venerdì 30 aprile 2021

MI RILEGGO... (n.11)

(Dedicato a... ai figli)
Ai figli in generale, a Noi che lo siamo stati e ai nostri, siano essi bambini, ragazzi o adulti.
Per quante volte non ci siamo sentiti compresi, per quell'amore in genere indiscusso, donato reciprocamente.
Ormai sono abbastanza grande da aver dimenticato se fui sempre compresa o meno, posso solo dire di me, se come madre merito un voto discreto.
Cerco di capire i miei figli, ora adulti, con discrezione e da lontano, ma con costanza come fossero bambini. Sono complessi i bambini, perché in continua evoluzione e i Nostri figli pure perché appartengono a quell'epoca che li rinnega come tali.
E vagano e sono inquieti e cercano altri motivi... che diventano alibi... per vagare ed essere inquieti.
Noi, piccoli piccolissimi, bambini del secolo scorso. I Nostri figli, bambini a cavallo di due millenni, e poi per i più fortunati ci sono già i nipoti, bambini in avanti che nascono con gli occhi aperti per non perdersi l'attimo in cui vedono la luce.
Dedicata ai bimbi di ogni epoca, una ninna nanna che non conosce età, che sa di pappa... di mamma... di nanna...
NINNA NANNA...
Mio tesoro,
quanti anni sono ormai
che la giostrina terminò quel motivo
di dolce ninna che ti faceva addormentare?
Nanna, mamma... e papà cullava.
Ninna nanna, e mamma continuava.
Le apine sulla culla di bambù non girano,
solo dondolano al primo alito di vento.
Le ali sono cadute, le staccasti Tu.
E mamma, ninna nanna... non le trova più.
Aspettative svanite, qualche delusione nascosta tra le pieghe di un carattere particolare forse speciale.
Quando "il più" manca resterà sempre la gioia di poter stringere un figlio al Cuore, e non sarà mai consolazione da poco.
Penso a quelle mamme di "figli non perfetti"... perfette in quel ruolo tanto simile al divino, non danno nulla per scontato, ogni piccolo traguardo porta loro la gioia di un successo.
Sono madri speciali, madri "coraggio".
Come la mamma per cui il figlio non è morto realmente... è solo partito e per questo aspetta il Suo ritorno a momenti.
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MI RILEGGO... (n.10) (Da un ideale pentagramma)


Le "relazioni" sono le cose più belle a cui l'uomo può dar vita, sono fatte di reciproci scambi e di grandi ricchezze, per crescere insieme.
Si nutrono di ascolto e silenzi, si colmano di amabile benevolenza.
Alla base una buona "comunicazione", cosa non sempre facile.
Saper comunicare vuol dire anche essere giusti con la parola e nei tempi.
E poi tramettere quella "poesia" che ogni uomo è, ermetica o di facile comprensione, da elaborare o immediata, comunque sempre di metro diverso.
Farsi capire non è davvero tanto semplice... a volte si pensa di essere lineari, semplici nel porgersi perchè convinti di ciò in cui si crede e della bontà degli intenti, e troppo spesso si dimentica che non si è Tutti uguali.
Ognuno fa parte di un contesto... ha un Suo vissuto ed un bagaglio di esperienze, e può capire solo quello che vuole, non ciò che davvero è, invece "trasfigurato" dal Suo Cuore.
Allora occorre fare alcuni passi indietro, con grande attenzione e premura affinché si resti comunque in equilibrio e non venga meno quello che si è costruito.
Di contro a tutta melodia, può essere quando pur inconsapevolmente si hanno le stesse note dentro che permettono di accogliere ed essere accolti.
Come "accordare" uguali strumenti durante brevi o lunghe pause cui seguono improvvise, vivaci riprese.
Su e giù, entro le poche righe di un immaginario pentagramma sempre uguale, sempre quello , si compongono le più impetuose "sinfonie umane".
Noi... così insieme, con le stesse note, tra alti e bassi... in armonia.
Gli "altri" sono, bene o male, la prova che noi stiamo vivendo. Non sottovalutarli.
- Ennio Flaiano -
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giovedì 29 aprile 2021

MI RILEGGO... (n.9) (In ascolto... pregando)


Fiducia nella medicina, speranza nel buonsenso, mai abbassare la guardia, ecc. ecc. comunque garanzie al 100% non ci sono da parte di niente e nessuno.
Fermo restante le condizioni suddette, è conforto grande la Fede, che preserva dalla confusione e dal disorientamento.
Così mi abbandono con la preghiera e sentendomi in questo privilegiata,
tranquilla resto all'ascolto, mentre mi ritrovo a pregare all'improvviso.
Successe già, quando confusa non trovavo le parole per continuare il "Padre Nostro",
accade ancora e forse sarà sempre così.
Un "privilegio" di pochi o un' "opportunità" per tanti?
"Dimmi TU cos'è quel tocco appena accennato, tanto simile a una carezza che arriva quando meno te lo aspetti però più ne hai bisogno.
Dimmelo TU... che solamente sai che cosa mi passa per la testa in questi giorni, quando all'improvviso avverto non aver più alcuna certezza di quello che ho... non scorgo più quella che pensavo fossi diventata.
Poi nell'immensa Tua benevolenza, mi rispondi con una carezza di conforto, mi rassicuri con la certa Tua presenza.
E nonostante quei pensieri che rispecchiano ciò che mai vorrei, mi accompagni ed esorti a ricordare".
Una preghiera nata così, davvero all'improvviso dopo una giornata di sensazioni vuote, alla ricerca di non so quali certezze, incurante del bello e del buono che sono comunque, fuori da ogni restrizione.
Il sorgere e il tramonto, le stelle.
La brezza primaverile e il cielo sempre più terso.
Continuare ad esserci in ogni forma e pensiero, a dispetto di Chi conta e racconta,
di un virus che non si vede e spaventa.
"Il Signore stesso cammina davanti a te; egli sarà con te, non ti lascerà e non ti abbandonerà; non temere e non ti perdere d'animo!"
(Deuteronomio 31:8)
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mercoledì 28 aprile 2021

 MI RILEGGO... (n.8)


(Buon Maggio scolastico a tutti!)
Si torna a scuola, per la terza volta, quasi tutti in presenza... si spera...ma non è ancora ben chiaro come.
Ciò che si doveva non è stato fatto, resta un patrimonio di banchi "nuova generazione" abbandonati,
sempre i passi contati per il solito giusto distanziamento, e i "sorrisi mascherati".
Parlare solo se interrogati, prestare ascolto e non prestare altro.
E poi giù... a spiegare e verificare, bisogna recuperare. Almeno la conclusione sia normale.
E se non tutto sarà chiaro?
Fa niente, perché altro è chiaro altrove?
Docenti e discenti... isole di un arcipelago inesistente.
Ma che scuola è...?
Ricorda vagamente quella d'altri tempi, quando la paura era a prescindere, il nozionismo era pregnante, l'allenamento della memoria, costante...
"Ei fu, siccome immobile dato il mortal sospiro, stette la spoglia immemore orba di tanto spiro..."
... ove con un'ode sola s'imparava storia, letteratura e religione, quando un insegnante poteva azzardare uno "scimunito" come giudizio che accompagnava il voto. E non si replicava, non si denunciava.
Eh già, erano altri tempi, oggi si dice tutto è cambiato, pure la scuola, la forma forse, la sostanza è la stessa.
Perché s'impara se c'è interesse, libero nell'immediatezza, frutto di stimolante curiosità.
In questo 2021, faticosa coda di quel 2020 che decretò il trionfo della DAD e aprì la via alla DID, sarà utile un'apertura a soli trenta giorni dalla fine?
E se proprio si doveva "tanto per", allora perché non tentare per una "fine gloriosa"?
Ecco, gli insegnanti dovrebbero approfittare del poco tempo rimasto per trasmettere entusiasmo ad imparare, coltivarlo come "buon seme", e poi stilare una "linea guida" per riprendersi la "vita" al di là del "voto", ché lascia il tempo che trova.
Se avrai ben seminato, il raccolto non deluderà. Cultura contadina ma anche sacrosanta verità, verificabile ogni giorno in ogni genere di relazione umana.
Dipenderà dall'approccio, da quanta passione s'investe. I frutti...? Senza fretta, tempo al tempo, come ogni onesto investimento.
Firmato: ex scolara nonché studentessa fine anni '50, inizio anni '70. Anni "da paura".
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martedì 27 aprile 2021

MI RILEGGO... (n.7) (Chiave di volta)


Oggi asciugando un bicchierino da liquore ho visto in controluce una lesione appena accennata.
Senza pensarci, quasi istintivamente l'ho gettato nella pattumiera.
Adesso per me è così, un tempo invece ero talmente legata alle cose che difficilmente mi sbarazzavo persino dei cocci rotti.
Poi fu il tempo del "primo step" di consapevolezza, e realizzai quanto fossi stata sbagliata in quel senso, e scrissi questo...
"E della donna che ero resta solo uno sbiadito ricordo.
Già, "quella che ero"...
Non tollerava la vista di quello spazio vuoto sulla mensola.
Così ogni volta che una tazzina si rompeva, ne incollava i cocci solo per riportarla dove era.
Che assurdità...
Coi fatti della sua vita faceva lo stesso, e alla fine se guardava indietro, ciò che vedeva era tutta una lesione. Ma capitò di vivere un'avventura.
Le si stampò addosso.
Sarebbe stata la chiave di volta della sua inquietudine e dei giorni a venire.
E finalmente si ritrovò".
Ora metto via cose solo perché mi hanno stancato.
Finalmente ho compreso che occorre spazio per accogliere il "nuovo", ché dia calore all'anima e colori i pensieri.
Così se solo penso a quel che ero una volta ed ora non sono più, mi viene proprio da pensare di essere protetta e guidata da quel Qualcuno che vuole tutti stiano bene, e non solo in salute. E forse c'è pure un legame tra le due cose.
Condividerne la scoperta risulterà per gli Altri supporto nel cambiamento e contagio di positività.
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lunedì 26 aprile 2021

MI RILEGGO... (n.6) (Tre foto per...)


... per ricostruire la propria storia, la sintesi di una vita.
Pensavo a quelle mie tre, postate in ordine cronologico, che poi pure fosse diverso, sarebbe stato uguale.
Ora le metto in fila così...
La coppia "diversamente giovane" che si rivede come in un film
Al fonte battesimale
A Roma... volontaria in trasferta.
Un matrimonio, dei figli, il completamento nell'età matura.
Scelte, situazioni ed emozioni che non si cancelleranno neanche quando sarà... la fine.
Ché fine non sarà, ma nuova vita nel ricordo e poi... si vedrà.
Certo, sono soddisfazioni... essere ricordata con un sorriso pur collegando la mia faccia a una "storia" non proprio allegra sia pure a lieto fine.
Sospesa tra il "come sempre" e il "non per sempre".
Col piede saldo e fermo sulla terra, e nello stesso tempo vista Cielo, continuando a guardarmi dentro, severa.
Non fantasie, ma pensieri in volo.
E poi riflettendo... la Vita è una lunga storia ad "episodi", ognuno con un inizio, diciamo... normale, e una fine che è sempre lieta, per tutto il tempo che se ne mettono insieme e si possono raccontare.
Non vi pare?
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MI RILEGGO... ( n.5) (Fiocco azzurro per NOI... INSIEME)


Samuele. E anche questo bimbo è venuto alla luce.
E per fortuna ci sono i cuccioli d'uomo, che come gli altri cuccioli non hanno paura di niente, e scelgono il mondo.
È incredibile quale rinnovamento porti una nascita... tutto passa alle spalle ed è una sensazione di vitalità che prende prima a serpeggiare e poi montare di animo in animo man mano che la notizia si diffonde.
Ogni volta è come se la morte fosse sconfitta per sempre... ed è la Vita ad uscirne vittoriosa.
Ho sempre pensato che avere dei figli sia una fortuna anche per questo... è come regalarsi una "briciola di immortalità". Non muori mai perchè una parte di Te continua a vivere in loro, e poi ancora nelle generazioni successive.
Quando ci penso, resto affascinata da tale cosa e mi sento viva più che mai. Anche questo sarà un aspetto della "poliedrica" speranza.
Nascite e rinascite rinnovano la cosa più bella che c'è e che non muore mai... la speranza.
E un esserino nato da poche ore, ha già una Sua "storia", dei sentimenti... delle emozioni.
LETTERA DI UN BAMBINO CHE CRESCE NELLA PANCIA DI UNA MAMMA
Primo mese...
Ciao mamma, eccomi sono dentro di te, il mio cuore ha iniziato a battere insieme al tuo ed è una cosa meravigliosa il tuo battito, è una ninna nanna per me...
Secondo mese...
Ciao mammina sono ancora pochi cm ma ti sento, sento la tua voce, quella di papà e dei nonni, che bello sentirvi... tu mamma mi rendi felice, scusami se a volte ti porto a stare male, io non vorrei ma cresco e devo farmi spazio...
Terzo mese...
Ciao mamma ora comincio a capire come funzionano i movimenti, muovo i piedini e le manine , tu non mi senti perchè sono ancora un fagiolino ma ti assicuro che io sento te, sento il tuo amore...
Quarto mese...
Sto crescendo bene vero mamma? non ti do tanti disturbi ed ora sono felice per questo, non voglio farti soffrire, anzi lascio delle cellule per migliorare il tuo umore, ti aiuto come posso...
Quinto mese...
Ciao mamma sei in ansia per me vero?
Non ti preoccupare ho due manine, due gambe, due occhi che sono uguali ai tuoi, ho un cuore, ho venti dita e uno me lo succhio di continuo almeno ora perchè penso che dopo mi dirai che è un vizio. Oggi vai dal medico vero mamma?
Presto scoprirai cosa sono, se sono un maschio o una femmina, io so già ma purtroppo non posso dirti sono un po' timido.
Ma tu mi dici sempre non importa cosa sarò, l'importante è che sto bene! sei un angelo mamma...
Sesto mese...
Ciao mamma ormai faccio le capriole dentro di te, mi diverto a giocare con te e con papà quando fate la gara a chi prende per prima la mia manina... ma io sono furbo scappo subito!!
Settimo mese...
Ciao mamma qui si comincia ed essere stretti, tu sei stanca lo so ma sei paziente con me, mi racconti il mondo esterno, mi racconti del sole e della luna, della pioggia e della neve... che meraviglia dev'essere la fuori, me ne parli con tanta gioia anche se a volte fai la voce triste per le cose brutte che succedono... ma io non mi spavento se ci sarai tu a proteggermi, con te mi sento al sicuro...
Ottavo mese...
eccomi mamma ci siamo quasi io ora sono con la testa in giù ma sto bene, ogni tanto spingo per uscire ma non è ora, mi sa che devo aspettare ancora. Grazie mamma per quello che fai, per il peso che porti, per i gonfiori che hai... il tuo amore verso di me dev'essere grande, più di quello che io sento...
Nono mese...
Ciao mamma ci siamo, manca davvero poco sono emozionato! Mamma sai non vedo l'ora di vederti, non vedo l'ora di stringerti e dirti grazie, grazie per questi nove mesi passati inseme, cuore nel cuore, sangue nel sangue... grazie mamma...
Mamma ci sei ? mi senti? Sto spingendo e spero di non farti male, sento il tuo dolore ma di più il tuo amore per me.
Mamma eccomi... ora piango perchè sono nato, perchè ho te e piango per dirti grazie per questa vita.
(Dal WEB)
DA "NOI... INSIEME" AUGURI AL PAPÀ E ALLA MAMMA DI SAMUELE, VENUTO AL MONDO PER AMORE.
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sabato 24 aprile 2021

MI RILEGGO... (n.4) (Ispirazione l'uno per l'altro)

 


Riconosciamo quanto siano stati benefici gli incontri "GAMA ON LINE" in questa lunga pandemia, un percorso di crescita interiore nonostante fasi alterne e stati d'animo contrastanti.
Ogni volta una scoperta, un traguardo di consapevolezza, una tessera del puzzle dell'essere insieme per non perdersi.
Ebbene, sarà per un principio "inversamente proporzionale", l'odierno incontro online è stato ancor più efficace.
In tanta e tale confusione di eventi e informazioni infatti, con l'aggravante della dilagante stanchezza, il rischio di perdere equilibrio ed orientamento è davvero alto.
Al consueto invito di connettersi con se stessi è seguita la respirazione consapevole, senza particolari artifici per lasciar andar via pensieri negativi, tensioni, preoccupazioni.
Ad occhi chiusi poi, nello spazio fisico intorno, mettere ordine tra rumori ed odori, isolarsi per crearne un altro sgombro da tutto ciò che diventa peso, fardello da portarsi dentro.
Qualche minuto ad occhi chiusi per notare ed "annotare" sensazioni, percezioni, emozioni.
Il respiro nelle spalle rilassate diventa una carezza. Nel petto un battito rallentato. Nell'addome un benessere diffuso anche negli arti inferiori.
Il rilassamento è manifesto persino tramite una percezione cromatica ad occhi chiusi.
Tramite l'allenamento alla meditazione e la condivisione delle relative sensazioni individuali, siamo stati "ispirazione l'uno per l'altro", riuscendo a ricaricarci per affrontare la realtà di sempre e quella del momento, assolutamente "straordinaria"...
"Bisogna avere ancora un caos dentro di sé per partorire una stella danzante. Io vi dico: voi avete ancora del caos dentro di voi".
- Friedrich Nietzsche -
Le "larve"... i "personaggi tossici"... i "vampiri emotivi"... chi sono?
Sono le persone che tendono a scaricare negatività senza averne motivo effettivo, con cui condividiamo la "realtà di sempre" e che nell'attuale "realtà straordinaria" arrecano maggior danno perché privano di energia la malcapitata "vittima".
Come difendersi da questi e pure da Noi stessi, quando siamo particolarmente sotto pressione, ci sentiamo tesi e irrigiditi?
Prendendo le distanze. Fisiche da Chi c'intossica, temporali da Noi stessi, assumendo il meglio dal passato, proiettandoci nel futuro con speranza.
Una condivisione particolarmente ricca quella di stasera, intima e profonda, che ha dato poco spazio alla distrazione, e al contrario è stata stimolo ed invito ad una maggiore conoscenza di se stessi.
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