martedì 28 febbraio 2023

LA VITA E OLTRE (n.73) (L'amore che donò)

Oggi mia madre avrebbe compiuto novant'anni. A Lei sono molto legata, ancora e sempre. Non userò mai il passato remoto parlando di Lei, perché l'amore va oltre la morte. Ne condivise tanto, in famiglia e non solo. Chiunque l'ha conosciuta non ha dimenticato l' "Angelo di pace", così come la chiamavano. Sorridente ha sempre accettato quel che le toccava. Comunque vada sarà per il bene... diceva. E il bene che cos'è se non amore? Per me, quando mi si dice che assomiglio a mia madre, è una grande gioia, è una soddisfazione, come fossi l'esito di un buon lavoro. È sempre stato così, è segno di continuità, quasi portassi in me e fosse visibile la Sua testimonianza. Ovviamente non si tratta solo di somiglianza fisica, anche se basterebbe questa per farmi sentire unica dopo di Lei. Negli ultimi tempi le mie sorelle ed io eravamo molto presenti, e a Chi andava a farle visita ci presentava con molto orgoglio, ognuna in modo diverso ma con identica fierezza. Quando si trattava di me, in particolare sottolineava... questa è la mia figlia "grande", e a me piaceva pensare che mi reputasse grande per altri motivi oltre la primogenitura, anche perché lo diceva in un modo... E il tempo non cancella certe emozioni, e la memoria le riporta non solo come ricordi.

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