lunedì 6 febbraio 2023

LA VITA E OLTRE (n.50) (13 anni di differenze)

Chissà quanti avranno voluto raccontarsi, celebrando questa giornata particolare... 4 Febbraio, Giornata Mondiale contro il Cancro. In realtà penso se ne dovrebbe parlare ogni giorno, per sensibilizzare, sollecitare alla prevenzione, per far riflettere. Sono tante le problematiche legate a questa malattia, che se pur sempre più curabile, non conosce curve d'appiattimento. Dal divario assistenziale al diritto all'oblio, passando per il rispetto della Persona. Le lunghe liste d'attesa, un codice di esenzione a scadenza, una lungosopravvivenza evidenziata come privilegio da pagare a vita. Ma non voglio cadere nella polemica e finire in tristezza. Perché il Cancro o Tumore o Neoplasia è qualcosa che minaccia pesantemente la mente ancor prima dell'organo interessato. E lo fa sempre, anche quando è in remissione. Come disse una volta un' Amica... è una scimmia che grava sulle spalle, si muove o resta ferma con Te. Puoi tenerla a bada solo imparando a controllarla. Solo con la forza interiore e il pensiero tenacemente propositivo. Paradossalmente se penso, Cancro immediatamente la parola mi suggerisce Vita, una vita da difendere e tenere stretta, pure se scivola come sabbia tra le dita. Così come fu per Lucia, la Nostra Lucia dalle "semplici emozioni". Lei vinse il cancro ogni giorno di quei lunghi dieci anni... "Beh, a volte ripenso alla mia vita. Ho studiato, facevo doposcuola, avevo tutto, non mi mancava niente apparentemente. Un giorno d'estate venne a bussarmi una notizia che nessuno vorrebbe sentire mai. Da quel giorno la mia vita cambiò. Tutto mi apparve diverso, più nitido quasi per assurdo. Ho visto la mia piccolezza, il bisogno di affetto, l'accettare con serenità alcuni limiti. La sofferenza mi ha fatto muovere il cuore verso Dio. Molti amici non ci sono più, io ho avuto la fortuna di esserci ancora. Quando faccio la terapia a volte mi capita di stare un po' male, ma quando il giorno dopo mi riprendo, mi sento rinata, emozionata come un bambino per aver conquistato un pezzetto di salute. Tutto sembra splendere d'infinita luce intorno a me e mi sento avvolta da un amore smisurato per merito di questa esperienza di vita straordinaria. Così ho capito che non avevo tutto, mi mancava questo evento che ha dato un vero senso alla mia vita. Anche se è molto faticoso. Però chiudo gli occhi e mi piace gustare, attimo per attimo il profumo della vita che diventa infinito. Afferro tra le mani e il mio cuore qualunque cosa venga a contatto con me, perché tutto è meraviglioso. Il sole che tramonta, il cielo che diventa grigio, la sera che cala, il vento che sfiora il viso, il profumo di un bambino, la carezza di un amico... ma se ho tutto questo, di cosa posso lamentarmi? La sera appoggio la testa sul cuscino quasi ricevessi una carezza dallo stesso, e col cuore ricolmo di pace attendo l'alba per riempirmi gli occhi, la mente e l'animo ancora di tante bellezze". L. S. E tanto difese la Vita anche Rosaria S. riservata e sorridente. Lei non diceva molto, scriveva ancora meno, però una volta si lasciò andare... "Sono stanca stanca stanca stanca stanca stanca stanca stanca stanca stanca" Per favore però, non parliamo di guerrieri, né eroi, ecco... più vicina alla realtà è la definizione, compagni di sensazioni ed emozioni... compagni pure di stanchezza. Ricordando che nella vita nulla è da scartare mai. Neppure la "malattia".

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