domenica 26 febbraio 2023

LA VITA E OLTRE (n.70) (Siamo nati per il Cielo)

Sballottati da venti contrari, siamo come alberi che mirano al Cielo per uno squarcio d'azzurro. Forieri di speranza. Siamo nati per non essere sempre gli stessi. A Noi appartiene il cambiamento. La Vita è un continuo lasciare e lasciare andare. Le risorse interiori aiutano nel cambiamento. Fiducia, ottimismo, ironia, e il dolore addirittura può tramutarsi in danza. Un passo sta nel non tenersi aggrappati a ciò che si possiede, nel non tentare di organizzare nei minimi particolari la propria o le altrui vite. Un altro è nel cercare le strategie per sentirsi bene. Ricaricarsi di "essenziale" sarà come andare sulle punte. Giorni fa una paziente mi ha stupito. In modo del tutto estemporaneo, e quasi raggiante ha esclamato... - Siamo nati per il Cielo. E Dio ci ama così tanto da donare anche l'esperienza della terra, un passaggio rapido ma sufficiente. Non si può desiderare di più. E un altro signore anziano in terapia... - Ma si... l'importante è che la morte ci trovi vivi. Tra ironia e acciacchi, lacrime e ironia... e ironia e basta. L'ironia di chiunque non vuole arrendersi all'evidenza, e l'adotta come strategia. Perché alla fine niente è evidente finché non è provato. Benedetta sia quindi l'ironia. Manipola la paura, l'elabora come perdita, la trasforma. L'esorcizza. E così sia. Con questa sana filosofia si aggira la più cruda realtà. O si raggira...?

1 commento:

  1. Il dolore più duro, quello che ci fa pur sempre agitare come pesci fuor d’acqua nel tentativo di scacciarlo, è la più grande benedizione. Beato chi sa danzare sul dolore.

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