venerdì 30 giugno 2023

NON FINIRE MAI DI ESSERCI (N.93) (Quasi un sondaggio)

Il Volontariato in oncologia è assai particolare e delicato, ciò nonostante se si è dotati di un buon intuito e discrezione è possibile stabilire una buona relazione d'aiuto già dall'approccio. Si entra letteralmente in punta di piedi, con l'atteggiamento umile di Chi chiede, senza pretese né supponenza, e poi... poi si saluta. - Si puo? Quindi... Per riprendere appena l'argomento delle parole giuste, secondo Voi quale espressione o parola di saluto è il caso di usare in ospedale quando si entra in una stanza di un day hospital? All'ultimo incontro di formazione è emerso il dubbio riguardo al "buongiorno". Non sarebbe meglio un semplice "ciao"? Pare più neutro rispetto ad un buongiorno per un giorno che qualcuno sicuramente non vive né vede come buono. Io ho la mia opinione che per il momento non dico, per non condizionare ma pure per aprirmi al confronto che come sapete per me è sempre costruttivo. Vi lascio quindi con questo punto di domanda, un po' verifica, quasi sondaggio.

mercoledì 28 giugno 2023

NON FINIRE MAI DI ESSERCI (n.92) (E poi ci sono le parole)

Penso che qualunque sia la relazione è importante mostrarsi come si è, senza forzature per apparire tale. Porto me stessa, così come sono, agli altri. Non do per scontato di piacere ed essere accolta sempre. Per questo vado cauta, e sono preparata ad ogni evenienza. È esercizio continuo, formativo che a volte riserva sorprese. E poi ci sono le parole... Sono attenta nella scelta delle parole, perché penso sempre a quelle che vorrei sentir dire in situazione analoga. Le parole possono far molto bene al Cuore o altrettanto male. Dipende. Comunque pensare prima di parlare, anche di rispondere. Pensare pure prima di scrivere, anzi soprattutto, perché se "verba volant, scripta manent", e lasciano il segno. Parole pesate, leggere ma importanti, insomma... "giuste" Le "parole giuste" sono quelle che in armonia coinvolgono, e non escludono. Le parole giuste sono quelle da cui Tutti sempre e per sempre dovranno sentirsi accarezzati.

martedì 27 giugno 2023

NON FINIRE MAI DI ESSERCI (n.91) (Ti capisco...)

Ho rallentato, e per un po' pensato di fare una pausa stasera... non avrei scritto neanche un rigo. Responsabile una colica, in tutto il giorno ho preso solo due camomilla. Poi come similmente accadeva tredici anni fa dopo ogni terapia, mi sono ripresa, vado un tantino a scartamento ridotto ma proseguo. - Ti capisco. Ha detto oggi la mia amica Donata, e poiché le Sue parole costituiscono sempre un valore aggiunto, mi sono sentita davvero compresa. Chi più di Lei che ne ha passate tante? Ti capisco... Riflettendo, è un'espressione non per tutti. Perché non tutti vogliono capire, è scomodo, fa perder tempo... Capire e Voler capire. C'è una sostanziale differenza. Capire è azione nell'immediato, Voler capire invece, presuppone impegno e costanza. Pensiamoci, prima di affermare " ti capisco" o il suo contrario. Ai miei pensieri prima di andare non rinuncio, sono gratitudine per il giorno appena trascorso e speranza per quello che sarà. Domani. Chissà come mi sentirò domani, tutto cambia in un momento, ma poiché oggi sono stata poco bene, posso azzardare che andrà meglio. Anzi, sono certa, giornata migliore sarà.

lunedì 26 giugno 2023

NON FINIRE MAI DI ESSERCI (n.90) (Un rifugio strategico)

Non sono una quercia secolare, né roccia granitica, meno che mai una "guerriera", termine che detesto. Infatti mi meraviglio come siano passati tredici anni "senza colpo ferire", comunque... ok, sono trascorsi, ed io ho cercato di mettere a frutto la sopravvivenza. Per fare ciò dovevo mantenere la calma, pensare poco al futuro e concentrarmi sul presente. Lo feci col "mio spazio azzurro". Fuori ogni negatività e dentro tutte le cose belle che possono esserci ogni giorno. Ed ora? Va tutto bene, il mio "piccolo cielo" è sempre più mio, anche se a volte cercano di "smontarmi" da lì e pure in ogni senso. Ma io resto ben ferma, coi pensieri e tutta me stessa... Un esempio. Chiudo gli occhi e penso alla cosa più bella per questa giornata ed altre. Il mio spazio azzurro. Oggi nel mio spazio azzurro ho trovato un cambiamento, un gradito ritorno, dei ricordi, i miei pensieri come messaggi. Pensavo. Se il mio spazio azzurro non ci fosse stato, forse neppure io sarei qui. Sicuramente reclusa lontano, nell'ultima nuvola grigia di un cielo senza stelle.

domenica 25 giugno 2023

NON FINIRE MAI DI ESSERCI (n.89) (Non con le parole ma nel silenzio)

Oggi mio padre avrebbe compiuto 92 anni. Non mi andava di scrivere ciò che reputo una banalità... ovunque tu sia, Buon Compleanno... è stato invece spontaneo ricordare quello che ci accomunò. Molto in verità, il fattore Rh, il segno zodiacale, la buona memoria e soprattutto la malattia, vissuta nello stesso periodo. Mio padre era severo, affatto tenero ma ci amava, questo è certo. Era difficile confidarsi con Lui, ma ci pensò la malattia a rendere visibile il legame. Quando gli dissi che cosa mi stava succedendo si portò una mano tra i capelli e gli occhi gli si inumidirono di lacrime, Mio padre che io avevo sempre visto sotto una luce diversa, che avevo amato ma anche tanto temuto, che non avevo mai sentito così vicino come in quel momento. Per la prima volta in tanti anni mostrai la mia vulnerabilità, cercando da Lui il semplice conforto, per trarne forza. Ci ritrovammo così a piangere insieme, confortandoci a vicenda, vivendo l'uno il dramma dell'altra e viceversa. La vita è proprio strana. Quando credi di aver capito tutto, di aver sistemato ogni cosa nella tua esistenza, di essere sempre nel giusto, quando insomma ti sei fatto le tue categorie mentali, eccoti arrivare tra capo e collo una bella tegola, di quelle pesanti, e tutto si rimette in gioco in modo prepotente. Dedico allora questi pensieri a mio padre, cui devo la vita, con cui mi scontravo spesso e volentieri, e che ora mi manca come non avrei mai immaginato. "Ogni tanto, se mi vuoi parlare, mettiti da una parte, chiudi gli occhi e cercami. Ci si parla" - Tiziano Terzani -

venerdì 23 giugno 2023

NON FINIRE MAI DI ESSERCI (n.88) (Solo Chi sa può capire)

In parte è vero, diciamo meglio, Chi ha provato è più predisposto a capire. È cosa strana, e comunque a me personalmente non desta meraviglia come persone che abbiano vissuto o vivano ancora "il problema" la pensino allo stesso modo, provino le medesime emozioni, addirittura nella comunicazione scelgano parole che nel confronto ritrovano tali e quali. Eh... solo Chi sa, Chi l'ha provato può capire... La paziente fino ad oggi un po' reticente, stamani ha deciso di non esserlo più, e ha raccontato tanto, polemizzato un po', ha espresso le proprie opinioni, che guarda caso coincidono con le mie. Un volontariato basato sull'ascolto e il confronto più che un voler distrarre ad ogni costo. Eliminare dal vocabolario dei "tumorati di Dio" termini che richiamano la guerra. Non siamo guerrieri, non combattiamo la malattia, ma la teniamo a bada perché non abbiamo altra scelta. Esattamente come io la vedo. Forse perché ho vissuto anch'io il problema? Non credo, almeno... non saprei. Io posso solo immaginare, capire del tutto...no. La malattia accomuna, ognuno poi la vive come può, sempre in modo unico e speciale, come lo siamo tutti, unici e speciali. Poi andrà come deve, comunque finirà, e intanto si è vissuto. Come è stato per me, da quel 22 giugno 2010 fino ad ora. Tredici anni da raccontare e poi... chissà.

NON FINIRE MAI DI ESSERCI (n.87) (Quanto è piccolo il mondo e quanto complicati siamo Noi)

Perché sia pur piccolo il mondo, facciamo in modo che risulti sempre più difficile esserci? La tecnologia avrebbe reso tutto più semplice e veloce? A dirsi certamente, a farsi molto meno. Poi ci sono le telefonate a cui non si risponde perché da numeri non memorizzati, messaggi letti troppo tardi, siti dove entrare ed uscire, ma con password che è ok all'ingresso, ma out all'uscita... Un loop dopo l'altro, e cascano le braccia. Non si vive secondo natura in questa maniera, e alla fine ogni relazione reale o virtuale risulta deludente. Insomma, armiamoci e partite... e una volta partiti, dietro front perché l'avete fatto in modo sbagliato e pure "senza armi". Sarà perché io ci metto sempre il Cuore, coi numeri e col denaro poco condivido. Sono consapevole che servano ma non voglio lasciarmi condizionare. Che dire? Ho nostalgia degli accidenti di un tempo quando mi dicevo... Dobbiamo accettare anche questa?... e l'accettiamo. Dovrà finire prima o poi. E molto confortava un fiocco di tenerezza, scelto a caso ma non per caso... Cose semplici così, poche parole e alcuna password. E dopo una giornata trascorsa tra password "errate" e parole giuste... senza presunzione... mie, ci sta bene una delle mie metafore. Perché promettere in un futuro cassetti profumati alla lavanda, se non si dà modo e tempo per raccoglierne i fiori all'inizio dell'estate, farli seccare a dovere e poi riempirne sacchetti di tulle colorato a compimento dell'opera? Meglio allora profumare la biancheria con del basilico secco in un tovagliolo. Un "pout pourri" rustico, senza pretese ma almeno facile da realizzare.

giovedì 22 giugno 2023

NON FINIRE MAI DI ESSERCI ( n.86) (Siamo luce verso la Luce)

Circondarsi di persone positive, fare pensieri positivi, vedere il lato positivo di ogni cosa. Questo pure quando tutto rema contro. È strategia di sopravvivenza, dovrebbe essere la "regola base" dell'esistenza. Oggi ho incontrato una giovane donna, ed è stato come conoscerla da sempre. Succede così che molte volte si può trovare motivazione e varco alla Speranza. Con lei tanti punti in comune, l'atteggiamento giusto verso la malattia, alcune date, e la determinazione a non dargliela vinta. Ognuno ha in sé le risorse, ma l'energia per attivarle viene senza dubbio dall'Alto che infonde luce perché sia condivisibile. "Noi siamo Luce, venuti sulla terra per illuminare intorno. Altrimenti che ci staremmo a fare?" Già... messaggeri di luce per Chi non ce la fa. Ognuno che incontriamo riceve un dono, accoglie un segno, diventa migliore. Diffonderà gioia, parlando di vita meravigliosa sempre e comunque. Mi torna in mente Lucia, dolce creatura che pareva essere per caso qui tra Noi. Principessa o Angelo? Forse Angelo sceso sulla terra a testare il mondo, e dovendo farlo in sembianze umane, bene pensò Qualcuno di crearla Principessa. Principessa sorridente di un regno troppo piccolo per Lei, Angelo in incognito, che pure cercava e trovava il bello perché il Bene le apparteneva. Nelle favole non c'è principessa che non resista ad un drago, Lei lo faceva a mani giunte e a mente nuda, libera da ogni negatività. Se il mostro tentava di prevaricare, lesta, con un colpo di reni si metteva dritta, guardava al futuro, e dipingeva il giorno coi colori degli anni. Voglio prendermi cura di me... diceva... anche solo per un breve periodo. E poi rivolgeva lo sguardo verso l'alto, sempre nella stessa direzione, come fanno i girasoli. Perché Lei sapeva dov'era la Luce.

mercoledì 21 giugno 2023

NON FINIRE MAI DI ESSERCI (n.85) (Tutto il giorno senz'acqua)

Al momento neanche una goccia, e domani chissà. Perché dicono forse da mezzanotte in poi, ma è talmente ampia questa fetta di tempo che... ascoltare si può ma farci affidamento molto meno. Comunque speriamo, ché già stamattina è stato un delirio. A bicchieri e bottigliette, bacinelle e vaschette mi sono destreggiata come ho potuto, non ho perso la calma e insomma ho immaginato di essere al campeggio, che tra l'altro manco mi piace. Alla fine però me la sono cavata lo stesso tra acqua minerale e distillata, tutta fino all'ultima goccia. Ad ogni problema non manca la soluzione, devi solo fare buon uso del cervello, e poi tenere in considerazione le giuste priorità. Intanto oggi Giugno ha avuto una botta di vigore, estate piena, e come sempre Chi l'ama e la vive, diversamente c'è Chi la patisce. Ma tant'è son così le cose della vita, non accontentano tutti, non sarebbe possibile per esseri diversi. Qualcosa però che accomuna c'è, è il noto elemento che accoglie, culla ancor prima della nascita. Oggi più volte mi ha rincorso l'immagine dell'acqua, scrosciante e tumultuosa di una cascata, appena tremula di un laghetto, luccicante in superficie come quella del mare nelle prime ore del mattino. Non credo sia stato a causa del caldo. Forse desiderio di sconfinata immensità, sguardo che si perde oltre l'orizzonte, cento e più domande che affollano la mente. Senza risposta. Le cose importanti nella vita non sono cose, ma molto molto di più. L'ho imparato e non posso scordarlo.

martedì 20 giugno 2023

NON FINIRE MAI DI ESSERCI (n.84) (E sono a casa...)

Intenerita e non solo. È così che mi sento, a parte la stanchezza. Sul treno mentre tornavo sono state tante e tali le emozioni da elaborare che si è imposto un lungo silenzio dentro di me. Sai quando ogni parola, gesto e pure "necessità", insomma tutto appare inopportuno? Beh, era così anche per me, e non ho potuto condividere più di tanto in emozioni perché prima avrei dovuto raccoglierle tutte, e poi valutarle una per una per non penalizzarne nessuna. Spesso infatti le più silenti, quelle in sordina segnano maggiormente delle eclatanti che mandano giù "rovesci" a mo' di acquazzoni ma si dimenticano subito, all'immediato cambio d'abito. Così calmata la cagnolina sempre poco propensa a viaggiare, ad occhi chiusi ho preso a visualizzare mentalmente ogni luogo dove eravamo passati. I corridoi dell'antica università, il parco circostante, il ristorante scelto per festeggiare, ed anche l'appartamento lindo e profumato che ci ha ospitato. Pensieri ed emozioni si susseguivano e diventavano esperienza, e se vero è che le esperienze sono ricchezza, stavolta mi sento ricca da voler investire tutto in affettuosa condivisione e guadagnarci in serena consapevolezza. Bentornata a me... Dalla mia casa... è tutto.

lunedì 19 giugno 2023

NON FINIRE MAI DI ESSERCI (n.83) (Qualche giorno a Bologna, perché per i figli il nostro amore mette le ali)

Quattro giorni così diversi dal solito... densi di affetto e non si discute... pazientemente vissuti perché comunque un po' di fatica ci sta per Noi, che solo da poco abbiamo ripreso a piccoli voli lo stile di vita da uccelli di bosco, si fa per dire. Qui, a Bologna per Nostra figlia, per condividere la gioia di un traguardo, farle sentire vicinanza e amore, che Lei sa e finge di non ammettere. Ah... benedetto amor filiale! Quando hai consapevolezza del Tempo, inconsciamente non hai tempo da sprecare, nemmeno per dormire. Di buon mattino contatti di cui prendersi cura e rapporti considerati normali da coccolare, perché in fondo sono quelli più speciali, a volte trascurati perché dati per scontati. Quattro chiacchiere davanti ad una tazza di latte e caffè, e... ...e poi, un ritmo comunque frenetico, perché Nostra figlia è così, veloce che insegue il tempo perché non le sfugga un minuto. Ma va bene cosi, del resto quattro giorni sono trascorsi in fretta ed è arrivato il momento del rientro. Lo ripeto nel caso non si sia capito, domani si torna a casa. È stato bello adeguarsi ai cambiamenti soprattutto repentini, davvero aiuta, e nello specifico migliora anche i rapporti perché tutto si rimette in gioco. A proposito, stasera abbiamo concluso con una gustosa cenetta in casa, e forse è stata la giornata più bella. È sempre così, quando cominci a stare bene, è già tempo di andare. E allora...? Allora domani torno ad essere solo per Voi, pure se in realtà... lo avete visto, non vi ho mai lasciato.

sabato 17 giugno 2023

NON FINIRE MAI DI ESSERCI (n.82) (Fotogrammi)

Se ieri è stata una giornata da scrivere, oggi è da raccontare. Al di là di qualche disagio dovuto più che altro all'inesperienza, all'adattamento in tempi brevi, e diciamolo pure, all'età che non torna indietro e pur giovane dentro, solo dentro resti giovane, per il resto emozioni del momento che riportano indietro e nuova consapevolezza. Mia figlia ad un passo per la nomina di ruolo, insegnante di sostegno non più precaria. Vederla conferire con tanta sicurezza su argomenti che richiedono empatia ed umanità, mi ha commosso. Cose così fanno passare tutta la vita davanti, lentamente, fotogrammi di una storia che non mi stanco mai di rivivere. "Voi siete gli archi da cui i figli, come frecce vive, sono scoccati in avanti". Qualcuno lo scrisse, ed io l'ho imparato già da tempo. Quella mattina di 13 anni fa, mia figlia partiva, ma non per uno dei suoi soliti viaggi, partiva per non tornare, sarebbe tornata quando e se poteva. Andava via per poter realizzare i suoi sogni, lavorare, affermarsi, essere indipendente, avrebbe dovuto farlo già da tempo perché in cinque anni dalla laurea si era cimentata in ogni tipo di lavoro senza ricevere alcuna certezza, poi quell'ultimo anno la mia malattia l'aveva bloccata del tutto ed ora era stanca, stanca delle poche cose insoddisfacenti che aveva fatto, stanca di non poter fare neanche quelle. Aveva detto basta con determinazione, e con coraggio posto fine al tempo che vedeva scorrere lento e improduttivo. Dopo molti lavori e lavoretti e umiliazioni di ogni tipo, le supplenze, poi le sostituzioni e infine gli incarichi annuali. Ma sempre e inesorabilmente precaria. Oggi però a conclusione di un percorso impervio, difficile ed anche costoso in tutti i sensi, ha sostenuto la prova finale per il conseguimento della specializzazione nel sostegno. Finalmente! Che Valeria fosse brava, io lo sapevo già, mio marito forse meno... - Maria, non sapevo... abbiamo fatto un "mostro"... - Bene. Adesso lo sai. Qui da Bologna è tutto.

venerdì 16 giugno 2023

NON FINIRE MAI DI ESSERCI (n.81) (In viaggio)

Cento pensieri per la testa, una giornata da scrivere. Che novità... potrà dire qualcuno, certo non è una novità ma ogni giorno è nuovo, nel bene e nel male. Una notizia triste che riporta alla mia realtà, e poi in viaggio tra confusione e curiosità... Come tutta la vita del resto. Tanti s'affannano a partire... andare e venire con affanno... senza soste forse per non essere costretti a pensare che nulla cambierebbe se non si muovessero affatto. L'ultima volta che sono stata in viaggio fu quattro anni fa, poi la pandemia c'ha pensato a spegnere entusiasmi e costringere a riflettere. "Il vero viaggio di scoperta non consiste nel cercare nuove terre, ma nell’avere nuovi occhi" - Marcel Proust - Ora finalmente sono qui, termina questa giornata. Mentre scrivevo ero ancora in viaggio. Dal finestrino il cielo azzurro e un timido sole. Arrivata a destinazione lascio alle spalle la pioggia, il vento e ogni disagio. È così che si rinasce ogni volta, e poi si riparte. Seduta ad un divano, non a casa mia, penso a tante cose. Al viaggio della vita, ai panorami persi e alle stazioni recuperate. È strano come questi pensieri possano rendere sereni. Potrebbe sembrare rassegnarsi a qualsiasi tipo di destino, e invece è solo vivere nella consapevolezza, senza disperarsi. Alla fine si tratta di farlo al meglio questo viaggio... adattandosi, cercando di ricavarne il maggior bene possibile oppure scegliendo sempre il male minore. Ne vale la pena... conviene... "Il viaggio all'interno di noi stessi è il più bello, il più godibile, il più duraturo di tutti i percorsi che abbiamo occasione di seguire nel corso dell'esistenza". - Leo Buscaglia - La Vita, un viaggio a tappe con compagni sempre diversi, con alcuni in sintonia, con altri meno, mai soli comunque. Si parte al mattino, si arriva a sera con la speranza di poter ricominciare. Si parte, e dietro non si lasciano altro che giorni usati, come abiti smessi che mai più s'indosseranno. Non servono più, la vita mai uguale propone sempre un bagaglio nuovo da scoprire.

giovedì 15 giugno 2023

NON FINIRE MAI DI ESSERCI (n.80) (Noi come angeli...)

... gli uni per gli altri. Una missione possibile. Ne sono convinta, ognuno può essere l'Angelo di Chi è accanto in qualsiasi momento. Probabilmente non serve poi neanche tanto per esserlo... un po' di ascolto ed attenzione al bisogno dell'Altro, la consapevolezza di non essere solo per se stessi e poi... la gioia proprio di "esserci", ovvero l'accettazione della vita come dono grande, da spartire perché possa moltiplicarsi e generare altra gioia e serenità che dura. Ci vuole davvero poco per "trasformarsi" impensabilmente in Angeli sulla terra, gli uni per gli altri. Siamo Tutti Angeli di Dio. "Messaggeri" della sua bontà, chiamati ad essere vicini a chi non può, solidali con chi non sa come ascoltarne la voce. "NOI... insieme", lontani ma ugualmente vicini a Chi non se la sente di portare da solo il carico che la Vita gli ha riservato. Pensando a Chi domani affronterà intervento e cure. Rispettosi dell'ansia e dei timori altrui, disponibili sempre. E alla fine poiché tutto manca, la vicinanza in primis, ognuno dica pure all'Altro lontano, sai che c'è? Col Cuore prendimi per mano e... portami con Te. “L'ora più buia è quella che precede il sorgere del sole.” - Paulo Coelho - Pensieri dedicati a Barbara Volpe che domani affronterà il delicato intervento di cui lei stessa ci parlò gioiosa dopo l'esito più che positivo della chemio. Uniamo quindi le Nostre energie, perché non si senta sola con la paura, e ritrovi la forza e la "magia" di un sorriso ricevuto al momento giusto. Basta poco che è pure tanto, la Presenza... e ogni negatività si annulla in sé.

NON FINIRE MAI DI ESSERCI (n.79) (8...13... 22

Non sto dando i numeri,
è che oggi è stato il 13 giugno del 13°anno, qualche giorno prima l'8 dell'ultima chemio rossa, e il 22? Beh, è la data del primo intervento, il decisivo che mi restituì la speranza. I ricordi puntualmente ritornano, e passato e presente diventano risorsa sempre più importante. Per me e non solo. "Devi pensare solo a questo. Non sarai mai come prima, ma meglio, assolutamente meglio di prima". Parlavo così ad una paziente stamattina. Era in dubbio sulla parrucca da prendere. Con gli occhi pareva aver scelto, ma a parole o meglio col silenzio, non... sapeva... poteva... credeva. Accogliendo pienamente la nuova condizione, si riuscirà ad accettare il resto, la caduta... la testa nuda...la parrucca o anche senza. Si tratta di una parentesi. Si apre e sei dentro, ne uscirai, e si chiuderà. Sia lunga o breve, condenserà la storia della Tua vita intera. Eh già... è come se cominciassi a renderti conto di vivere nel momento in cui quella parentesi si apre, e alle pareti ti attacchi e ne assecondi ogni curva o piccola piega... E continuano i ricordi... Man mano che il momento si avvicinava la paura aumentava, avrei voluto poter tornare indietro ma non era possibile. Il Day Hospital era al plesso oltre la strada, mentre l'attraversavo avevo gli occhi velati e le orecchie tappate, vedevo poco e sentivo ancor meno. Che strano... la stessa sensazione provata quella mattina dell' 8 marzo al ritiro dell'esito della mammografia, i momenti difficili, era evidente, mi toglievano le forze e mi offuscavano i sensi. Ora, a distanza di tempo mi sembra strano che fosse così perché intanto molto è cambiato come sono cambiata io stessa. Giunsi al piano più vicino al Cielo, le porte erano apparentemente chiuse, il dito sul campanello, una voce maschile... "E' aperto!", spinsi la porta e... fui dentro, e mi sembrò di essere arrivata in Paradiso. Lo sguardo s'inoltrò fino al termine del corridoio, già a metà alcune piante lo costeggiavano, ma in fondo c'era una piccola foresta in mezzo alla quale faceva bella mostra una stupenda statua dell'Immacolata Concezione. C'era silenzio e dalla finestra dietro le piante, filtrata dalle tende entrava la luce del sole che iniziava lentamente a calare dopo mezzogiorno. "Buongiorno, avete appuntamento?" "No, ma il dottore mi conosce e sa di me perché ci siamo visti in chirurgia un paio di settimane fa, in un certo senso mi aspetta". Mi fu detto ancora della necessità della terapia prima dell'operazione e di quello che sarebbe successo per gli effetti collaterali. Tutto subito, tutto chiaramente e senza mezzi termini. Come era successo dopo il primo colloquio, sentii salire un nodo alla gola, avrei voluto tanto piangere, nello stesso tempo pensavo che fosse tutto un brutto sogno e che presto mi sarei svegliata, stavolta sorridendo alla vita di sempre. Nella foto... tre giorni dopo l'ultima rossa. Perché, dopo aver toccato il fondo, si può non solo si deve tornare a galla.

mercoledì 14 giugno 2023

NON FINIRE MAI DI ESSERCI.( n.78) (La preziosità dell'acqua)

L'acqua, sedativo naturale. La doccia o il bagno in mare, e pure un bicchier d'acqua bevuta senza contarne i sorsi, rigenerano. Una scrosciante cascata, la superficie tranquilla di un lago, il mare ondoso o appena increspato. Sono immagini a cui si ricorre spesso quando c'è bisogno di ritrovarsi. È il forte richiamo dell'acqua, del tutto naturale visto che già l'embrione si forma e vive nel liquido amniotico o acque, e il corpo umano stesso è in gran percentuale composto di acqua. Elemento per alcuni versi rassicurante, e ben rappresentativo di azioni e reazioni nel corso della vita. L'irruenza di una rapida che segue il suo corso e supera ogni ostacolo, il mare mai stanco di urtare lo scoglio e tornare indietro, ma solo per prendere forza, la quiete del lago, protetto dagli argini naturali. Le varie forme dell'acqua, l'uomo le cerca per specchiarsi l'animo e trovare risoluzione con la Mente. Anche la pioggia, sia a rovesci che goccioline ha il suo senso. Arriva quando serve, nutre e pulisce, spegne fuochi devastanti. È catartica, è "acqua" che non bagna. Preannunciata o all'improvviso, ugualmente scivola come su un impermeabile invisibile. Capitò a me una sera. Un piccolo diverbio, uno scatto d'ira, chiusi l'ombrello e presi quasi a correre sotto la pioggia battente. I capelli ancora cortissimi divennero tutt'uno col cranio. Mi sentii nuda ma felice, perché libera. Che potere ha l'acqua... Quando ne sono successe tante da farci l'abitudine, si pensa allora di raccogliere un po' di quell'acqua, farne riserva perché nella vita non si sa mai, tutto torna utile. Pure far tesoro di esperienze neanche immaginate. Così grazie ad una sorta di diluvio che ha fatto credere, dopo di me il nulla, si impara ad accettare, vivere e superare nubifragi e temporali, e le pioggerelle noiose delle stagioni di mezzo, passano quasi inosservate, considerate alla fine necessarie per la rinascita. Che il domani di ognuno sia così, puro e trasparente...

martedì 13 giugno 2023

NON FINIRE MAI DI ESSERCI (n.77) (Che darei per qualche ora in più...)

Poche, pochissime righe stasera, anzi stanotte. Non c'è tempo. Tempo, tempo... pur avendo assunto per me una diversa dimensione, ultimamente sento che preme sempre più alle spalle. Sono lenta in tutto ciò che faccio perché ormai tempo è trascorso e giovane non lo sono più? O sarà ché voglio fare fare troppo e il tempo non basta mai? Vorrei il doppio del mio tempo, non in termini di anni, per carità, ma proprio praticamente, nel quotidiano. Son poche 24 ore, e se il doppio può sembrare esagerato, con qualche accorgimento mi farei bastare pure 24 più la metà. Questo vorrei. Che il giorno avesse il doppio delle ore o quasi, in modo da non dover contare i minuti che passano veloci, potessi fare quanto mi va o fosse necessario, molto di più. Non è esagerazione né ostentato modo di parlare, è solo che davvero c'è tanto ma tanto da fare. La tirannia delle ore e dei minuti mi impedisce di essere quanto vorrei. Il desiderio sarebbe esserci molto di più, non per contare di fronte al giudizio altrui, ma per dar conto a me stessa, ché ho sempre voglia di darmi da fare col gran da fare. Ma tant'è al Tempo si attribuiscono difetti, è tiranno, impietoso, bisogna però riconoscergli anche la generosità del dono. Se pazientemente si lascia fare a lui, va tutto bene, e nello specifico accompagnerà la notte che avanza e ci traghetterà al nuovo giorno. Questa è una certezza.

lunedì 12 giugno 2023

NON FINIRE MAI DI ESSERCI (n.76) (Continuità... da me a Te)

Vanto una buona memoria, ma ora sembra abbia qualcosa in più. Quasi una nota di merito... la voglia di continuità. Per essere efficaci occorre continuità. L'impegno discontinuo cancella il buon operato, fa dimenticare le persone. Invece un ricordo fissato nel tempo resta forte e poi si desidera perpetuarlo, riagganciarlo ad altri, e ad esso collegare fatti recenti e nuovi. E poi ci sono i volti e persino le voci, tutto resta in mente, comprese certe espressioni ricorrenti e qualche conversazione che ha lasciato il segno. Continuità. Desiderio di non veder sparire del tutto Chi ha lasciato orma di sé. Non si calca sabbia spazzata dal vento, ma "terra viva" ove si semina. La Vita va custodita anche come principio. Bisogna resistere per proteggerla, la Vita. Perché non finisca con un'esistenza. Continuità... che parola meravigliosa. Sta bene con felicità ed eternità. E' l' "accento" a fare la differenza, sottolinea che non si finisce mai di essere. Da me a Te... serenità, e pure qui l'accento ci sta.

domenica 11 giugno 2023

NON FINIRE MAI DI ESSERCI (n.75) (Camaleonti un po' per caso, un po' per virtù)

Sono così un po' Tutti. Noi un po' di più. Ultimo incontro di formazione, ci siamo raccontati, confrontati, abbiamo compreso che ognuno vive quel che capita a proprio modo, cercando di adattarsi al momento, alla condizione, al luogo. Proprio come fanno i camaleonti. Soprattutto Chi s'imbatte nella malattia è camaleonte per sentimenti ed emozioni, cambiano "pelle" spesso, tanto da sembrare lunatici, bizzosi, e non è detto che non sia così almeno in parte. Da bambina quando mi capitava sotto gli occhi la figura del camaleonte, lo trovavo persino simpatico quasi divertente con quel suo assumere il colore del posto su cui era fermo e stabile. Oggi mi è venuto spontaneo prenderlo come simbolo di certa "variabilità" umana. Variabilità in senso non del tutto negativo. Io ad esempio nel camaleonte mi ritrovo, perché mi riconosco una grande capacità di adattamento. Ai luoghi, alle condizioni, anche alle persone sia pure con qualche limitazione. Cambio colore della "pelle" ma non la sostanza del mio "esserci". A continuare... Ricordo una signora al Suo primo appuntamento, era spaventatissima. L'avevo individuata subito... al centro, in mezzo ad un uomo e un'altra donna. Come va...? Non lo so, è la prima volta per me. Ma c'ho il terrore dentro. Ora... non è che gli altri due stessero lì per fare festa o tanto per... comunque cercavano di incoraggiarla in modo diverso, il primo col silenzio pieno dell'ascolto, l'altra raccontando un po' di se', un po' di come va il mondo... un po' di tutto. E anche per Lei quella era la prima volta. Modi diversi di reagire ed agire, ereditati sia dall'esperienza, che per carattere e temperamento. Magari da un guaio esce pure una cosa buona. Sono così i camaleonti. Si adattano alle situazioni.

sabato 10 giugno 2023

NON FINIRE MAI DI ESSERCI (n.74) (Il Nostro Volontariato...)

... e le maiuscole non sono per caso. Essere accanto a qualcuno che soffre non è certo cosa per tutti. Non è solo presenza fisica, stringere una mano, asciugare una lacrima. Ci stanno pure i consigli oncoestetici, con tutto il rispetto per professioniste serie, ma ahimé non sono sufficienti. Utile supporto per vedersi e sentirsi bene, è in realtà la stabilità che si cerca e questa è nell'interiorità più profonda. E poi è piangere dentro, insieme, e poi risollevarsi con un sorriso, e ricominciare. Una paziente cui ho dato una parrucca stamattina mi ha detto... grazie, oggi mi hai salvato la vita. Un'esagerazione certamente, però io sono stata contenta per averla resa contenta. Una missione, come dovrebbe essere per ogni sanitario, colui che cura, dal vertice all'ultimo tirocinante. Il volontario non cura ma si prende cura, non scende a compromessi, perché si sente compromesso in ciò che è un "modo di essere" sincero e gratuito, e non mero "mestiere". Semplici particolari che fanno la differenza, quella differenza che personalmente tanto mi appassiona.

venerdì 9 giugno 2023

NON FINIRE MAI DI ESSERCI (n.73) (Dedicato alle "rare sensibilità")

... ovvero alla discrezione, alla comprensione, al rispetto e alla gratitudine. Quando il "momento" impedisce di pensare, fa piacere essere pensati. Ho ricevuto una telefonata da un'Amica, mi ha pensato... Abbi cura di Te, nel modo giusto... e poi un abbraccio, pure da lontano si può fare. Il "dono" più bello è il pensiero dedicato, non si può non ricambiare. È sintonia perfetta, come dirsi... io basto a Te, come Tu a me. Non abbiamo bisogno di altro. A me fa piacere essere pensata, per questo penso a Te, e pure a Lei e Lui. A Voi. E non escludo dai miei pensieri la famiglia tutta, così come dev'essere sempre, senza grandi aspettative se non il desiderio di continuare ad essere a lungo insieme. Ed è speranza non pretesa che questo sia cosa reciproca.

giovedì 8 giugno 2023

NON FINIRE MAI DI ESSERCI (n.72) (Benedetto quell'aiuto)

Quanto credi nell'auto mutuo aiuto? Una risposta decisa ed immediata, almeno credo, sarà...Tantissimo. Stasera tra i miei "pensieri prima di andare" s'insinua benevola quanto benefica, la bontà dell'aiuto reciproco, spesso inconsapevole ma ugualmente efficace. A me tocca fare sempre un gran lavoro, specialmente in certi momenti, darmi coraggio e contemporaneamente, annullare i latenti "sensi di colpa". Vorrei piangere e non posso, o al massimo mi è concesso un "finto raffreddore". Vorrei darmela a gambe levate, e non posso nemmeno questo. Dovrei dichiarare "fallimento" per poi dar conto alla coscienza... ma perché ti cimenti se non reggi il peso? Allora mi "ricarico", e non solo del fardello e proseguo. Qualcuno poi mi dirà qualcosa, e in quel momento preciso sarò io che da poche parole, riceverò quell'aiuto "benedetto". Certi incontri si fanno perché devono accadere, in quel momento, per il bene(ssere) di tutti. È capitato oggi, una storia incredibile, 50 anni d'amore costante... ne ha passate davvero tante... continuava a ripetere lei, e lui... Bisogna vivere i giorni possibili senza chiedere l'impossibile. Benedetto aiuto. Quanta verità... Perché lo considero provvidenziale, un vero "dono" dalle "alte sfere". Qualcuno che ben mi conosce vuole che io agisca bene, e perciò mi aiuta... ché riprenda coraggio e stima e non receda. Non mi stancherò mai di ripeterlo, ciò che ricevo ogni giorno per quella scelta che non fu totalmente mia, è dono, ricchezza, gioia. Soprattutto gioia, per bontà di Dio e così sia.

mercoledì 7 giugno 2023

NON FINIRE MAI DI ESSERCI (n.71) (Quando si dice il Cuore)

Sono meno timida ora, non temo più essere inadeguata, perché finalmente mi sento "a casa". Sono quel che sono, l'esito del mio vissuto, senza cercare grandi cose, fare discorsi complessi. Lascio che a parlare sia il Cuore, elementare ma appassionato. E il Cuore dove porta? Risposta immediata. Il Cuore porta dove stare bene, essere al sicuro, e non patire il confronto poco sano. Essere liberi, pienamente se stessi, grandi ed unici nel piccolo. Ché a scalar montagne solo per competere, c'è rischio di restare a metà per energia spesa male ancor prima di cominciare. Appunto sentirsi a casa. Stare a proprio agio, ben accolti e senza tema di giudizio. Perché "Casa" è dov'è il Cuore o dove il Cuore porta. Quando mi sarà chiesto che cosa ho da riportare dell'esperienza in reparto, racconterò una per tutte, conclusa una sera al centro commerciale con un abbraccio da parte di un ragazzo piu alto di me il doppio. Grazie... mi disse... delle caramelle e di tutto il resto. Mi siete stata di grande aiuto, tre anni fa. E a quel punto, col Cuore sazio avevo dimenticato perché ero lì. Probabile fosse poco importante, comunque nulla che non potesse essere rimandato all'indomani. Piccole, grandi cose. Tutto qua.

martedì 6 giugno 2023

NON FINIRE MAI DI ESSERCI (n.70) (A Chi vive con e per passione)

Ho letto un pensiero di Oriana Fallaci... "Per non assuefarsi, non rassegnarsi, non arrendersi, ci vuole passione. Per Vivere ci vuole Passione". Avvertire visceralmente di esserci. Non è un caso, bensì una scelta. Ogni giorno, giorno per giorno seguendo gli eventi senza subirli. Passione è sentimento che si condivide, si vive insieme. Sia dolce o doloroso non resta chiuso in sé ma si apre all'Altro, e se sofferenza c'è si arricchisce di una "preposizione" e diventa Compassione, nel senso etimologico e completo del termine. Vivo con Te questo "momento"... prendo su di me parte del Tuo dolore. Sono parole che possono pure non esser dette, sono i gesti, allora a venire in aiuto, persino uno stringersi nelle spalle, come dire... mi dispiace. Oppure una carezza lieve sulla guancia. Non è così semplice reggere a tante storie, tenerle tutte a mente per non fare errori quando sarà. Io ci provo sempre con molta passione, perché in realtà io mi appassiono alle persone, è come fosse un forte legame di sangue. Non occorre giustificarsi, non è da nascondere ma solo da vivere, finché il tempo lo consentirà. E alla fine sarà stato Vivere davvero. Perché non è solo per se stessi, ma fa bene perché migliora se stessi. Un po' triste a volte, ma in fondo sempre serena, ho letto tanto e scrivo altrettanto... ho stretto in abbracci che mi sono tornati, e presto ascolto senza risparmio. Mi sono "appassionata" a tutto questo. Nonostante tutto. Cercavo una luce, e la Luce giusta mi è venuta incontro. Forse non ero un' anima abortita da dimenticare.

lunedì 5 giugno 2023

NON FINIRE MAI DI ESSERCI (n.69) (Quando la misura è colma)

Che senso di leggerezza quando con azione rapida decidere ed eliminare sono tutt'uno. Impariamo a tenere pulito e in ordine ciò che ci appartiene, sgombro da ciò che è inutile e a volte pure dannoso, e persino la mente ne trarrà giovamento con meno pensieri. Lasciamo andare, anche se costa fatica. Alla fine saremo pure stanchi ma incredibilmente ridefiniti in leggerezza. Essere leggeri è una predisposizione d’animo. Non è detto che questa sia una nostra tendenza ma di sicuro può essere coltivata, costruita, nutrita e sperimentata. E per farlo, prima di tutto, occorre volerlo. Basta lasciar andare. Credo sia ora da parte mia più forte la determinazione ad uscire dalla comfort zone, che si identifica con l'accumulo di ogni genere di cose. Che senso ha dar peso a ciò che costituisce un peso? Occupa solo spazio, impedisce andar oltre, soffoca la vera essenza. Metafora si e no di una misura colma, quando i veli calano e i filtri ormai usurati dalla quotidianità, è meglio siano riposti nella cantina della memoria, tra i ricordi d'annata buona ma inaciditi.

domenica 4 giugno 2023

NON FINIRE MAI DI ESSERCI (n.68) (Per un mucchio di foglie secche)

Niente potrà mai dominarci, meno che mai un fatto... un "accidente". Ci penseremo ancora, è certo ma per ricavarne risorse, e poi... sentirsi liberi da ogni peso che grava sul Cuore. E finalmente amare ed essere in pace col mondo. Noi, fragili per natura, più vulnerabili in alcune occasioni. E riaffiora il ricordo di un banale incidente, quando ancora in "trattamento" presi una storta al piede sinistro. L'essere stata colta alla sprovvista e il dolore molto forte mi tolsero il respiro per qualche secondo. Resistetti fisicamente ma psicologicamente sentii aver avuto un cedimento, come se l'animo avesse perso i sensi. All'improvviso... con la parrucca sulla testa mi vidi patetica. Vuoi fare la forte ma forte non sei, ti appoggi per non cadere, ti mascheri perché non hai il coraggio di farti vedere. Ero riuscita a non scoppiare in lacrime ma non a mandar via il forte senso di vuoto e solitudine. Ad un certo punto una signora era corsa in mio aiuto, in quel momento per me rappresentava un angelo mandato dal cielo, La ringraziai con una carezza sulla guancia. Entrambe fummo protagoniste stupite e sorridenti di uno di quegli episodi che rimettono in pace col mondo e convincono che in fondo non si è mai del tutto soli.

sabato 3 giugno 2023

NON FINIRE MAI DI ESSERCI (n.67) (Sperando in un mondo migliore)

Alla mia età più m'inoltro nella vita e finisco nei meandri della crudeltà, dell'individualismo, del voler giustificare ad ogni costo ricorrendo alle attenuanti generiche o all'insanità mentale, ancor più mi sento in sintonia col mondo animale... "Uomo, non ti esaltare al di sopra degli animali: essi sono senza peccato, mentre tu, con tutta la tua grandezza, contamini la terra" - Fëdor Michajlovič Dostoevskij - L'odierno grave fatto di cronaca non merita parole. Dovrei cercarle crude e comunque non sarebbe abbastanza. Né mi va di rischiare la retorica. Mi fermo qui. Dio accolga Giulia e il suo bambino. Sperando in un mondo migliore...

venerdì 2 giugno 2023

NON FINIRE MAI DI ESSERCI (n.66) (E di nuovo sarà cambiamento)

Nella mia famiglia a breve qualcosa cambierà, ma è storia di armonia annunciata, e ciò mitiga il timore che accompagna qualsiasi cambiamento. Guarda... è più difficile pensarlo che farlo. Mi dicevano quando dovevo vivere la chemioterapia, così ripeto ad ogni prima volta di Chi incontro. E poi mi si dà ragione, nonostante i disagi, gli effetti collaterali... Perché è così. Si teme ciò che non si conosce, il cambiamento dei propri ritmi soprattutto. E invece potrà essere proprio questo il nuovo inizio. L'armonia. Ho letto da qualche parte che la vita va al contrario di quanto si è pensato. Ma Chi può dire mai sia poi così male? Si tratta di'accettare per virtù o per amore, e poi adattarsi, accomodare il tutto e poi continuare... con virtù e con amore. A volte mente e coscienza rischiano l'appiattimento, e ad un certo punto arriva qualcosa che stravolge, non è detto sia dolore, non è detto sia gioia. Spesso e non sempre, il giusto sta in mezzo. Come vero è che nulla accade per caso.

giovedì 1 giugno 2023

NON FINIRE MAI DI ESSERCI (n.65) (Tempo di bilanci)

Oggi con l'ultimo incontro GAMA dell'anno chiusura del bilancio, e bilancio dei 17 incontri. Che cosa ci porteremo? Quel 12 settembre, coi saluti della presidente prima che iniziasse la Sua pur temporanea assenza, ci sentimmo tutti un po' orfani, poi abbiamo unito le risorse Chi più Chi meno, e siamo andati avanti sul percorso della consapevolezza. La meditazione, la coerenza cardiaca, la respirazione consapevole. Tutto per connettersi in modo unico di nuovo con se stessi, "tornare a casa" per non aver rimpianti. "Tornare a casa" non è un luogo, bensì un modo di essere, l'unico possibile, l'originale. Essere se stessi, quello per cui siamo, ciò di cui siamo capaci solo Noi e nessun'altro. E che desideriamo con tutta la forza che è in potenza e aspetta di essere messa in atto. Viviamo la vita seguendo i Nostri principi e sentimenti? Dio ce lo chiede spesso... dove sei? Se ci perdiamo è a Lui che dobbiamo abbandonarci, certi che solo da Lui amore e cura sarà. Oggi si chiude, grati e senza rimpianti, già proiettati verso il futuro prossimo venturo. Un pensiero che dà giusto valore al passato, e considera il presente come indispensabile passaggio ad un futuro migliore. "Non sempre le cose buone finiscono davvero. Restano da esempio, sospese perché cose migliori abbiamo il tempo per un proprio spazio".