia eucaristica hanno visto la partecipazione attenta dell'intera assemblea, ma le parole dell'omelia in particolare hanno assai coinvolto. Il nostro Arcivescovo, sempre molto interessato alle problematiche attuali, è concreto, diretto e chiaro nel mettere in luce criticità e possibili soluzioni, che da persona di fede non possono essere che nell'ottica cristiana.
Il Natale riporta a Gesù che nell'umiltà si fece "dono" per l'umanità, umanità che oggi pare aver dimenticato origine ed essenza. Viviamo infatti in un clima di paura, diffidenza, a volte di odio. Non siamo pronti ad andare verso l'Altro perché il nostro sguardo ha perso benevolenza e amore.
L'Altro è inferno o dono, dipende solo dalla disponibilità di Cuore.
Tanti sono soddisfatti perché posseggono un'arma, molti provano soddisfazione nel cercare la cattiveria in presunti malintenzionati. Si guardano intorno con sospetto, hanno l'animo chiuso ad ogni richiamo. Al contrario chi si dedica all'Altro ritrova se stesso perché
si fa dono a sua volta.
A tal proposito, parole di elogio sono state rivolte a medici, infermieri e volontari presenti che non si rispiarmano nel prestare cure e soprattutto nel prendersi cura del malato con solerzia e particolare umanità.
Gli OO.RR. ormai Policlinico Universitario è in fase di espansione, e Foggia, pur al terz'ultimo posto per qualità di vita, secondo una classifica del Sole 24ore, è risultata prima tra le città pugliesi per buona sanità. La differenza appunto la fa il Cuore di chi cura e resta accanto ai malati. Non è la ricchezza che sfila a sera ed è cieca e sorda alla povertà che langue di giorno, quella che conta, ma l'Amore che non conosce riposo. Perché "ciò che si ama, non stanca". 

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