martedì 7 febbraio 2023

LA VITA E OLTRE (n.52) (Sopravvivere o Vivere)

Incontro del GAMA al solito assai interessante, a tutta condivisione, allietato anche dalla presenza di Rosaria U. nuova Amica, socia intenzionata ad intraprendere il percorso di formazione. I tocchi della campanella della consapevolezza con l'attenzione ai due movimenti del respiro, richiamano al rientro in sé, all'autoconsapevolezza. Siamo più "fare" o "essere"? Quanto andiamo con il "pilota automatico" e quanto invece, osando fermarci, diamo spazio all' "autoconsapevolezza"? Inserire il “pilota automatico” è un espressione popolare che significa essenzialmente lasciarsi guidare dalle abitudini instaurate nel corso del tempo. Allo stesso modo, si può non essere del tutto presenti per la maggior parte della vita. Ci si può ritrovare a essere lontano senza neanche accorgersene. Essere presenti con il corpo mentre con la mente da tutt’altra parte. Con il pilota automatico, è più probabile infilarci in situazioni che ci facciano reagire senza pensare. Non ci rendiamo conto di ciò che è intorno e altrove, non percepiamo emozioni, al massimo fugaci sensazioni. Al contrario diventando più consapevoli dei nostri pensieri, emozioni e sensazioni fisiche, momento dopo momento, diamo a noi stessi la possibilità di una maggiore libertà e capacità di scelta. Non dobbiamo scivolare nelle solite vecchie “abitudini mentali” che possono averci causato problemi nel passato Infine... è sufficiente "accettare" ciò che capita, o sarà meglio "lottare"? Magari una cosa non esclude l'altra, perché non si può lottare senza prima aver accettato. L'incontro odierno quindi termina con un "compito a casa". Riflettere sul personale atteggiamento incline agli automatismi o più responsabilmente all'autoconsapevolezza?

1 commento: