martedì 28 febbraio 2023

LA VITA E OLTRE (n.73) (L'amore che donò)

Oggi mia madre avrebbe compiuto novant'anni. A Lei sono molto legata, ancora e sempre. Non userò mai il passato remoto parlando di Lei, perché l'amore va oltre la morte. Ne condivise tanto, in famiglia e non solo. Chiunque l'ha conosciuta non ha dimenticato l' "Angelo di pace", così come la chiamavano. Sorridente ha sempre accettato quel che le toccava. Comunque vada sarà per il bene... diceva. E il bene che cos'è se non amore? Per me, quando mi si dice che assomiglio a mia madre, è una grande gioia, è una soddisfazione, come fossi l'esito di un buon lavoro. È sempre stato così, è segno di continuità, quasi portassi in me e fosse visibile la Sua testimonianza. Ovviamente non si tratta solo di somiglianza fisica, anche se basterebbe questa per farmi sentire unica dopo di Lei. Negli ultimi tempi le mie sorelle ed io eravamo molto presenti, e a Chi andava a farle visita ci presentava con molto orgoglio, ognuna in modo diverso ma con identica fierezza. Quando si trattava di me, in particolare sottolineava... questa è la mia figlia "grande", e a me piaceva pensare che mi reputasse grande per altri motivi oltre la primogenitura, anche perché lo diceva in un modo... E il tempo non cancella certe emozioni, e la memoria le riporta non solo come ricordi.

LA VITA E OLTRE (n.72) (Ascolto e comprensione pure se non dico)

Sarà qualcosa dentro che allerta, come lo snooze di una sveglia moderna, lo zittisco ma puntuale ritorna. È un conto alla rovescia. Marzo non mi riporta bei ricordi, e non solo per il personale vissuto. So bene che non devo indugiare sul passato spoglio e sperare in altri mesi di Marzo sereni, capita comunque ogni anno in questo periodo e quest'anno ancor più, la giornata che comincia col mal di testa e i buoni propositi finiscono all'aria. E stasera mi mancano un po' le parole, mi sento incerta e confusa dentro. Avrei voluto scrivere solo... "buonanotte", ma poi ho pensato... e se si preoccupano? Non è da me una parola sola, certe volte ne dico e scrivo anche troppe. Ne metto giù solo qualcuna, anzi racconterò una piccola storia, spiegherà qualcosa oppure no, comunque so di poter contare sulla Vostra comprensione, e d'altra parte non servono molte parole per farsi capire quando c'è profonda conoscenza. E come risposta basterà pure il silenzio, se volete. "Oggi è stata una giornata difficile", disse Pooh. Ci fu una pausa. "Vuoi parlarne?" chiese Pimpi. "No" disse Pooh dopo un po'. "No, non credo". "Va bene", disse Pimpi, e si sedette accanto al suo amico. "Cosa stai facendo?" chiese Pooh. "Niente" disse Pimpi. "Solo, so come sono i giorni difficili. Molto spesso non va di parlare neanche a me nei miei giorni difficili". "Ma..." continuò Pimpi, "i giorni difficili sono molto più facili quando sai di avere qualcuno lì per te. E io sarò sempre qui per te, Pooh." E mentre Pooh sedeva lì, rimuginando sulle difficoltà della giornata, mentre Pimpi sedeva accanto a lui in silenzio, facendo oscillare le sue piccole gambe... pensava che il suo migliore amico aveva proprio ragione". A Tutti buonanotte... e grazie ❤

domenica 26 febbraio 2023

LA VITA E OLTRE (n.71) (La Gioia)

La gioia è l'espressione di un momento o positività manifesta e costante della vita? Per me è espressione massima di un atteggiamento di vita. Si può nascere gioiosi o lo si può diventare. In quest'ultimo caso dipende da quanto si è recettivi nell'apprendere ciò che la Vita fa intendere. Io dico sempre, certi eventi sono "avvisi di garanzia" per riflettere, modificare atteggiamento, e poi renderne conto. A Chi...? Non mi sbilancio, e rispondo... alla propria coscienza, per sentirsi finalmente in pace con se stessi. Donare momenti del proprio tempo, ritagliarli magari, oppure sottrarli allo spazio dello svago, può regalare molto più di quanto si possa pensare, è aiuto reciproco alla fine, perché si risolve nella gioia di sentirsi utili. Gioia c'è in tutto ciò che si fa con amore... E quanto vale l'amore che si dona? Certamente tanto, però quello che riceviamo vale molto di più. Ricompensa in gioia pura.

LA VITA E OLTRE (n.70) (Siamo nati per il Cielo)

Sballottati da venti contrari, siamo come alberi che mirano al Cielo per uno squarcio d'azzurro. Forieri di speranza. Siamo nati per non essere sempre gli stessi. A Noi appartiene il cambiamento. La Vita è un continuo lasciare e lasciare andare. Le risorse interiori aiutano nel cambiamento. Fiducia, ottimismo, ironia, e il dolore addirittura può tramutarsi in danza. Un passo sta nel non tenersi aggrappati a ciò che si possiede, nel non tentare di organizzare nei minimi particolari la propria o le altrui vite. Un altro è nel cercare le strategie per sentirsi bene. Ricaricarsi di "essenziale" sarà come andare sulle punte. Giorni fa una paziente mi ha stupito. In modo del tutto estemporaneo, e quasi raggiante ha esclamato... - Siamo nati per il Cielo. E Dio ci ama così tanto da donare anche l'esperienza della terra, un passaggio rapido ma sufficiente. Non si può desiderare di più. E un altro signore anziano in terapia... - Ma si... l'importante è che la morte ci trovi vivi. Tra ironia e acciacchi, lacrime e ironia... e ironia e basta. L'ironia di chiunque non vuole arrendersi all'evidenza, e l'adotta come strategia. Perché alla fine niente è evidente finché non è provato. Benedetta sia quindi l'ironia. Manipola la paura, l'elabora come perdita, la trasforma. L'esorcizza. E così sia. Con questa sana filosofia si aggira la più cruda realtà. O si raggira...?

sabato 25 febbraio 2023

LA VITA E OLTRE (n.69) (Ho bisogno del vostro aiuto)

Ci siete? Va be', se non ci siete, ci sarete. Bene. Ho bisogno dell'opinione di Voi tutti, che poi sarebbe l'aiuto di cui sopra. Abbiamo pensato di preparare per la Festa della Donna una "mimosa speciale". Si tratta di una pergamena da donare alle "Donne in campo", quel campo dove nessuna avrebbe mai voluto giocare la partita importante della vita. A Chi si sta curando, ma anche a Chi cura e a Chi si prende cura, una dedica importante. Un testo da scegliere tra DUE PROPOSTE. Madre Teresa o Alda Merini? A Voi la scelta. Collaborare mostra impegno e desiderio di voler esserci sempre, dalle piccole alle grandi occasioni. A seguire i due testi, con un numero per poter indicare la preferenza nello spazio del sondaggio. DONNA (n.1) Tieni sempre presente che la pelle fa le rughe, i capelli diventano bianchi, i giorni si trasformano in anni. Però ciò che è importante non cambia; la tua forza e la tua convinzione non hanno età. Dietro ogni linea di arrivo c’è una linea di partenza. Dietro ogni successo c’è un’altra delusione. Fino a quando sei viva, sentiti viva. Se ti manca ciò che facevi, torna a farlo. Non vivere di foto ingiallite insisti anche se tutti si aspettano che abbandoni. Non lasciare che si arrugginisca il ferro che c’è in te. Fai in modo che invece che compassione, ti portino rispetto. Quando a causa degli anni non potrai correre, cammina veloce. Quando non potrai camminare veloce, cammina. Quando non potrai camminare, usa il bastone. Però non trattenerti mai! - Madre Teresa - SORRIDI DONNA (n.2) Sorridi donna sorridi sempre alla vita anche se lei non ti sorride Sorridi agli amori finiti sorridi ai tuoi dolori sorridi comunque. Il tuo sorriso sarà luce per il tuo cammino faro per naviganti sperduti. Il tuo sorriso sarà un bacio di mamma, un battito d’ali, un raggio di sole per tutti. - Alda Merini - Per amor di completezza e per evidenziare, quasi ce ne fosse bisogno, la forza delle Donne, una citazione. L'avrò letta chissà quante volte, ma non so perché mi emoziona sempre tanto. "Più dei tramonti, più del volo di un uccello, la cosa meravigliosa in assoluto è una donna in rinascita. Quando si rimette in piedi dopo la catastrofe, dopo la caduta. Che uno dice: è finita. No, non è mai finita per una donna. ... Più delle albe, più del sole, una donna in rinascita è la più grande meraviglia. Per chi la incontra e per se stessa. È la primavera a novembre. Quando meno te l’aspetti…" - Diego Cugia - E in attesa che possiate esprimere la Vostra opinione, vi racconto degli incontri in reparto, quelli belli. Antonia e i Suoi gioiosi e grati rintocchi di campana. Silvia che ha donato al GAMA la Sua parrucca. Barbara che ne ha portate ben otto. Erano di Sua sorella che purtroppo non ce l'ha fatta... - Lei avrebbe voluto così... Donne generose, grate... in rinascita. Perché non c'è un modo solo per rinascere.

venerdì 24 febbraio 2023

LA VITA E OLTRE (n.68) (Progetti di Fede)

Mercoledì delle Sacre Ceneri, primo giorno di Quaresima. Un pizzico di cenere invita a prendere consapevolezza della fragilità umana, da vivere non come alibi ma risorsa. Una risorsa perché con umiltà riconosciamo che da soli non possiamo nulla e solo tramite la conversione realizziamo il grande progetto di Dio. Viviamo la Nostra vita come non dovesse mai avere fine, e per giunta convinti che debba scorrere liscia, su un unico binario e alla velocità che desideriamo. Poi succede che una brecciolina o addirittura un macigno finisca tra i giorni che procedono normali, e la realtà appare come è, né brutta e neppure bella, semplicemente "svelata". È così che arriva la "Tua ora". Alcuna paura, non vuol dire che sia la fine, è solo il momento che sei chiamato a mostrare quel che sei, ciò che vali, a mettere fuori il meglio di Te. Il fine perché sei al mondo. Ad ogni quaresima rivivo la "mia ora", fu infatti durante questo periodo che attraversai il deserto per ritrovare la mia vera identità e scoprire quanto fossi capace. Diedi maggior valore alla preghiera, mi abbandonai a Dio. Oggi vivo il mio presente come dono gratuito e gratuitamente lo condivido. Sono consapevole di non fare sempre bene, però ci provo con tutto l'amore che è in me. "La quaresima non è tempo di devote rinunce, ma di scelte coraggiose". (Anonimo) Ai piedi della Croce questo il primo pensiero di Quaresima.

giovedì 23 febbraio 2023

LA VITA E OLTRE (n.67) (Giornate piene di...)

Tante cose facciamo da mattina a sera, non ci piacciono tutte, ma tutte sono da considerare perché rappresentano la nostra normalità. Normalità. Come un vestito su misura, che per uno strappo si rattoppa, l'allarghi o lo stringi secondo il caso, ma c'è ed è tuo. Altrimenti saresti "nudo". Normalità, la senti ogni giorno, l'avverti già quando apri gli occhi al mattino, nel silenzio della vita che riprende piano. Ed è consapevolezza che giorno per giorno, saranno tanti i giorni così. Quotidianità che rassicura, comunque. Un incontro quello di stasera basato sulla consapevolezza di fare ed essere, liberandosi in parte da alcuni dannosi automatismi. Quindi un esercizio scritto per fare il punto della propria situazione, manifestandolo in modo chiaro prima a se stesso/a e poi all'Altro/a che è di fronte per un'utile condivisione. In un gruppo la condivisione favorisce la conoscenza, la comprensione e la crescita. Grande ascolto e parole essenziali di apertura all'Altro. Dal confronto... Alcuni di Noi hanno un animale domestico. Osservare i nostri piccoli amici nella loro quotidianità, parallela alla nostra, pone il sentire sullo stesso piano. Tutto va, continua e siamo Noi a dover "assecondare" questo lento o veloce fluire della vita. Senza paura. Con tranquillità. Finché va e come non dovesse mai finire. Poi è sufficiente un minimo cambiamento nella quotidianità, che l'equilibrio è a rischio. E allora, poiché l'equilibrio è continua conquista, va di difenderlo a denti stretti pure con qualche sfuriata ogni tanto. Richiamare all'ordine se stessi fa sempre un gran bene. Se cambiano gli scenari per forza di cose, non cambia l'andare della vita, con le attività di ogni giorno ed i suoi affanni. Monotona per i più che non vanno oltre, a cavare ciò che di buono c'è in ogni giornata, dal sorgere del sole fino al calar della notte. Vero è pure che una rassicurante normalità può diventare pesante in alcuni periodi della vita, per difficoltà di vario genere che interferiscono, ma basterebbe poco, molto poco, come guardare le proprie mani, specchiarsi e dire grazie perché ci sono, in questo contesto e di tale scenario faccio parte.

mercoledì 22 febbraio 2023

LA VITA E OLTRE (n.66) (La risata protegge la vita)

- Ammettilo, secondo me questi ultimi dodici mesi hai riso poco... - Beh, effettivamente non è che siano state molte le occasioni. - E quando non sono molte bisogna cercarle, persino crearle. Come dargli torto, io so che lui, il dottore sempre solare dall'intuito infallibile, ha ragione. Perché pure se certi pensieri vagano per la mente, siamo in ansia o c'è qualche timore, dobbiamo trovare il momento per una buona e santa risata. Perché la risata si prende cura di Noi. È pura verità. E penso a tante battute, anche quando non avevamo voglia di farle né sentirle, poi ci siamo fatti coinvolgere e siamo stati meglio, perché è così, al contagio positivo non c'è freno o limite. Ridere è terapia e prevenzione. Anche in situazioni di massima precarietà si può ridere nella maniera più autentica e vera. Sarà ché si finisce per diventare "spudorati", senza vergogna di mettersi a nudo nel bene e nel male. Ridere è uno dei punti di forza per farcela in qualsiasi momento di difficoltà. Tre sono i punti di forza e unica la conseguente certezza. Ridere, avere fantasia e continuare a sognare. La risata è senza tempo, la fantasia non ha età, e i sogni sono per sempre. E mentre la giornata volge al termine fa bene ricordare quei momenti fatti anche solo di sorrisi, o accenni di risate e persino risate piene. Ridere fa bene, si sviluppano endorfine che nutrono il cervello che così si rigenera, il battito cardiaco si normalizza, e il fegato si disintossica. Circondiamoci perciò di persone che ci fanno stare meglio con l'ottimismo e la risata. Non abbiamo bisogno di giorni migliori... ma di persone che ci rendono migliori i giorni.

martedì 21 febbraio 2023

LA VITA E OLTRE (n.65) (Una domenica di sole)

Una settimana difficile a causa di qualche pensiero e della dieta appena cominciata. Malessere diffuso. Sette giorni sette con piccoli problemi da moltiplicare ogni giorno per sette. E poi arriva questa domenica di sole con la sensazione che la primavera è sempre più vicina. Bene, allora la serenità, vuoi o non vuoi, non può venire meno perché porta ad uno stato di benessere che, a saperci fare, potrà durare anche più di un giorno. È come sentirsi racchiusi in un guscio, protetti in un nido. Inattaccabili. Così se piccola contrarietà c'è, l'amaro in bocca va via, magari appena apri la finestra. Quella che spalanchi ogni giorno per far entrare l'aria fresca del mattino, aria pura. Continuare a essere sereni, dopo tutto non è difficile. Lasciarsi alle spalle la zavorra che pesa, guardare sempre e solo avanti. Senza andare troppo oltre, badando a non inciampare. E questa domenica è arrivata con un tepore che fa ben presagire... come non essere contenta? Stamattina non mi sono alzata alla solita ora da giorno festivo, ma piuttosto presto. Poi un'occhiata al telefono e colazione, e imposte aperte. Dopo la colazione presto all'opera in cucina, e per oggi depennate alcune voci del programma stabilito, e per il resto... sarà quel che sarà. Ciò che può venir fuori senza sapere dà più soddisfazione, e allora perché non provare. Poi, è inevitabile... qualche ricordo ritorna. Ma quello che si è vissuto sembra un sogno, qualcosa capitato di passaggio o per sbaglio, e che se è così non potrà ritornare. Mai più. Così tra faccende e ricordi, pensieri ed emozioni... con un "pizzico" di disappunto e tanto "condimento", anche questa domenica è andata. Perché è col Cuore e con la Mente che si deve volere "la festa"... e poi c'è pure il sole, e se per caso non si vede... vuol dire semplicemente che si è preso una pausa per splendere di più.

domenica 19 febbraio 2023

LA VITA E OLTRE ( n.64) (Quanta pazienza...)

A tutti tocca aver pazienza qualche volta, per qualcuno la cosa è praticamente a vita. "O Dio, concedimi il coraggio di cambiare le cose che posso cambiare, la pazienza di accettare quelle che non posso, e la saggezza di saper distinguere le une dalle altre". Stasera mi piace cominciare così, con la Preghiera della serenità, e avrei detto tutto ciò che è da dire sulla "Pazienza", quella importante, che per comprenderne il senso si dovrà andare all'etimologia della parola. Sopportare... portare addosso un peso e farci l'abitudine, o almeno provarci. Devi portare pazienza... si dice di solito, e d'impulso sarebbe da replicare... ancora!?! Che cos'altro dovrei che già non (sop)porto? Cerca di avere pazienza... e lo sguardo si fa paziente e l'atteggiamento sereno. Si tratta di accettare quel che viene, perché possono gli altri darsi anche un gran da fare a rassicurare, incoraggiare, se non si ha la pazienza di adattarsi ai cambiamenti, sarà un continuo patire. Pazienza e patire, uguale radice ma tutt'altro essere e sentire. Ogni giorno siamo chiamati all'esercizio di tale virtù. Sempre facile non è, però possibile. Oggi appunto... per me tanta santa Pazienza, ma anche ieri e forse pure domani. La Pazienza e la buona memoria sono le qualità di cui posso vantarmi. La buona memoria non conosce flessioni, la Pazienza a volte sfugge, ma solo per un momento, un passaggio rapido di nuvola nel cielo sereno, perché poi torna sollecitata dalla comprensione e dall'affetto, grande che provo per Tutti, ma tutti davvero. Ed è una "costante" questa delle mie relazioni. Mi elogiano per la grande pazienza, forse qualcuno la intenderà per altro. Solo io so quale esercizio comporta e quanto sentimento sincero l'alimenta. Perciò anche per oggi è andata. Allenamento superato.

LA VITA E OLTRE (n.63) (Non ci si ama mai abbastanza)

Un periodo un po' sulle righe, dopo aver assunto farmaci e accumulato tensioni, e aver mangiato in modo distratto, mi ha lasciato un fegato affaticato. Per cui sono giunta alla conclusione che durante il suddetto periodo non mi sono amata abbastanza. Brutto affare cui porre rimedio. Devo dare una ripassata. Poche regole per volersi bene, perché voler bene a se stessi, dichiararlo e dimostrarlo è indispensabile. Ad esempio dire "no" qualche volta agli Altri è un bel "si" a se stessi e alla vita. Non è proprio egoismo, ma sano equilibrio per il proprio benessere. Se qualcuno mi chiedesse ora... Dimmi... ti stimi? Beh sì, abbastanza... risponderei, anche se non si finisce mai. Autodeterminarsi è una conquista quotidiana, se si considera di quante variabili ed incognite, correzioni e nuovi tentativi è piena l'espressione della vita. Poi curare il proprio aspetto, alimentarsi in modo sano, nutrirsi di proposività ed ottimismo, a tutto vantaggio del buonumore e della salute. "Disse la vecchia guaritrice dell'anima: Non fa male la schiena, fa male il carico. Non fanno male gli occhi, fa male l'ingiustizia. Non fa male la testa, fanno male i pensieri. Non fa male la gola, fa male quello che non si esprime o si esprime con rabbia. Non fa male lo stomaco, fa male quello che l'anima non digerisce. Non fa male il fegato, fa male la rabbia. Non fa male il cuore, fa male l'amore. Ed è proprio lui, l’amore stesso, che contiene la più potente medicina". - Ada Luz Marquez - E poiché non è finita, per ultimo ma non ultimo... Amare se stessi, perdonarsi qualche errore, e saremo più propensi ad amare l'Altro, perdonarlo e concedergli una seconda ma anche terza o quarta possibilità. Direi...a questo punto siamo già sulla buona strada del "volersi bene", ovvero amare se stessi nella piena consapevolezza. Che ne pensate se facciamo di questo amore pure una ricchezza da investire? Già, perché non siamo solo per Noi... mai.

sabato 18 febbraio 2023

LA VITA E OLTRE (n.62) (Ad ognuno la "sua")

Il silenzio è mio amico. Lo cerco spesso. Mi ispira, mi consola, mi tiene compagnia facendomi riflettere. Mi sostiene nel servizio in ospedale. Spesso, soprattutto ai complimenti, rispondo col silenzio. Un po' per celia, tante volte per mancanza di coraggio perché vorrei nascondermi... certe volte... perché se mi trovo lì e ancora Qui, mi pare di essere privilegiata, e allora che faccio... me ne vanto? Ogni parola potrebbe esserne espressione, perciò meglio è tacere, far intendere qualcosa e poi... silenzio. Per tutto questo tempo ho imparato a valutare il silenzio nelle sue forme. Mi piace sentirmene avvolta e non romperne l'incanto, perché mi sento protetta in uno spazio tutto mio. Non mi accorgo di essere sola... affatto... perché il silenzio ha il volto di tutte le persone care che non ci sono più, ma anche di quelle che ho conosciuto "grazie" alla malattia. In silenzio soprattutto oggi ho pensato... ricordato il "dolore" di Chi ora non è più. Quel dolore che fece scendere all'improvviso le ombre, senza tante parole per giorni... fino all'ultimo dei giorni. Per continuare ho bisogno di questo, ché mi faccia da promemoria. Anche se oggi ad un mio fiocco che così diceva... "A che serve far trascorrere i giorni se poi non si ricordano?"... Alfonso, un paziente che si racconta e cerca l'assenso ai Suoi pensieri, ha replicato... "Non pensare più alla morte, è già passata ieri". Del Passato bisogna trattenere solo ciò che serve per guardare avanti e continuare. I miei fiocchi sono frutto del silenzio. Ecco il contenuto di un altro odierno... "Se il percorso intrapreso a volte sembra duro, pensa a come sarebbe stato restare fermi". - Mi hai letto nel pensiero... Non ho aggiunto nulla, perché è ben inutile quando vedi che sei sulla strada giusta. Ad ognuno la "sua" comunque, ma insieme quanta forza.

venerdì 17 febbraio 2023

LA VITA E OLTRE (n.61) (Cuori ovunque)

Mi pare averlo detto, senza sentimenti non sarebbe vita, sarebbe lasciar trascorrere solo il tempo, fermi al suo margine. E quindi restare indietro, inconsapevoli. Questo non succede, o è cosa rara. E il Tempo passa, tutto passa, passa anche il Nostro modo di essere, e non saremo gli stessi. È il fardello degli anni con le relative esperienze a cambiarci. La Vita va avanti, si dice impropriamente... continua, e a Noi tocca assecondarla mai andarci contro. Non rassegnati ma resilienti. Propositivi sempre, fino allo sfinimento. Sarà più facile se non si perde di vista il Cuore. Fare tutto con il Cuore. Guardare con gli occhi del Cuore. Comprendere con l'intelligenza del Cuore. Prima di condividere un pensiero o una comunicazione, Voi lo vedete, antepongo sempre un Cuore. Non è per vezzo ma "forte sentire", ansia dolore abbattimento... gioia serenità e tanta speranza. Tutt'uno, detto così, e in un sol fiato. E poi vi faccio una confidenza. Spesso, molto spesso mi succede di vedere cuori ovunque. Là dove non c'era... un cuore disegnato, sul piattino... creato da una goccia di caffè, spazio vuoto sul vetro opaco di condensa... una foglia, un angolo di foglio... una nuvola. Ovunque. Io credo aver compreso. Le persone cui si è voluto molto bene non si allontanano mai definitivamente. Restano accanto e in un modo o nell'altro si fanno presenti. Anche semplicemente, pure senza effetti speciali.

giovedì 16 febbraio 2023

LA VITA E OLTRE (n.60) (Una storia d'Amore)

Oggi, 14 Febbraio - San Valentino, festa dell'Amore grato. Perché quando si ama riamati non si può che essere grati alla Vita. L'Amore, quello vero che nasce dal sentimento, non ha bisogno di tante cose. Basta che il Cuore faccia il suo, batta forte quasi per due, sempre... pure se resta solo. Oggi quasi per caso ma a caso non è ho ascoltato una bella storia d'Amore. Una bella Persona, positiva, propositiva assai, sorridente e ironica pur con gli occhi lucidi... - Non posso dire nulla al mio Signore, mi ha baciato pure nei momenti bui. Non ho pianto neppure per la morte di mio marito. E come avrei potuto con tutte le belle emozioni che lui mi ha fatto vivere nel corso degli anni? Gli sono stata accanto fino alla fine ricambiando la gioia donata. Prima che io andassi via ha poi preso uno dei miei fiocchi di tenerezza, e ha letto... "Vivi in semplicità e pensa con grandezza" - È la giusta conclusione per quello che abbiamo detto. Grazie. Mi hai stupito. Ed io ho replicato con due parole... - Anche Tu. Che bel regalo per questa festa. Un incontro che mi ha dato giusti pensieri e parole nuove per celebrare questo giorno senza retorica e grande verità. L'Amore eterno pensate sia impossibile? L'Amore eterno è quello che matura nel tempo, durante le stagioni della vita. Nasce col primo fiore, si trasforma come natura vuole, posa e pare dorma tenendoti per mano. E non finisce mai, neanche con la perdita, perché restano i bei momenti vissuti insieme a nutrirne il ricordo.

mercoledì 15 febbraio 2023

LA VITA E OLTRE ( n.59) (Le attenzioni)

Ennesimo follow up oggi per me, e mi sarebbe piaciuto ricevere qualche piccola attenzione, così... tanto per un po' di calore, per sentirmi pensata, considerata e... perché no, pure coccolata. Il mio medico al solito è fantastico, e per fortuna lui c'è, ma perché sa, ha provato che essere accolti è diverso da non esserlo, e non solo per la negazione. Un sorriso, la parola giusta e qualsiasi novità si veste di speranza. Io lo so, ma perché ho provato che leggerezza non è superficialità ma voler restare attaccati all'idea della realtà che piace... "Io sto attenta a non calpestare i fiori a non schiacciare le chiocciole a non pestare i piedi a nessuno a chiedere sempre permesso a dire sempre grazie io sto attenta, a sorridere a non crollare di fronte a chi non tollera il dolore a non dimenticare nessuno alle parole che uso io sto attenta e mi si spappola il cuore quando gli altri, distratti, non si accorgono se cado se arranco se muoio". - Susanna Casciani - E infine si, anch'io sto attenta. Sto attenta ad apprezzare e ringraziare se qualcuno mi chiede aiuto per affrontare, sopportare una dolorosa difficoltà. Sto attenta in quel momento a non mostrare quanto piango dentro, solo per trasmettere pace e serenità. Io lo so, perciò sto attenta.

martedì 14 febbraio 2023

LA VITA E OLTRE (n.58) (Una domenica bestiale)

Una domenica bestiale, giusto per rifare il verso ad una nota canzone. Una domenica, diciamo così, impegnativa. Persa tra le tante cose da fare, i vari pensieri e alcune problematiche da risolvere. E poi... i sentimenti. Non vado nel dettaglio, meglio restare sul generico. Dico solo che per me i sentimenti sono al primo posto, contano molto, tanto da enfatizzarli, però non perdo certo la lucidità, altrimenti non potrei resistere, essere resiliente e prestare ascolto. Una mezza giornata a riflettere su me stessa, a rimettermi in discussione per l'ennesima volta. Perché poi mi sono chiesta... ma davvero dall'esterno, e non mi riferisco solo agli estranei... mi si vede come un'illusa a colorare di rosa le nuvole grigie sulla propria testa? E a forza di pensarci ho trascorso una giornata che non sto a raccontare ma si può immaginare, ora però sono qui come ogni sera, più tranquilla ad apprezzare l'altra metà del bicchiere, perché sarà pure quel che ho detto, però sono certa che dare importanza ai sentimenti può essere anche una componente dell'empatia che di sicuro non esclude la razionalità. Parlare o tacere? Come far sentire la propria vicinanza a Chi vive un momento difficile, l'ennesima batosta? Davvero difficile, perché basta una parola inappropriata o di troppo e si rischia di peggiorare la situazione, e al contrario se ci si avvale del silenzio come forma di rispetto, si può passare per indifferenti. Come comportarsi allora? Far sentire la "presenza" nei tempi e nella modalità che il caso richiede. Anche una telefonata affettuosa o un messaggio sereno e rassicurante potranno essere modi giusti per "esserci". Riflettiamo su questo breve racconto... C'era una volta una bambina che aveva perso il suo compagno di giochi. Un giorno disse alla sua famiglia di essere andata a consolare la triste madre del bambino morto. Che le hai detto?... le domandò il padre. Niente... rispose la bambina. Mi sono solo seduta sul suo grembo ed ho pianto con Lei. Ecco, per me pure a volte basterebbe una cosa così.

lunedì 13 febbraio 2023

LA VITA E OLTRE (n.57) (La comunicazione)

Quando ti chiedo di ascoltarmi e tu cominci a darmi consigli, non hai fatto ciò che ti ho chiesto. Quando ti chiedo di ascoltarmi e tu inizi a dirmi perché non dovrei sentirmi in quel modo, stai calpestando i miei sentimenti. Allora ti prego di ascoltarmi e di non fare altro che starmi a sentire. E se vuoi parlare, aspetta un minuto, entra in sintonia col mio pensiero, e anch'io ti ascolterò. È una chiara richiesta di sintonia, espressa verbalmente in modo chiaro, ma molte volte dobbiamo intuire da uno sguardo, dall'atteggiamento, anche solo da qualche parola, il canale giusto per comunicare. Sono tre infatti i canali di comunicazione cinestesico, auditivo e visivo. È importante capire quale è il nostro per riuscire a capire velocemente quello del nostro interlocutore. Questo perché tra canali simili ci si comprende mentre tra canali diversi si fa fatica ad instaurare una buona comunicazione. C'è bisogno di ascolto ed accoglienza, di atteggiamenti di valorizzazione. Come in un nido, stretti in un abbraccio, protetti da una sorta di famiglia. La malattia si affronta, si attraversa... va via. Affrontarla, attraversarla non da soli aiuta. Aiuta a mandarla via. Comunque ascoltare. Questo è importante. Qualsiasi argomento non sarà mai da sottovalutare. Perché non conosciamo il vissuto di chi è di fronte né la sua realtà presente, magari avrà solo bisogno di parlare per colmare il vuoto della solitudine... chissà... In una stanza dell'Anima sono da custodire le parole giuste, i discorsi pacati e gli ampi sorrisi. E il guardarsi negli occhi, lucidi di pianto o serenità.

sabato 11 febbraio 2023

LA VITA E OLTRE (n.56) (Abbi cura di lui)

La scienza del Cuore. È il titolo di un libro proposto dalla Nostra coach all'incontro di formazione stasera, ma pure tema centrale e appropriato della celebrazione a cui abbiamo partecipato stamattina. Presieduta da Sua Eccellenza Monsignor Vincenzo Pelvi in occasione della XXXI Giornata Mondiale del Malato, è stata una Santa Messa celebrata nello stile semplice proprio del Nostro Vescovo. "Abbi cura di lui", raccomanda il buon Samaritano all'albergatore quando gli affida l'uomo ferito, soccorso in strada. Non è credente ma mostra autentica compassione per lui, s'immedesima nella sua solitudine, in quella miseria, nel dolore. È stata una celebrazione di ringraziamento ai "curanti", che con abnegazione e umanità si prendono cura dei malati. Viviamo un tempo particolare, siamo prodighi di lamentele e troppo parchi di belle parole e riconoscimenti. Vero è che la pandemia ha evidenziato limiti e carenze in campo sanitario, ma non si può neppure negare il valore e la professionalità di tanti medici ed infermieri. La professione medica e paramedica è difficile e dura, se non ci si mette anche il cuore, è quasi impossibile resistere. La scienza del Cuore appunto, quell'energia fatta di intuito, coerenza, saggezza che mette in connessione con l'altro e promuove l'azione migliore per lui. La Sanità non è sempre molto considerata da Chi governa, purtroppo si dimentica che è la realtà centrale dell'uomo, un "crocevia" che non si può evitare. Al termine della Santa Messa con viva partecipazione c'è stata la consacrazione alla Madonna di Lourdes. Forti del grande senso di responsabilità che comporta la scelta, in cuor Nostro abbiamo affidato alla Vergine Santa tutti i sanitari e i volontari che operano nelle corsie degli ospedali. Perché li illumini ad operare in sinergia per il bene di Chi vive momenti di sofferenza.

venerdì 10 febbraio 2023

LA VITA E OLTRE (n.55) (Incontri per caso)

Certi giorni in un posto così gli incontri sono particolari, di quelli che fanno sentire importanti per una parola che regali e tanto amore che ricevi. - Personalmente ogni volta che la incontro per me è un gran piacere e spero sia lo stesso per lei. Ma forse non è per tutti così. Oggi nella sala d'attesa mi hanno dato del logorroico, e ho capito che a qualcuno non piace ascoltare e neppure parlare. Eh già, per Noi è normalità essere accolti come ha fatto e fa sempre Pietro che assolutamente non vuol darmi del "tu", oppure essere rifiutati. Per entrambe le cose le motivazioni sono valide. E Noi accettiamo tutto, per amore e rispetto. "Dovremmo imparare dalla neve a entrare nella vita degli altri con quella grazia e quella capacità di stendere un velo di bellezza sulle cose" - Don Cristiano Mauri - C'è poi Chi si trova a festeggiare il compleanno proprio quel giorno della terapia, e allora è spontaneo regalare una caramella in più, un cioccolatino in più e quel sorriso che fa una grande differenza. Dimenticare momento e luogo, venir fuori dall'ansia del domani e vivere quella piccola gioia nel momento e luogo mai pensati. Ed è pure speranza che si rinnova salutarsi con un appuntamento... - Ci vediamo giovedì? - Certo che si. A giovedì. Storie di incontri, strade diverse che diventano un unico percorso, per cui non si finisce mai. È continuità che... per Chi crede... viene dall'Alto. Intanto capitano giorni così, con questi incontri casuali tra virgolette. E a volte mi sento come quel naufrago che si è salvato perché la sorte gli ha riservato l'unico tronco galleggiante. Ma è per poco, il tempo di approdare alla riva e quel tronco riprende il suo percorso... ...che possa essere non solo per me la "seconda possibilità".

LA VITA E OLTRE (n.54) (Ancora sui valori)

La scoperta di un "perché" nella propria vita è indispensabile per non vagare di continuo e poi smarrirsi. Da dove si parte? Dalla scoperta dei propri valori, individuarli costituisce una forte leva motivazionale. I valori della vita che scegliamo sono quindi la bussola che darà una direzione al nostro futuro. Decisioni ne prendiamo tutti i giorni. Le nostre decisioni dipendono da quelli che noi decidiamo essere i valori più profondi, i "valori personali". I valori sono diversi per ognuno ma confrontandosi per una buona relazione è possibile trovare un punto in comune. Non è un "compromesso" ma stabilire un "ponte valoriale". È importante conoscere la propria scala di valori. Avere dei valori ben definiti ci porta ad avere una vita equilibrata e a muoverci nella direzione della persona che vogliamo diventare. Bene, ma per qualcuno non è così. Pensa che tutto possa essergli consentito in nome di valori non contemplati in alcuna scala. Egocentrico, esibizionista, immaturo si dà un valore che non merita. Dal cattivo gusto all'aggressività con l'aggravante di parole tanto per... Premetto che sono anni che non guardo il festival di San Remo, ma di ciò che è accaduto ieri si è tanto parlato, così è stato impossibile non farsene un'opinione. Attenzione. Opinione e non giudizio. Per cui mi limito a ripetere una frase forse scontata ma valida. La mia libertà finisce dove comincia quella altrui. E per libertà s'intende anche rispetto per quello che è impegno, arte, bellezza. Come la bussola serve per l'orientamento, altrettanto lo è per le relazioni il buonsenso, la delicatezza, l'accomodamento. Ieri sera sul palco dell'Ariston tutto questo non c'è stato. Pur di stupire con un polverone si è persa la bussola.

mercoledì 8 febbraio 2023

LA VITA E OLTRE (n.53) (Leggerezza)

Se siamo qui è per "esserci", percorrere un tratto di strada insieme, sostenendo secondo il bisogno. È ciò che Noi volontari ci proponiamo sempre con umiltà. Comunque parole... forse sembrano solo parole vuote, non lo sono. Ciascuno mette le Sue risorse, la propria esperienza, vissuta in modo unico da cui sempre si può apprendere. E di concreto? Pensieri, preghiere, speranze, tutto con leggerezza. Una volta ho scritto... "Leggerezza non è superficialità. È cogliere il buono della propria vita, assecondando i cambiamenti della Vita". ... e ora mi sento di aggiungere... "Condividendone la consapevolezza". Una condivisione a 360°, un dono reciproco che diventa ricchezza da investire per il bene comune. Stamane entro in una stanza dove sono tre pazienti, belle signore nonostante le mascherine e i berretti. Penso... così camuffate sembrano in missione segreta. Le riconosco si e no. Chiedo... mi conoscete? Due fanno cenno di si, l'ultima... no, ma è uno scherzo perché vuol vedere come reagisco. Alla fine è la voce a tradire, ma quel piccolo gioco alleggerisce l'ambiente. Leggerezza donano pure le parole di un'altra di loro... - Quando ebbi l'incontro con la psicologa tra le varie domande mi chiese come avrei potuto vivere la cicatrice sul seno. Le risposi che non mi preoccupava più di tanto. Il seno lo avevo portato sempre coperto, quindi non avrei esibito alcuna cicatrice. Peggio sarebbe stato portarla sul viso, perché avrei dovuto pensare come tenere a bada la curiosità della gente. Quindi... per me alcun problema. Riscopriamo il piacere di vivere in leggerezza. Coltivare ed alimentare negli altri pensieri propositivi e coraggio. Proprio come le Amiche incontrate, ed anche Noi che nel nostro piccolo non siamo da meno.

martedì 7 febbraio 2023

LA VITA E OLTRE (n.52) (Sopravvivere o Vivere)

Incontro del GAMA al solito assai interessante, a tutta condivisione, allietato anche dalla presenza di Rosaria U. nuova Amica, socia intenzionata ad intraprendere il percorso di formazione. I tocchi della campanella della consapevolezza con l'attenzione ai due movimenti del respiro, richiamano al rientro in sé, all'autoconsapevolezza. Siamo più "fare" o "essere"? Quanto andiamo con il "pilota automatico" e quanto invece, osando fermarci, diamo spazio all' "autoconsapevolezza"? Inserire il “pilota automatico” è un espressione popolare che significa essenzialmente lasciarsi guidare dalle abitudini instaurate nel corso del tempo. Allo stesso modo, si può non essere del tutto presenti per la maggior parte della vita. Ci si può ritrovare a essere lontano senza neanche accorgersene. Essere presenti con il corpo mentre con la mente da tutt’altra parte. Con il pilota automatico, è più probabile infilarci in situazioni che ci facciano reagire senza pensare. Non ci rendiamo conto di ciò che è intorno e altrove, non percepiamo emozioni, al massimo fugaci sensazioni. Al contrario diventando più consapevoli dei nostri pensieri, emozioni e sensazioni fisiche, momento dopo momento, diamo a noi stessi la possibilità di una maggiore libertà e capacità di scelta. Non dobbiamo scivolare nelle solite vecchie “abitudini mentali” che possono averci causato problemi nel passato Infine... è sufficiente "accettare" ciò che capita, o sarà meglio "lottare"? Magari una cosa non esclude l'altra, perché non si può lottare senza prima aver accettato. L'incontro odierno quindi termina con un "compito a casa". Riflettere sul personale atteggiamento incline agli automatismi o più responsabilmente all'autoconsapevolezza?

LA VITA E OLTRE (n.51) ( Per Noi...)

La giornata odierna era quella giusta, due giorni di seguito, perfetti per un pensiero, su misura per Chi celebrasse il Suo momento col cancro. Perché vuoi o non vuoi è così, la "malattia" una volta incontrata diventa "compagna di vita", pure se si allontana. Resta nei ricordi, torna come data di vita, segna comunque un traguardo. Del resto se continuiamo a parlarne, significa che possiamo ancora farlo, siamo "vivi", il pensiero è lucido, abbiamo resistito ad ogni batosta, e le batoste non sono state poche. Sopravvissuti Noi...? Pessimo termine, forse anche peggiore di "guerrieri", affibbiato da Chi oggi lo dice e domani ci dimentica. Così... oggi, 5 febbraio, festa di Sant'Agata che patì il martirio della mutilazione delle mammelle, e per questo è simbolo e protettrice delle donne con patologia al seno. Molte di Noi che hanno vissuto o vivono la malattia sentono fortemente questa giornata che le vede in un certo senso protagoniste, ed elevano pure in silenzio una preghiera alla santa. Una preghiera comunitaria, perché se ognuna avrà messo la propria intenzione speciale, tutte insieme le intenzioni sono salite al Cielo. E verrebbe di aggiungere altro, ma poi penso possa bastare, sono coinvolta per esperienza pregressa per cui la parola mi sembra sbagliata o superflua. Mi riservo di raccontare quando tornerò al tocco leggero ma non superficiale a me consueto. Intelligenza emotiva è pure questa, riconoscere un momento di difficoltà, di non riuscire ad entrare in sintonia, e perciò ritirarsi. Quando il silenzio colma un vuoto e diventa preghiera.

lunedì 6 febbraio 2023

LA VITA E OLTRE (n.50) (13 anni di differenze)

Chissà quanti avranno voluto raccontarsi, celebrando questa giornata particolare... 4 Febbraio, Giornata Mondiale contro il Cancro. In realtà penso se ne dovrebbe parlare ogni giorno, per sensibilizzare, sollecitare alla prevenzione, per far riflettere. Sono tante le problematiche legate a questa malattia, che se pur sempre più curabile, non conosce curve d'appiattimento. Dal divario assistenziale al diritto all'oblio, passando per il rispetto della Persona. Le lunghe liste d'attesa, un codice di esenzione a scadenza, una lungosopravvivenza evidenziata come privilegio da pagare a vita. Ma non voglio cadere nella polemica e finire in tristezza. Perché il Cancro o Tumore o Neoplasia è qualcosa che minaccia pesantemente la mente ancor prima dell'organo interessato. E lo fa sempre, anche quando è in remissione. Come disse una volta un' Amica... è una scimmia che grava sulle spalle, si muove o resta ferma con Te. Puoi tenerla a bada solo imparando a controllarla. Solo con la forza interiore e il pensiero tenacemente propositivo. Paradossalmente se penso, Cancro immediatamente la parola mi suggerisce Vita, una vita da difendere e tenere stretta, pure se scivola come sabbia tra le dita. Così come fu per Lucia, la Nostra Lucia dalle "semplici emozioni". Lei vinse il cancro ogni giorno di quei lunghi dieci anni... "Beh, a volte ripenso alla mia vita. Ho studiato, facevo doposcuola, avevo tutto, non mi mancava niente apparentemente. Un giorno d'estate venne a bussarmi una notizia che nessuno vorrebbe sentire mai. Da quel giorno la mia vita cambiò. Tutto mi apparve diverso, più nitido quasi per assurdo. Ho visto la mia piccolezza, il bisogno di affetto, l'accettare con serenità alcuni limiti. La sofferenza mi ha fatto muovere il cuore verso Dio. Molti amici non ci sono più, io ho avuto la fortuna di esserci ancora. Quando faccio la terapia a volte mi capita di stare un po' male, ma quando il giorno dopo mi riprendo, mi sento rinata, emozionata come un bambino per aver conquistato un pezzetto di salute. Tutto sembra splendere d'infinita luce intorno a me e mi sento avvolta da un amore smisurato per merito di questa esperienza di vita straordinaria. Così ho capito che non avevo tutto, mi mancava questo evento che ha dato un vero senso alla mia vita. Anche se è molto faticoso. Però chiudo gli occhi e mi piace gustare, attimo per attimo il profumo della vita che diventa infinito. Afferro tra le mani e il mio cuore qualunque cosa venga a contatto con me, perché tutto è meraviglioso. Il sole che tramonta, il cielo che diventa grigio, la sera che cala, il vento che sfiora il viso, il profumo di un bambino, la carezza di un amico... ma se ho tutto questo, di cosa posso lamentarmi? La sera appoggio la testa sul cuscino quasi ricevessi una carezza dallo stesso, e col cuore ricolmo di pace attendo l'alba per riempirmi gli occhi, la mente e l'animo ancora di tante bellezze". L. S. E tanto difese la Vita anche Rosaria S. riservata e sorridente. Lei non diceva molto, scriveva ancora meno, però una volta si lasciò andare... "Sono stanca stanca stanca stanca stanca stanca stanca stanca stanca stanca" Per favore però, non parliamo di guerrieri, né eroi, ecco... più vicina alla realtà è la definizione, compagni di sensazioni ed emozioni... compagni pure di stanchezza. Ricordando che nella vita nulla è da scartare mai. Neppure la "malattia".

domenica 5 febbraio 2023

LA VITA E OLTRE (n.49) (Ci vuole così poco)

Mi trovo su questa strada. Mi ci sono ritrovata per caso dopo la necessità, e poi appassionata. Non mi piace essere spettatrice della sofferenza altrui, e per questo cerco di affiancare per sfiancarla e ridurla a metà o almeno in parte. E così soffriamo di meno, Noi... Lui o Lei ed io, compagni di stanchezza, quando diventa troppo pesante il fardello, gravosi i pensieri, e fa paura immaginare il domani. Entro in punta di piedi, senza fare troppe domande, mi è sufficiente ciò che vedo e il poco che dicono. Il Dolore non ha gradi né stadiazioni, come non esiste un tumore da primo posto per gravità od altro, sempre merita rispetto, vicinanza e aiuto. Non ho in tasca la panacea di tutti i mali, porto me stessa e la volontà di accompagnare nel bene e nel male, entro quello spazio ed oltre, fuori per continuare. Del resto ci vuole così poco per far contento qualcuno che vive nella difficoltà della Malattia. Un sorriso, una parola, pure il silenzio quando è il caso. Tutto sarà per accoglierlo in quel Suo momento. È il mio essere una volontaria, termine che non mi piace molto, perché pare piccarsi di una professionalità, che se pur necessaria per serietà, poco riguarda il Cuore. Mi comporto così, ma forse perché tale sono anche nella vita di tutti i giorni, pregi e difetti compresi. Dimentico una cosa importante, una mia strategia. All'epoca l'adottai per far venir fuori, "partorire" la nuova me stessa. Stimolare le emozioni. Imparai alla grande, e oggi sono quel che sono, e qualcuno mi affianca e poi mi ringrazia, indegnamente giacché Tutti sono capaci di emozioni... "Con della sola tempera nera non si possono di certo dipingere arcobaleni. Per cui, via la negatività e circondiamoci di colori. I colori che troviamo nel sorriso di chi ci vuole bene, di chi, con poco, riesce a portare uno spiraglio di luce in una maledetta giornata di pioggia. I colori son le persone positive, quelle che fanno perché sentono" ( cit.)

sabato 4 febbraio 2023

LA VITA E OLTRE (n.48) (Le "illusioni" di una rinascita)

Oggi giornata a tutta Speranza, sia pur varia tra accettazione e rassegnazione, speranza ed illusione. Ma è così quando si è a contatto con l'animo umano, mai uguale a se stesso. E tante sono le sfaccettature che bene sarà adeguarsi con disinvolta flessibilità, ritenendo il meglio, lasciando andare il resto. È noto quanto sia sottile la linea di confine che separa speranza ed illusione. Tanto che a sentirne parlare, superficialmente si può intendere siano la stessa cosa quando invece così non è. Illusione è voler vedere la realtà distorta, così come l'immaginario desidera. Speranza è tutt'altra cosa... è crederci che la realtà possa cambiare ed attivarsi perché sia così. Stessa cosa vale per accettazione e rassegnazione. Accettazione è voler andare avanti in piena consapevolezza ma sperando in un favorevole cambiamento. Rassegnazione è al contrario lasciarsi andare, non più protagonista ma quasi vittima predestinata. Io vissi la malattia con grande consapevolezza, sapevo che avrei potuto non farcela, avevo aspettato tanto, troppo... non l'accettavo. Poi, iniziato il percorso, fu andare a passo veloce sperando. Se pure non ce l'avessi fatta, avrei voluto lasciare di me il ricordo di un buon esempio. Gli anni sono trascorsi, ed è inutile negarlo, gli acciacchi sono aumentati e non tutti sono legati all'età. Li accetto comunque, perché sono viva, ed è la cosa cui tenevo di più. Forse l'unica disillusione l'ho vissuta con la ricostruzione. Mi ero illusa di poter riavere una mammella simile all'altra, non lo è neppure più o meno. Avrei voluto vederle invecchiare insieme, e invece una è sempre più giù e l'altra ha dei deliri di onnipotenza. Va bene lo stesso, un giorno alla volta cercando di dare un senso a ciò che stato ed è. Naturalmente ognuno vivrà l' "evento" come sente e crede, io aggiungo, ho un'opinione in proposito forse particolare, una soluzione, un buon supporto. Scrissi una volta su un fiocco di tenerezza... "Scegli un sogno o una favola bella. Per gli altri sarà illusione, per Te speranza che non muore". Un pensiero, questo davvero mio. Non una citazione, solo ed esclusivamente... mio.

venerdì 3 febbraio 2023

LA VITA E OLTRE (n.47) (Forza... Voglia di Vivere... Speranza)

Sono convinta, certa che non ci si salva da soli. E il bello è che pensiamo quasi sempre il contrario. I mezzi li abbiamo, non siamo consapevoli della cosa, e sono altri a metterli davanti agli occhi raccontando di sé. Tutti connessi da una linea sottile. Forza, voglia di vivere, speranza. La forza della Vita. Quella forza che da piccolissima comincia a crescere alimentandosi di se stessa, e che stupisce quando ci si trova a dover affrontare la vita, quella con la "V" maiuscola, quella che non ti risparmia niente, anche se in teoria avresti già dato. Si conclude questa giornata più viva delle altre. Si, proprio così... viva, senza lacrime ma col sorriso velato, e parole smorzate dai ricordi. Comunque passi decisi della Vita che si determina. Avevo bisogno di una nuova parrucchiera, e per caso e per istinto mi sono fermata a Chi poteva accogliermi. Senza sapere l'una dell'altra. Una Donna. Cancerina come me, mastectomizzata, con le mie stesse problematiche, ossa comprese. E poiché spesso la Vita ci tiene ad esagerare, dopo il tumore ha subito pure la perdita di una figlia a causa di un incidente. Allora riascoltando in me la conversazione odierna, le parole condivise, spontaneo è stato immaginare il "comune Nostro percorso" non sempre liscio, simile a quelli di un tempo... fatti di strade tortuose, erte, lastricate di pietre, poco agibili. Ecco... per Noi, su quel tratto di strada che non avremmo mai scelto né pensato, è lo stesso. Ogni tappa o momento richiede una sosta, riprendere fiato per ricominciare e proseguire. Le risorse più importanti sono dentro di Noi, dobbiamo averne solo consapevolezza e ce la caveremo in ogni situazione e pur tra mille difficoltà. Spesso la salvezza sta proprio nella profonda conoscenza di se stessi, nel valorizzare la propria interiorità ma anche la realtà che ci circonda. Quindi... ce la farai, ce la farai ugualmente, anche se il dolore, la delusione e la stanchezza ti porteranno a mollare. Perché c'è sempre un buon motivo per ricominciare.

giovedì 2 febbraio 2023

LA VITA E OLTRE (n.46) (Tenerezza tra creatività e poesia)

"C'è una fonte della resilienza: è nella tua mente, nei tuoi talenti, nella creatività che porti nella vita. Quando impari ad attingere a questa sorgente, avrai davvero sconfitto ciò che ti vorrebbe perdente". (cit.) Amo le citazioni, ne vado alla ricerca, spesso sintetizzano in modo diretto ed efficace un tema o un argomento. Oppure ne diventano l'introduzione per un discorso più articolato. Quindi dirò di tenerezza tra creatività e poesia. La tenerezza è quella che provo nel guardare come sa ben acconciarsi il capo con foulard sempre diversi una giovane mamma sempre sorridente. Creativa, creativa assai... come lei stessa dice... perché tanto disperarsi a che serve? La Creatività. Quanto bene fa? A giudicare da certi esiti, risulta grandiosa terapia di supporto. E di alcune "semplici emozioni" condivise vogliamo parlare? Sono infusioni di speranza a largo spettro, ricarica per Tutti, donata dalla generosità che non si risparmia. E infine pura poesia è definire "farfalline mai stanche" le cellule neoplastiche sempre pronte a riservare sorprese. Che altro dire...? Sono sufficienti pochi minuti per cogliere ed apprezzare lo sforzo creativo di qualcuno mai incontrato prima. Sarà per l'immediata sintonia che rende se non uguali, simili esseri umani a loro modo, e per bontà divina, speciali. E poi... poi vi sono le parole di Persona forte, creativa con la preghiera discreta che non impone ma coinvolge. Anche la preghiera può essere espressa con creatività, quando si libera dalle formule ripetitive che nel tempo si privano del sentimento, e coglie dal Cuore sincero le parole. Diventando così "poesia". Infine mi ci metto anch'io, tenera con la mia creatività così particolare. Scrivo per condividere la vita, la mia che poi non è così diversa da quella altrui, coi momenti difficili, tra gioie, preoccupazioni, un dolore importante, una caduta e una rinascita. Scrivo bigliettini, simili a piccole pergamene colorate. Il pensiero giusto al momento giusto, chissà perché... non dipende da me.