giovedì 31 agosto 2023

PENSAVO... (n.56) (Lettera a Rosanna)

Stasera è una di quelle volte che far silenzio sarebbe meglio perché le parole se non mancano, pure non sono sufficienti. Vorrei tacere a capo basso ma pure urlare a denti stretti, poi cerco di immaginarmi nell'uno e nell'altro modo e non mi vedo affatto, allora reagisco, e vado veloce, e scrivo di getto, pensieri privi di lucido distacco. Rosanna cara, e come potrei rimaner staccata da Te? Dopo i momenti trascorsi insieme, ad ascoltarti, a ridere per soffocare le Tue paure che cercavi di mascherare con battute. Tu sei la mia forza... ripetevi, ed ora a me pare averti tradita. Ed intanto sono io a chiederti la forza che manca. Ma che razza di volontaria sono!? Non trovo l'interruttore della luce nel bagno, non riesco a staccare il picciuolo da una mela, e adesso faccio fatica, fatica assai. Perché non so dov'è finito quel benedetto lucido distacco. È ché non ci si abitua mai alle situazioni e al dolore all'improvviso, anche se tutto assai prevedibile. Si crede sempre che qualcosa possa cambiare, ma il rischio di rimanere delusi resta. Bada... mi è stato detto più volte... non lasciarti coinvolgere, non te lo puoi permettere... già, non me lo posso permettere, e allora che ci sto a fare? Io non posso tirarmi indietro e ci resto dentro, con lucido distacco ma comunque coinvolta. Allora mi aggrappo alla Fede e faccio appello alla fiducia, con la speranza che mantengano stabile l'equilibrio. Per poter ritrovarmi anche stasera come altre sere con la preghiera che mi fa compagnia.

mercoledì 30 agosto 2023

PENSAVO... (n.55) (Eppure bisogna voltar pagina)

Anche oggi... come da qualche tempo a questa parte... giornata a fasi alterne, ma in più e decisamente segnata dal dolore. La cronaca ne ha parlato, il fatto è noto. In una tabaccheria, una rapina finita nel sangue. Vorrei poter dare da me una spiegazione, capire il perché del "tutto" e il suo procedere all'inverso. L'Uomo, non fu per costruire su morte e miseria, sangue innocente e confusione. Qualunque sia la sua origine, il vissuto, dovrebbe essere consapevole che non si vive odiando e facendo della prevaricazione motivo e strumento. Abbiamo davvero toccato il fondo, ora bisognerebbe risalire per riacquistare rispetto e credibilità. E cancellare la delusione. "Niente ferisce, avvelena, ammala, quanto la delusione. E a subirla ti senti ingannato, beffato, umiliato. Ti senti anche offeso, ridicolo sicché a volte cerchi la vendetta. Scelta che può dare un po' di sollievo, ammettiamolo, ma che di rado s'accompagna alla gioia e che spesso costa più del perdono." Oriana Fallaci - Un cappello pieno di ciliegie L'insegnamento sempre c'è, magari dietro il velo della delusione o nascosto dalle lacrime di dolore, ma pronto a venire fuori là dove la trama è meno fitta. La Vita non ha più valore. Si dice, lo penso. E poi si passa oltre. Uno schiaffo in pieno viso e si ritorna sui passi... ora più che mai apprezzo la vita. Guardo il cielo, l'immensità del firmamento... non fu per Te, per me, per Noi soltanto, prima o poi cesserà questa spietata durezza, la violenza... tanta crudeltà. Nonostante questo giorno da dimenticare, non rinuncio a sperare, soprattutto per i miei figli che hanno diritto ad una vita senza paura. Continuerò per questo a credere nella bontà. Se fiducioso è il buon Dio, perché non Io?

martedì 29 agosto 2023

PENSAVO... (n.54) (Fratelli da amare)

Fratelli da amare senza condizioni. Peccato, lasciare che la polvere si posi su abitudini sospese. Fratelli. Spesso si è figli modello, fratelli che non litigano mai, poi si diventa adulti e ognuno per la propria strada, trascurando persino la comunicazione base. Genitori. Quanti leggendo replicherebbero... figli piccoli, problemi piccoli... figli grandi, problemi grandi. Naturalmente è la Vita che va, ma a volte sono delusioni. Le superiamo, mettiamo tutto in archivio, e come in altri momenti e per diverse situazioni, ci adattiamo al cambiamento. Così sbalzi d'umore, battute poco felici, risposte piccate... tutto incluso nel pacchetto, si sa. Ci salva l'Amore, non perché "il sangue non diventa mai acqua", come sostiene detto antico. Con l'Amore, quello che s'insegna con l'esempio, che non pone condizioni, si può sempre ricostruire. Va be', riflessione semi amara al termine di una giornata calda se non torrida. Ultima domenica d'Agosto, respiro profondo e un saluto... a domani. Ah, dicono tempo qualche giorno e pioverà. Ci credo poco, pure il tempo si è fatto strano, non è più lo stesso, meno che mai prevedibile o scontato.

domenica 27 agosto 2023

PENSAVO... (n.53) (Angeli inconsapevolmente)

A Noi volontari lo ripetono spesso, e ora che ci penso, anche alle infermiere... Siete i nostri angeli. E qualcuno si schernisce perché reputa esagerato scomodare il Paradiso per qualcosa di tanto naturale come essere accanto, aiutare, donare un sorriso. Ma tant'è, siamo Angeli, e tutti dovrebbero riconoscersi tali, scoprendo così uno degli scopi dell'esistenza. Siamo Tutti Angeli di Dio,"Messaggeri" della Sua bontà, chiamati ad essere vicini a chi non può, solidali con chi non sa come ascoltarne la voce. Perchè nessuno resti da solo nei momenti difficili, e ritrovi la forza e la "magia" di un sorriso ricevuto al momento giusto, ricambiato come segno di gratitudine, donato e condiviso ancora per tante e tante volte fra tutti gli Angeli che sono sulla Terra. Amici fraterni, inconsapevolmente Angeli.

PENSAVO... (n.52) (Primo teorema della serenità)

Un instancabile amico con la Sua ironia non sempre sottile, stasera mi ispira in modo particolare. Perché è quasi logica matematica, la serenità non piove dal cielo, ma è una conquista. Esito felice di accorte strategie, una di queste è appunto l'ironia. Facile da dimostrare come qualsiasi "teorema". Tesi: L'ironia è una componente della serenità. Ipotesi: Consideriamo un qualsiasi accidente, di quelli che stravolgono l'esistenza. Si vuole dimostrare che con l'ironia ogni ostacolo, contrattempo e impedimento, non sono un dramma e invece ridimensionati da una certa intelligenza, diventano superabili con un sorriso. Perché alla fine niente è evidente finché non è provato. Benedetta sia quindi l'ironia. Manipola la paura, l'elabora come perdita, la trasforma. L'esorcizza. Quindi la serenità è cosa matematicamente possibile. C.V.D. Infine, saltando di palo in frasca neanche tanto... Una ricetta per una vita sempre serena? Strategie e piccoli piaceri, lenti colorate per vedere il sole anche quando il cielo è grigio e piove. Come "condimento" senza dubbio l'ironia, e da non dimenticare l'"ingrediente" principale... il riso che lega il tutto e al tutto darà gusto.

sabato 26 agosto 2023

PENSAVO... (n.51) (Relazionarsi)

Oggi in reparto c'era un'amica delle nostre. Ha voluto facessimo una foto insieme. Per ricordo. Un'altra paziente che era in quella stanza ha espresso la stessa cosa. Nel pomeriggio poi mi ha inviato la foto con la didascalia. "Un bellissimo ricordo". Fissare momenti per farne ricordi indica che una relazione ha funzionato, nello specifico di cui sopra, la "relazione d'aiuto". Le relazioni umane sono il fulcro su cui fa leva la vita di ognuno. "La vera gioia si trova nelle relazioni affettuose, nel sentirsi insieme, lontano da «io» e «me», dove c'è «noi»" - Leo Buscaglia -. Parenti, amici, semplici conoscenti. Legami di sangue, legami acquisiti. Relazione lavorativa, relazione d'aiuto. La Vita ne offre di opportunità per dare senso ad un'esistenza non da spettatori ma da protagonisti. Si tratta di "seminare", "curare", "coltivare" ogni relazione, credere nel valore di ognuna, e proiettarsi nel futuro, perché qualcosa resti come esempio, "seme buono" da perpetuare. Se avrai ben seminato, il raccolto non deluderà. Cultura contadina ma anche sacrosanta verità, verificabile ogni giorno nelle relazioni umane, da quelle più strette, intime e familiari alle frequenti conoscenze. Dipenderà da come ti porgi, da quanto di Te stesso avrai dato senza nutrire troppe aspettative. Gli "altri" sono, bene o male, la prova che noi stiamo vivendo. Non sottovalutarli. - Ennio Flaiano -

venerdì 25 agosto 2023

PENSAVO... (n.50) (È tempo di ricominciare)

Settembre è ormai prossimo, e si riprende a pieno ritmo. Il GAMA sarà presente al Convegno ad Ordona, organizzato nell'ambito della Settimana della Cultura 2023. Quindi si ricomincia e lo si fa in modo soft, partecipando ad un convegno, anzi al convegno, che è ormai tradizione e che ci vedrà coinvolti come associazione anche quest'anno. Staccarsi per un paio d'ore dalla cosiddetta "normalità" ed immergersi in una realtà che coinvolge sempre più persone, dall'una e dall'altra parte. Un mondo incredibile. Incontro impostato in modo aperto, inteso ad informare e formare pazienti, ex pazienti e volontari. È importante essere informati, conoscere come ha origine un tumore, i nuovi orizzonti terapeutici oltre la Chemioterapia, gli esiti felici e i perché degli insuccessi, essendo ogni caso a sé e perciò oggetto di osservazione e cauti tentativi. Nutrire la speranza sempre più certezza che anche con metastasi oggi è possibile addirittura guarire o almeno essere curati, quindi cronicizzare la malattia. Un malato di tumore però non è identificabile con la sola patologia, è soprattutto "persona" che vive, ed è egli stesso a rendersene conto proprio quando si ammala. Chiediamogli di raccontare la Sua vita, lo farà in poco tempo e sarà una narrazione fatta di elementi essenziali, e tutto il resto? Il resto non lo ricorderà perchè in realtà fino a quel momento ha solo sopravvissuto. La vita è come un piano inclinato su cui scivoliamo lentamente nella normalità, per cui tutto è scontato e a volte neppure notato. Poi ad un certo punto si presenta un muro, fatto di ansia, paure e sofferenza e tutto si ferma, non si può vedere oltre, e allora non resta che guardare dietro e cercare di recuperare nelle piccole cose la gioia persa, e poi intorno per scoprire così un "Mondo incredibile", fatto di Persone, e note per Altri forse indifferenti, ma per Chi è fermo, come ibernato, dal calore e colore inaspettati. Che altro dire in conclusione? In campo oncologico bisogna viaggiare formati e informati. Ora è tempo di ricominciare, farlo al meglio è un Nostro dovere.

giovedì 24 agosto 2023

PENSAVO... (n.49) (Nessuno resta da solo)

Nessuno mai è davvero solo, nemmeno quando è da solo. C'è sempre un "Qualcuno" che non abbandona. Pone sulla strada giusta due persone, magari inizialmente inconsapevoli, che si ritrovano un giorno ad andare insieme, e poi perché la Vita lo richiede, l'una diventa forza e sostegno dell'altra. È così, credetemi. Oggi ho ascoltato la storia di una paziente albanese, amorevolmente assistita dal Suo compagno. Per nove anni era stata la badante della zia di lui, alla scomparsa di quest'ultima si erano persi di vista per ritrovarsi poi quando lei si è ammalata. - Amore... dimmi ... replicando Lei al telefono... - Certo. Non preoccuparti. Ti aspetto. Senza dubbio è testimonianza che rasserena, condivisa pone in attesa che nell'eventualità qualcosa ci sarà, qualcuno arriverà a colmare un vuoto inevitabile. Nessuno è veramente solo se non vuole, se manifesta il Suo bisogno, chiede e non pretende. Perché tutto è un dono, magari sperato, di certo non dovuto. Una storia incredibile, tanto bella e dolce. Ascoltarla mi ha aggiustato la giornata.

PENSAVO... (n.48) (Il "dolce amaro" della vita)

Speriamo cali un po' di fresco... Anche oggi giornata particolarmente calda, faticosa... seduta in cucina cerco effimero refrigerio dal ventilatore. E penso. Inevitabilmente certi pensieri portano ai ricordi. È un po' che in questo mondo mi sento come Alice nel paese delle meraviglie e continuo a stupirmi. Il menefreghismo, l'individualismo, l'incomprensione perché fa comodo così... tutto da voltastomaco. Penso allora, meglio preparare le caramelle per domani. Nel sacchetto rosso che fa già Natale, tanto che ci vuole, mancano solo quattro mesi. Il tempo passa in fretta, e magari mi passa pure quest'uggia strampalata. E a proposito di caramelle, mi torna in mente quel paziente dal nome di un fiore declinato al maschile cui piaceva la caramella dalla carta rossa. Non ho mai saputo se la mangiasse o meno, perché voleva la posassi sul comodino con la promessa di portarne ogni volta. Come darsi appuntamento. La caramella dalla carta rossa era sempre piaciuta anche a me. Da bambina dopo averla scartata e mentre ancora la succhiavo, ponevo la piccola cartina davanti a un occhio, ci guardavo poi attraverso. E il mio piccolo mondo si colorava all'improvviso donandomi emozioni nuove. Oggi se potessi metterei agli occhi due cartine rosa per continuare a vivere senza meravigliarmi più di nulla, presa come sarei da quella realtà fortemente voluta, tutta mia.

martedì 22 agosto 2023

PENSAVO... (n.47) (Ricordando quando... come... perché)

Undici anni fa nasceva il gruppo fb, "CONTINUARE A... parlarne con speranza", libero, indipendente, pubblico. Col tempo è diventato gruppo privato, attualmente di fatto gruppo del GAMA OdV. Per ottimizzare i tempi dell'impegno e per una migliore comunicazione fu aggiunta pure una chat, "NOI... INSIEME". A parte un avvio iniziale un po'...tormentato, poi la cosa cominciò a funzionare Una volta una Nostra cara Amica definì "NOI... INSIEME", chat del gruppo/ associazione GAMA OdV, chat d'Amore. È una cosa che ricordo con immenso piacere, perché la considerai una nota di merito, una valutazione a 5 stelle. E ci ripenso ancora, quando mi sento un po' demotivata, quindi per ricaricarmi, ci penso quando leggo o ascolto toccanti messaggi di spessore e repliche da parte di Tutti, anche da Chi è solito solo leggere. Se non è scambio d'amore questo... Ma Chi apre il Suo Cuore, lo fa perché si sente protetto, compreso come dalla famiglia, non cela niente, e Noi tutti... nessuno escluso...dovremmo sentire il dovere di custodire le emozioni, tesoro prezioso condiviso in piena fiducia. NOI...INSIEME fu costituita come chat estiva ludica e spensierata, furono invitati Tutti, e accolse Chi accettò l'invito, in seguito diventò un vero e proprio "gruppo di condivisione" tra volontari seriamente motivati e simpatizzanti. Nessuno è a capo, siamo Tutti collaboratori, perché motivati dal medesimo obiettivo. Essere insieme per l'Altro che vive una delle esperienze forti e tempranti della vita. Naturalmente erano e sono da evitare i protagonismi e il pietismo che non porta frutto, ci sono decine di altri modi per dare aiuto e riceverne altrettanto. Un giorno mi soffermai ad osservare un gruppo di anatre che nuotavano raccolte nell'ampio bacino di acqua salmastra. Le guardavo attentamente, ne rimasi incantata. Si muovevano tutte insieme, prima in fila indiana, poi in una specie di girotondo, una beccava l'altra che rompeva la fila e alla fine allineate di fronte al mare. Tutte a guardare nella medesima direzione. Questo si, che è "fare gruppo", pensai... dovremmo prendere esempio dagli animali. E per Noi, esseri dall'intelligenza superiore, consapevoli delle proprie scelte? Avviene lo stesso quando proponiamo di aggregarci? Una domanda precisa... Che senso di appartenenza ha ciascun componente di un gruppo? Per quanto riguarda il Nostro gruppo di auto mutuo aiuto, tanto particolare perché considerato "gruppo di frontiera", vige il senso della "reciprocità". Persone che condividendo un percorso comune, un vissuto di dolore si prefiggono di arrivare comunque ad un traguardo nel migliore modo possibile. Credo sia opportuno prendersi cura del singolo nel singolo momento che necessita. Stare accanto alla "creatura", soccorrerla nel bisogno. Camminare insieme "sotto la pioggia" perché il conforto sia proprio nel toccare la mano dell'altro e sentirla fradicia della stessa acqua.

lunedì 21 agosto 2023

PENSAVO... (n. 46) (Senza premesse né aspettative)

L'Amore tenero e incondizionato non conosce premesse e non si aspetta niente. Mai e da alcuno. Così a volte ci sembra più facile amare in questo modo persone che non conosciamo invece che i membri della Nostra famiglia, inclusi Noi stessi. Uno dei motivi è che, nei riguardi delle persone che ci sono più vicine, portiamo con Noi il carico delle azioni sbagliate nei Nostri confronti e che non cessiamo di proiettare nel presente. Invece, con gli sconosciuti tutto comincia lì, proprio al presente e non esiste alcun aggancio emotivo che possa distrarre. E invece con i familiari, gli amici di antica data dovrebbe essere più facile comprendersi, perdonarsi... amarsi. Ma forse, sia pure inconsciamente ci si aspetta sempre qualcosa. Si comincia ad amare senza condizioni prima se stessi. Con umiltà e pazienza si continua a lavorare sulla mente e nell'animo. È una forma di rispetto anche questa. Impariamo a guardare le "persone di sempre" come fosse per la prima volta... sono diverse, ma anche Noi non siamo più quello che eravamo. Considerata questa cosa, il passato appare in ombra e il futuro come un'alba nascente. Alla fine sentiremo forte il richiamo del legame di sangue o della relazione da tempo stabilita. E sarà riferimento. Il suono di quel richiamo, stimolo e forza.

domenica 20 agosto 2023

PENSAVO... (n. 45) ("Tu ascolti, perché sei in mezzo a Noi, sei una di Noi")

Ecco, l'Amico aveva detto tutto, aveva dato esito al mio dubbio in sospeso. Esattamente come accade sempre e al momento giusto in certe giornate dall' "indirizzo" sbagliato. Perché io mi chiedevo... non sarà presunzione, supponenza la mia che crede di poter sollevare dal dolore? È un dubbio legittimo quando non per lavoro o professione sei accanto per aiutare, e pensi...io non l'ho scelto ma sono stati gli altri anzi la Vita stessa a farlo. Allora comprendi che non per dovere ma perché si sente, perché il Cuore lo si mette tutto, e bugia non è. È che prende sentimento ed immedesimazione, è come polline di un fiore quando lo sfiori, resta attaccato alle dita. Empatia, si chiama così, e se empatico sei non puoi non esserlo, anche se lo volessi per soffrire meno. Per empatia senti tutto questo, così ti tocca e non puoi tirarti indietro, anche se non sai se sei capace o meno. Persona preparata? Certo ma in affetto, capacità d'ascolto, comprensione. Non hai bisogno di alcun blocknotes, appunti tutto sul Cuore e metti in memoria tra i pensieri più cari.

sabato 19 agosto 2023

PENSAVO... (n.44) (Custodi nella preghiera)

Essere accanto, e la "presenza" comunque sia, è conforto e cura. Ne sono convinta, ognuno può essere l'Angelo dell'Altro in qualsiasi momento. Siamo Tutti Angeli di Dio. "Messaggeri" della Sua bontà, chiamati ad essere vicini, solidali sempre. Noi cerchiamo di essere accanto, e lo siamo quasi sempre, però stasera ancora di più. Quando si condivide un percorso e un obiettivo succede che la gioia e la pena di uno solo diventano di Tutti. È sentirsi profondamente insieme. Così si è uniti sempre, anche e soprattutto nella preghiera. Perché la Preghiera è fiducia ed abbandono. Solo poche parole... In TE confido, di TE mi fido... a TE affido il Nostro Cuore in pena. E alla fine non temeremo quello che sarà. Così sia Che nessuno resti solo tra dubbi ed ansie, e ritrovi la forza e la magia di un sorriso certo sia pur distante.

venerdì 18 agosto 2023

PENSAVO... (n.43) (Cercasi Coerenza disperatamente)

Coerenza. È un bene prezioso. A trovarne tanta, andremmo tutti spediti senza dover guardare sempre intorno. Io cerco di esserlo sempre, coerente perché se accade il contrario e mi osservo dentro, stride proprio il mio esserci con ciò che ho espresso. Al termine di ogni giornata provo sempre la stessa sensazione, aspetto. Il pensiero rivolto al giorno che verrà, sperando di mantenere la coerenza del "pensare" con il "fare", perché io non abbia a pentirmi. Perché purtroppo è questo che noto immergendomi totalmente nella realtà che mi circonda, la mancanza di coerenza per la volontà di manipolare la verità a proprio uso e consumo come fosse un bene opinabile e dal valore soggettivo. A volte pare di essere all'interno di una trama pirandelliana, tanti personaggi in cerca d'autore, senza una vera identità, confusi, inquieti che vorrebbero posare, capire e poi procedere per una strada, ognuno con la propria verità, valida a sé stante ma per altri destabilizzante. La Coerenza è un abito per tutti i giorni, firmato e mai dismesso. Non è adorno di fronzoli, molto semplice e a taglia unica. Chi lo indossa con convinzione, lo farà bello sempre, senza ipocrisie. Per quello che mi riguarda, non sono certa che sarò sempre compresa, ma almeno mi si conceda la coerenza.

giovedì 17 agosto 2023

PENSAVO... (n.42) (Ferragosto è un ricordo... e poi...)

Veloce è il Tempo a tal punto che non realizziamo altrettanto velocemente il passaggio da una stagione all'altra. Ne restano i ricordi però, simili a ciottoli levigati e conchiglie vuote sull'arenile dopo una mareggiata. E nello specifico, che mareggiata! Di quelle che fanno pensare al peggio ancor prima di cominciare. Mi rivedo quel primo ferragosto quando tutto cominciò, dopo l'intervento, ripresa la chemio, davanti ad una cotoletta di soia che solo in seguito imparai a non tenere in considerazione. Quanto era triste tutto... E passò quel Ferragosto e gli altri che seguirono, e se mi è consentito di raccontare, vorrà dire pur qualcosa. Passato è Ferragosto quindi, e al giro di boa muta l'andamento, due sole settimane e saremo a settembre. È una riflessione inevitabile un po' per Tutti, quasi banale per l'ovvietà del senso, ma quando appartiene a Chi vive "le due vite parallele" assume un valore prezioso che diventa insegnamento. In determinate situazioni o condizioni poi resta quasi un invito... "Non arrenderti, per favore, non cedere, anche se il freddo punge, la paura morde, il sole si nasconde e il vento tace. C'è ancora fuoco nella tua anima, c'è ancora vita nei tuoi sogni". - Mario Benedetti - Così non smettiamo di sorridere e continuiamo proiettandoci nel futuro che nessuno sa, ma in cui almeno potremo sperare, godendo qui e ora delle piccole gioie che sono comunque certezze. Sorridiamo allora? Ché tutto sommato un buon Ferragosto è stato. Tarda è l'ora e nell'aria l'eco degli ultimi fuochi d'artificio. I fuochi d'artificio sono la luce che vince sul buio. Hanno sempre un certo fascino, anche se paiono mescolare tristezza ed allegria insieme... chissà perché... Rabbrividisco... non so se per l'aria che rinfresca almeno un po' la sera, o il solo pensiero dello spettacolo in sé, visto che sono seduta e penso a tante cose insieme e scrivo. Mi hanno fatto sempre questo effetto i fuochi d'artificio soprattutto affascinata dalla pioggia di scintille variopinte. Un brivido lungo la schiena, la pelle d'oca sulle braccia e tutto finisce con il botto finale... quello più forte.

martedì 15 agosto 2023

PENSAVO... (n.41) (Ferragosto: in vacanza comunque)

In città quattro gatti e poche anime che comunque cercheranno di aggiustarsi il periodo, vedendo il lato positivo della cosa. Scarso traffico per le vie assolate e centri commerciali semivuoti dove godersi il fresco dell'aria condizionata. Magra consolazione? Quando per un motivo o l'altro non si può, meglio non farsene una fissa e cavarsela con ciò che resta, ricorrendo alla buona volontà e pure alla fantasia. Chi lo dice che per andare in vacanza bisogna necessariamente spostarsi? Personalmente cambio l'espressione, e dico senza pensarci su... io vivo la vacanza, perché anche questa può definirsi stato o condizione. Stato d'animo e condizione mentale, per cui se il primo sarà sereno e l'altra saprà adattarsi, anche in città e a casa, nei brevi momenti di relax, ci si potrà sentire in vacanza. E alla fine restano sempre le fughe rapide, la vacanza mordi e fuggi di un giorno solo che vissuta intensamente proprio perché è breve, sarà ricarica efficace e indimenticabile. Non serve andare poi così lontano, sono gli occhi che si rinnovano di meraviglia a far scoprire luoghi noti e già visti, a realizzare così ogni volta una vacanza diversa, con l'ovvia voglia di condividerne immagini ed emozioni. Ed io? Io trascorro questi giorni di ferie a casa. Mi piace. Pur sfaccendando ho la possibilità di riflettere, scrivere qualche pensiero quando l'estro prende, e poi... poi sto sempre meglio di prima. Perchè non è necessario stare male o sentirsi giù di corda per sentirsi meglio dopo aver fatto ciò che più piace. La vacanza è nel Cuore e nella mente, a basso costo, e se ti va, basta un sorriso e con Te puoi portare Chi vuoi.

PENSAVO... (n.40) (Gli anni migliori...?)

Non amo le vecchie fotografie. Perché mi rivedo come ero e non sarò più, e mi riportano a ciò che poi sarebbe stato. Però oggi, non so perché, forse l'ha voluto il caso, me ne sono capitate sottomano un paio. Vent'anni di differenza tra la prima e l'ultima, e tanti ricordi. E ripercorrendo i vari momenti, eliminati i rimpianti che a quest'età non hanno più senso, posso dire di aver vissuto una vita completa. Un crescendo di eventi ed emozioni sempre nell'attesa del meglio che sarebbe stato. Incontentabile... potrebbe dire qualcuno... no, semplicemente curiosa. E non è ancora finita, perché da 70 in poi... chissà. Io ci credo e spero ancora. E alla fine non posso non riconoscere la consapevolezza acquisita che mi ha reso più forte, capace di bastare non solo a me stessa. Ricorrente è anche sentir attribuirmi la qualità della dolcezza. Beh, si dice... "Vox populi, vox dei", dovrà essere così quindi, e la cosa mi piace davvero, rende dolce pure il peso degli anni.

lunedì 14 agosto 2023

PENSAVO... (n.39) (Dell'Amicizia)

Non è retorica ma per parlare di Amicizia, quella importante, presente anche da lontano, fatta di pensiero costante e mano tesa nei momenti bui. Si dice ed è così... Chi trova un amico, trova un tesoro. Se poi gli amici sono più d'uno, la ricchezza è infinita, e non solo... vivacizza di colore e riscalda come la fiamma viva in una fredda giornata d'inverno. E illusione non è, ma rappresenta speranza l'Amico che non abbandona quando si è soli nei momenti d'incertezza e difficoltà. Infatti... Dicono che l'Amicizia sia la forma più sublime dell'Amore. Perché un Amico vero è colui che entra quando il resto del. mondo esce. Si potrà essere amici anche se non si pensa uguale? Magari si, pure senza saperlo. Importante è che uno non si senta superiore all'altro, convinto di essere sempre nel giusto, depositario della verità. Ché tutto questo è impossibile, e in quanto tale si può solo procedere a fianco, con confronto e scambio. Guai a voler convertire, cambiare la persona, plasmarla a propria somiglianza. Ché solo Dio può, e pure fino ad un certo punto.

domenica 13 agosto 2023

PENSAVO... (n.38) (Come vivere alla fine per non sentirsi morire)

La Malattia evidenzia la vera natura dell'uomo, Michela Murgia non ne aveva di certo bisogno per mostrarsi totalmente per quello che era, eppure negli ultimi tre mesi è apparsa "più" in tutto. Tutto è il suo contrario. Con una fede sua e a tratti dissacrante, forte ma pure rassegnata, propositiva nella condivisione eppure incurante con i dettagli riguardanti la propria patologia di poter togliere la speranza a più di qualcuno... Si sa, non si può piacere a tutti, e francamente quando si è certi di essere alla fine può importare poco o niente. Di Lei molto sarà da ricordare. Grande intelligenza, cultura, coraggio, spirito battagliero. A suo modo si è conquistata una parte d'immortalità... "Non ho paura di morire. Ho cinquant’anni, ma ho vissuto dieci vite. Ho fatto cose che la stragrande maggioranza delle persone non fa in una vita intera. Cose che non sapevo neppure di desiderare. Ho ricordi preziosi. Ricordatemi come vi pare. Non ho mai pensato di mostrarmi diversa da come sono per compiacere qualcuno. Anche a quelli che mi odiano credo di essere stata utile, per autodefinirsi. Me ne andrò piena di ricordi. Mi ritengo molto fortunata. Ho incontrato un sacco di persone meravigliose. Non è vero che il mondo è brutto; dipende da quale mondo ti fai". Questa era Michela Murgia. Era un personaggio pubblico e le sue recenti parole a volte un po' forti non hanno scandalizzato ma destato meraviglia. Anni fa una persona comune definì "dono" il suo cancro allo stomaco, e fu definita quasi un'esaltata. Differenze...? E a proposito di consapevolezza... C'è anche Chi decide di sapere fino ad un certo punto e volutamente ignorare ciò che eventualmente sarà. Punti di vista diversi...? Chapeau all'intelligenza che salva e rispetto per tutti.

sabato 12 agosto 2023

PENSAVO... (n.37) (Ad ognuno una stella)

Sarebbe quasi un diritto, lo si vive comunque come un privilegio. Riuscire a vedere una stella scendere giù e sentirsi sfiorare da un sogno che si realizza. Che dire è ormai mezza estate e il giorno di San Lorenzo decreta il giro di boa. È questa una notte speciale... si scruta, si cerca nel cielo stellato la scia luminosa che indichi l'astro che cade. È un attimo, velocemente scegli tra i desideri quello che reputi il più grande e poi attendi. Alla mia età si è poco esigenti, minimalisti anzi, rivolti sempre all'essenziale, mentre il pensiero va a Chi ci è più caro, perché se non felice sia almeno sereno. Una notte di San Lorenzo al giorno, e meno gente disperata, sia pure in continua e trepidante attesa, quando arriva la sera e lo sguardo finalmente va al Cielo. E anche se poche saranno le stelle mai perdersi d'animo, confidando che pur tra le nubi ci sarà quella giusta, che cade per far rialzare e così non sentirsi persi. Ogni volta confido di riuscire a vedere la mia stella per esprimere un desiderio. Ne fisso qualcuna che vuol farsi strada. Basterà, come sufficiente è ogni tentativo di speranza. Siamo esseri fragili, e la fragilità è quasi sempre vissuta come limite. Ecco... il mio desiderio quest'anno è riuscire a farne un punto di forza. E poi... guardare il cielo stasera mi fa pensare pure ad altre stelle, alle persone volate via, a Noi tutti legate per Amore, e mai dimenticate.

venerdì 11 agosto 2023

PENSAVO... (n.36) (Maschere di sopravvivenza)

Non tutto si può dire sempre, come spesso non ci si può mostrare completamente. Questo per non guastare delicati equilibri. Tutto non si può dire quando non riguarda solo Te personalmente. Eppure ci sei dentro, qualcuno direbbe... "comprese le scarpe"... e Dio solo sa quanto è difficile cavarsi fuori dalle "sabbie mobili" dei sentimenti. Appaio serena e certamente lo sono, ma quando mi dicono... Che bella persona sei... sempre così calma. Sei rasserenante... Sarò anche una bella persona, rasserenante, ma sempre calma proprio no. Perché ne avrei da dire tanto a toni alti su quel che è stato, ciò che potrebbe essere, e intanto è, e non piace per niente. Ma per quell'empatia che mi attribuiscono, mi rendo conto, e ci lavoro pure, fin dove si può o si deve arrivare, e poi... fermarsi, per non farsi male e non far del male. Quante maschere alterniamo inconsapevolmente... "Amo le cose vere... non amo le parrucche... figuriamoci le maschere! L'unica maschera concessa nella vita è nascondere il proprio dolore dietro un sorriso per non perdere la propria dignità". - Alda Merini - E quando fu il tempo, al contrario della grande Alda Merini che adoro, amai le parrucche, ne avevo addirittura tre, si combinavano bene col sorriso, e poi mimetizzavano alla perfezione la paura di una guerra che non avevo chiesto. Ora ho più coraggio, andrei senza "pararmi" il capo, con la faccia che ho, sorriso sempre e qualche rara lacrima. L'ho imparato dalle Donne che incontro, ne resto incantata e mi sento confortata. A Loro... solo a Loro dico grazie.

giovedì 10 agosto 2023

PENSAVO... (n.35) (Curare è presenza e carezza)

Si immagina quanto bene possa fare una stretta di mano o un sorriso in un luogo di cura? È la terapia delle "carezze" che leniscono il dolore e sanano le ferite. Deve ricordarlo Chi approccia al malato con la pretesa di curarlo perché guarisca nel corpo senza che restino cicatrici nell'animo. Se non se la sente o non ne è capace è meglio cambi mestiere, farà del bene a se stesso e a Chi gli capita di fronte. Tangibile è il desiderio di relazioni intessute di umanità. Concetto basilare che ultimamente anima l'umanizzazione delle cure. Sinceramente all'Oncologia Medica del Nostro Policlinico questo non manca. I pazienti non sono trattati da numero o patologia ma come "persone" cui rivolgersi con garbo e pazienza. Ma si sa "il bene" non fa notizia, così diventa facile lamentarsi fino allo sfinimento quando qualcosa non va, e si tralascia di sottolineare le attente premure di Chi prima ancora di curare si prende cura. Proprio stamattina invitavo due pazienti dell'Oncologia Medica, soddisfatte per le cure, lo zelo e l'umanità dei professionisti di tale reparto, a condividere e sottoscrivere pubblicamente la propria gratitudine. Perché essere solerti solo a lamentarsi quando qualcosa non va?

mercoledì 9 agosto 2023

PENSAVO... (n.34) ("QUI e ORA" e i colori della speranza)

L'estate avanza, ma Noi siamo sempre operativi. Continuo ad infiocchettare le mie piccole pergamene, perché... non ci crederete... l'ultima volta in reparto sono andate a ruba. Comunque se c'è aria di vacanza ovunque, è anche lì dove non ci starebbe. Perché la malattia non va in ferie, ma neanche la speranza. Vero è che il periodo estivo appare più duro, perché tanto contrasta col freddo della solitudine. Nemmeno si sente il caldo o l'esigenza di essere altrove, solo si avverte di più l'ingiustizia del proprio stato. Il grigiore della condizione va allora ridimensionato dalla speranza che si ravviva di colore. Pensieri propositivi, piccoli progetti e presenze soprattutto, riportano all'idea di normalità. Pare persa per sempre, ma si tratta di vedere quella che si vive al momento come una parentesi. Potrà essere tale oppure no, il "Qui e Ora" sarà la giusta sfumatura di colore. Solo una parentesi. Già... speriamo. Ha replicato un giovane paziente che era in compagnia della Sua ragazza, tra l'altro quest'ultima aveva vissuto e superato da bambina la leucemia. Quindi... solo una parentesi. Perciò non è solo tanto per dire. È quasi un vero augurio. Tanto tutto passa, anche la storia più brutta. Niente è uguale a se stesso... e non è frase fatta o filosofia spiccia. Tutto può cambiare e diventare anche meglio se si vuole, se si riesce a trovare dentro di sé la motivazione giusta per girare pagina senza rinnegare ciò che è stato. Quando mi sento oppressa e in ansia per un qualsiasi motivo, l'ho detto varie volte, metto ordine nei cassetti e nell'armadio. Il tempo passa e di roba se ne accumula sempre tanta. Tutto non ci può stare, tutto non si può tenere. E allora si fa una selezione... qualcosa o anche più del passato, tanto di nuovo perché è il Presente che va ancora vissuto e fino in fondo. Per ognuno dovrebbe essere così... in un cassetto immaginario che rappresenta la Vita, in un angolo il meglio di quel che è stato, nel resto dello spazio tutto ciò che si acquista man mano con l'esperienza. Imparando.

lunedì 7 agosto 2023

PENSAVO... (n.33) (Leggere. Strategia e risorsa)

Sarà per l'età che si presta alla nostalgia e al naturale desiderio di trattenere qualcosa del passato, ho ripreso le mie antiche, grandi passioni, leggere innanzitutto e poi scrivere. Della "scrittura" come forma di resilienza ed auto cura ho parlato più volte, poco o niente invece ho detto delle "mie letture" che sono diventate tante e varie. Leggo di tutto e di più, affascinata da ciò che fino ad ora mi ero persa e seguendo a tratti... ma senza esagerare... la mia tendenza "cancrocentrica", giusto per non perdere l'abitudine. Un libro è compagnia silenziosa e discreta, aspetta con pazienza là dove lo si posa e fa sognare per non essere dimenticato. L'amico ideale quando si è lontani da casa, perché ne colma la mancanza. Il libro mi ha sempre accompagnato, in vacanza, dal parrucchiere, persino nei ricoveri ospedalieri. Ci siamo giurati fedeltà... e Chi lo lascia più? "Leggere è andare incontro a qualcosa che sta per essere e ancora nessuno sa cosa sarà". - Italo Calvino - A proposito, leggo qualche pagina anche prima dei miei pensieri della sera. Aiuta a concentrarmi e mi rilassa. Un bel supporto per le risorse interiori. La Vita a volte costringe ad aver i piedi ben piantati a terra, un libro dà le ali per volare.

domenica 6 agosto 2023

PENSAVO... (n.32) (Stasera tutta un'altra musica)

È rinfrescato parecchio, e se ieri cercavamo d'intendere qualcosa dalla voce del vento e dagli scrosci, stasera è solo musica che fa compagnia a conclusione del giorno. Osservazione assolutamente oggettiva. Un momento musicale non può far altro che bene. Rilassa, riporta equilibrio e ancor prima dei ricordi. Strategie del momento, per salvare la mente, smussare gli angoli di un animo deluso. Prima di sedere al mio posto come ogni sera, ho voluto ascoltare una canzone. Una "parentesi apri e chiudi"... una rinascita... l'emozione di tutta la vita davanti. Ho provato ancora l'antica "tenerezza" per me, e ho ripreso a sperare. Se nella vita non ci fosse la Musica... Sarebbe il caos, penseremmo di non essere nel posto giusto e in più sempre al momento sbagliato. E i ricordi bloccati dal tempo... "La musica ha un grande potere: ti riporta indietro nel momento stesso in cui ti porta avanti, così che provi, contemporaneamente, nostalgia e speranza. - Nick Hornby - ... la Vita stessa sarebbe un errore. Prima di smorzare la luce, ma anche a luci spente, indossiamo le cuffiette e accendiamo la musica. Cuore e Mente si incontreranno nell'espressione di un pensiero. C'è da fidarsi, perché è così... la Musica mette d'accordo tutti.

PENSAVO... (n.31) (La voce del vento)

Vento all'improvviso, quasi una bufera, e ora soffia ancora più forte, il vento. Una brusca virata dopo il caldo dei giorni scorsi, l'aria stessa ad asciugarsi dall'umidità di ieri e di questo pomeriggio. Comunque cambiamenti che portano a ben sperare. Niente è scontato, nulla è prevedibile. La forte voce del vento pare scuotere gli elementi perché si ribellino. Ma la Natura può andare contro se stessa? No. Non avrebbe alcun senso. "A cosa servono questi alberi verdi, a cosa serve il canto di un uccello, a cosa serve il sorgere del sole, a cosa serve una notte stellata? Che scopo ha tutto ciò? No, non esiste uno scopo. Per questo la vita è così bella" - Osho - Ed è così bella la vita, da tenerla stretta in un pugno. Senza paura e sempre con coraggio. Poi ancora, la voce degli scrosci e il profumo di tronco bagnato. La pioggia pure è arrivata all'improvviso. Non pare vero che solo qualche ora fa la situazione era del tutto diversa, sembrava addirittura stabile sull'afa opprimente. Ma tutto può cambiare, e quella che sembra frase fatta o titolo di un film, diventa prova provata di ciò che si vive per una vita intera e si stenta a credere. Perché mai disperare, quando sembra il cedimento prossimo, qualcosa muta, magari solo il vento che prima non c'era. E se il sole è da venire, si apre uno squarcio tra le nuvole... e se il caldo opprime e non dà tregua, ecco la pioggia improvvisa. Nonostante gli scrosci violenti, con le finestre aperte ho sostato a respirare a pieni polmoni. Mi sentivo in rinascita. Miracolo di una gioiosa sensazione. Eppure non è successo nulla, è solo un temporale di passaggio, forte e intenso perché le tensioni sono tante e contrastanti.

sabato 5 agosto 2023

PENSAVO... (n. 30) (Il Tempo che vorrei)

Vorrei averne tanti e più, di secondi, minuti e ore per dare tempo al Tempo, perché non vada troppo veloce in autonomia e mi consenta di incontrare e sostare, di non trascurare... perché ho tutti nel Cuore. E a volte dispiace promettere e non poter mantenere, e intravedere dell'Altro la delusione. Vorrei fare di più, molto di più. Vorrei esserci sempre e non solo per benevolenza del Tempo. Vivere e condividere, quando condividere è vivere mai soli. E se il momento buio di uno solo diventa un fardello condiviso, la gioia che si respira ogni tanto è contagiosa e benefica. Si stacca la spina da ogni problema, per qualche momento il Cuore si fa leggero. - Mi fa sempre piacere parlare con Te... dice qualcuno, e allora pure il mio mette le ali. Gli anni passano in fretta, e i traguardi importanti acquistano sempre maggior valore. I 70 anni appena compiuti mi danno una nuova consapevolezza. Potrei esserci per altri 30 comunque andrebbero via in fretta. Quindi... Più "si" a me stessa, anche sbagliando ma assumendo le giuste responsabilità. Non conterò più i giorni, i mesi, gli anni, e non per fermare il tempo, idealmente ho messo uno "stop" da sopravvissuta quale sono, e desidero dedicarmi del tempo, finché c'è tempo. Tempo da dedicarmi e dedicare, per sperare ed amare, per accogliere il "dono", tempo per la vita. Intanto io continuo a scrivere per diletto e condivisione, continuo per Vivere. Questo è il tempo che voglio, da qui a quando si compirà.

giovedì 3 agosto 2023

PENSAVO ( n.28) ( "V" come vacanza e vocazione)

Primo agosto, e anche questa è fatta, siamo entrati ufficialmente nel mese delle ferie. Altra giornata dal caldo in ripresa scivola via nel vero senso della parola. Responsabile la copiosa e continua sudorazione. E poi stanchezza, sonnolenza, svogliatezza... e mi fermo qui perché se continuassi mi sentirei ancor più stanca, assonnata, svogliata. Domani mi impegnerò per stare meglio, è una promessa. Del resto abbiamo detto più volte che è tutta questione di testa? Allora si volta pagina immediatamente. Ogni anno penso... mando per un po' i pensieri in ferie? Ma poi rivedo l'intero programma vacanziero, e torno sui miei passi, perché alla fine non m'interessa più di tanto. Perché per me c'è stato ieri, esiste il momento presente mentre scrivo, forse e lo spero tanto ci saranno molti giorni a venire. E tutto questo non può essere solo mio, ma in tenerezza sarà come dono anche d'estate. Forse il segreto per sentirsi soddisfatti e grati, come fosse sempre vacanza appunto, è seguire la vocazione del Cuore. Sarà guardarsi dentro, realizzare di essere goccia di uno stesso oceano.

mercoledì 2 agosto 2023

PENSAVO... (n.27) (Particolari estati speciali)

Questi ultimi giorni di luglio sono andati via quasi arrancando. Sarà per la voglia di riposare o per i ricordi che mi riportano a quell'estate speciale, o magari per entrambe le cose. Certe estati all'improvviso cambiano la vita, proprio quando solitamente il mondo ride e va in vacanza. Ci si sente come rimandati a settembre, con un vago senso di colpa... perché, come si fa a pensare alle malattie quando fuori sono 40° all'ombra? Beh... proverei a cambiare i termini della questione, aggiungere o togliere qualcosa e verrebbe quindi da chiedere... come fa a non pensare alla malattia Chi ce l'ha? Però, come la vita insegna, tante sono le sfumature di un'esistenza. Così un'estate speciale può essere anche di gioia... "Ciao Maria, tutto bene!!!! Domani mattina sarà l'ultima Kemio che farò..... Ringraziando al Signore" E Noi, che siamo accanto, pure da lontano non possiamo che provare uguale emozione. A domani, e... speranza sempre. Perché la partita della Vita continua, magari senza asso nella manica ma con determinazione, per non perdere almeno il resto delle carte. E che la partita duri a lungo un po' fa la sorte ma tanto fai e farai sempre Tu. .