domenica 30 aprile 2023

NON FINIRE MAI DI ESSERCI (n.33) (Esserci e non solo per sé)

Tante volte mi sono chiesta se quel poco che faccio è per pura vanagloria. Me lo sono chiesto quando un complimento sembrava tanto, troppo per me. Qualcuno degno di fede mi rassicurò. Ogni azione buona nasce sempre per una punta di egoismo o... Non è proprio egoismo, è cercare di guardarsi dall'esterno nel modo più obiettivo possibile, dar colore a qualche ombra, e piacersi. E imparare a sfruttare i propri punti di forza, e alla fine scoprire che si è molto di più di quanto si fosse pensato, almeno fino a quel momento. In breve scoprire di "esserci" e non solo per sé. "Il tuo prossimo è lo sconosciuto che è in te, reso visibile. Il suo volto si riflette nelle acque tranquille, e in quelle acque, se osservi bene, scorgerai il tuo stesso volto. Se tenderai l'orecchio nella notte, è lui che sentirai parlare, e le sue parole saranno i battiti del tuo stesso cuore..." - Khalil Gibran - Non potrai amare gli Altri, se non ami Te stesso. Affermazione veritiera che sembrerebbe ribaltare quella cristiana, ama il prossimo tuo come te stesso, ed invece altro non è di quella che l'anticipazione scontata. Così il "prossimo" non è uno qualunque, il prossimo è in Te. È colui che in un momento qualsiasi riconosci aver bisogno di Te, e paradossalmente Tu hai bisogno di Lui per acquisire nuova consapevolezza. Dopo un lungo periodo di indifferenza per me stessa, le circostanze della vita favorirono il "corteggiamento" e poi finalmente l'"unione" per sempre. Cominciai a scoprirmi e ad amarmi e amare incondizionatamente ogni giorno. Oggi resto quel che sono, con lo sguardo fisso all'orizzonte, oltre...

sabato 29 aprile 2023

NON FINIRE MAI DI ESSERCI (n.32) (La Vita salva la vita)

Sapete quante volte l'ho ripetuto a me stessa? Con me o senza di me la Vita procede uguale, e allora? Meglio che m'impegni ad esserci comunque sia, perché almeno posso sostare e guardare. È una filosofia di vita anche questa. Così... oggi. Giornata faticosa per un verso, del tipo... mi arrendo, succeda quel che succede, crollasse il mondo pure. È che capita sempre tutto insieme. Alla fine ci si sente destabilizzati, e nervosi, e stanchi. Ma poi... La vita non è felice solo se mantieni tutte le "tue cose" al loro posto, ma pure se riesci ad adeguarti ai cambiamenti, e magari... col tempo, potresti anche guadagnarci. Se c'è tempo, ma intanto si va avanti sperando, e con la speranza il guadagno è immediato. La serenità. Per fortuna, a saperla cercare e prendendo le distanze dalle scocciature del quotidiano, non manca mai davvero. Ecco, di questa giornata che cosa mi porto? Le foto del nipotino appena nato di una paziente, ancora sporco sulla pancia della mamma che piangeva di gioia. E la nascita di tre, forse quattro gattini nel cortile di casa. Che dire... quando la Vita si fa strada, naturalmente si ristora e ravviva l'animo di Chi ha imparato ad apprezzarla.

venerdì 28 aprile 2023

NON FINIRE MAI DI ESSERCI (n.31) (Stracci)

Mi chiedo se le prove a cui ti sottopone la vita, le prove dure intendo, arrivino per testare la forza del carattere oppure per rafforzare lo stesso. Certo è che una volta fuori, ne esci come uno straccio dopo un giro di centrifuga in lavatrice, strizzato, aggrinzito, malmesso. E per ritornare all'aspetto originario ce ne vuole, questo per lo straccio, questo fu per me. Ma che c'entrano ora gli stracci? Sto liberando gli spazi utili, perché ho accumulato cose che ho anche dimenticato. Ora sono zavorre. Così stasera ne ho messi insieme un bel po' di stracci da un lenzuolo vecchio che ricordava il tempo antico della chemio. Sistemavo sopra con cura la mia biancheria, prima di ogni appuntamento. Al ritorno mi sarei cambiata. Totalmente. Profumava di pulito quel lenzuolo al mattino, nel tempo cambiò odore, fissato poi nei ricordi. Stasera l'ho preso là dove l'avevo relegato, e ne ho fatto stracci. Continuerà ad essere utile, spolvererò, pulirò i vetri, lo avrò tra le mani a pezzi, mentre la mia vita va avanti, intera e nel suo senso autentico.

giovedì 27 aprile 2023

NON FINIRE MAI DI ESSERCI (n.30) (Questo giorno di libertà)

Libertà. Oggi è stata la parola più ripetuta e scritta. Quasi ottant'anni fa fummo liberati dal regime fascista da coloro che avevano bombardato fino al giorno prima il Nostro paese, ma tant'è riacquistammo la libertà in toto, anche quella di dimenticare. Libertà, a volte solo una parola, molto più spesso un sentimento. Si, perché bisogna sentirsi liberi per esserlo davvero. Volontà di affermare la propria opinione, non essere giudicati o addirittura condannati per questa, che anzi andrebbe sempre considerata, nel bene e nel male. Quanti conflitti in meno... Ma poiché l'essere umano è quel che è, ecco che la libertà nel suo valore oggettivo diventa utopia. Nel mio piccolo sono contenta della mia libertà di esserci, nel rispetto dell'Altro, forte del mio vissuto, fiduciosa in un futuro che qui o altrove, comunque sarà. Perché siamo insieme e liberi? Per continuare e non perdere la speranza, neppure quando sembra si sia scordata di Noi. Perché è nella continuità che i ricordi sopravvivono, ed è sempre nella continuità che si trova forza e motivo per vivere e al meglio, in quanto dono gratuito. Ci è stata concessa la grande libertà di esserci, e Noi ci siamo, sperando di esserci ancora a lungo, insieme e liberi. .

mercoledì 26 aprile 2023

NON FINIRE MAI DI ESSERCI (n.29) (Tra i ricordi)

Tra i ricordi... la foto della quasi millenaria quercia di San Luca, a Motta Montecorvino, il paese di una Nostra indimenticabile Amica. Tra l'altro proprio in questa giornata, sette anni fa, ci fu il Primo GAMA Itinerante, un'uscita ludico culturale, organizzato interamente dalla Nostra amica. Coincidenza? Lei l'avrebbe chiamata "dioincidenza", perché tutto ciò che riporta al Bene, e lei era "bene", non può che venire da Lui. Guardavo quella foto e i ricordi scorrevano come fotogrammi. Pensavo... trascorre il tempo, passano le persone, restano dei punti fissi nella storia. Solo cambiamenti relativi, dovuti alla stagione che non è mai la stessa, con ovvie diverse peculiarità. Questi punti fissi restano perché resistono all'oblio del Tempo. Resilienti anch'essi riportano tante istantanee di un Amore che non ha pari. Comincia l'ennesimo atto di una commedia... stessi personaggi, quasi uguale la scenografia ma con una sceneggiatura completamente diversa perché è la trama che lo richiede. Una nuova vita... in tutti i sensi. Passano gli anni e la storia si evolve, altre si affiancano e s'intrecciano quasi come un romanzo o addirittura una "saga" di quelle interminabili da perderne il filo. Per una foto si ritorna sulla scena... e tornano i ricordi. Si torna ad ascoltare una storia... e ritorni indietro nel tempo, a quel momento e a ciò che fu. Passeranno gli anni e il dolore non sarà lo stesso, come pure le sensazioni, il tutto lenito dal fluire del tempo, balsamo insostituibile che cura a vita ma non guarisce. E quando queste cose tutte insieme ritornano, si scopre il valore di affetti da legame non scontato, di solito nato dalla sofferenza o durante il tempo che l'ha vista evolvere e poi piano piano affievolirsi.

martedì 25 aprile 2023

NON FINIRE MAI DI ESSERCI ( n.28) (23 Aprile. Giornata Mondiale del libro)

Il 23 aprile è stato scelto perché è il giorno in cui sono morti nel 1616 tre scrittori considerati dei pilastri della cultura universale. Miguel de Cervantes, William Shakespeare e Garciloso de la Vega. "Ogni volta che apro un libro, un'anima si risveglia" - Xi Chuan - Un libro è compagnia silenziosa e discreta, aspetta con pazienza là dove lo si posa e fa sognare per non essere dimenticato. L'amico ideale quando si è lontani da casa, perché ne colma la mancanza. Il libro mi ha sempre accompagnato, in vacanza, dal parrucchiere, persino nei ricoveri ospedalieri. Ci siamo giurati fedeltà... e Chi lo lascia più? Scriviamolo Tutti Noi, un libro. Con le frasi più incisive e i pensieri più sentiti. “Un buon libro è un compagno che ci fa passare dei momenti felici.” - Giacomo Leopardi - Ho ripreso le mie antiche, grandi passioni, leggere innanzitutto e poi scrivere. Le mie letture sono diventate tante e varie. Nota positiva in più, riesco a leggere libri contemporaneamente, ritenendo tutto con ordine. Una cosa da non credere per una metodica - sistematica - pedante come me. Mi diletto in questa "gimcana" letteraria, leggendo di tutto e di più, affascinata da ciò che fino ad ora mi ero persa. Il mio negozio preferito, oltre la bottega di frutta e verdura, dove assolutamente entro per acquistare? Dopo l'ampia premessa, facile la risposta. La libreria. Frutta e verdura è passione recente, le librerie sono amore antico, perché amo leggere quanto scrivere, e non aggiungo altro perché mi pare già aver detto tutto.

lunedì 24 aprile 2023

NON FINIRE MAI DI ESSERCI (n.27) (Salva la Terra)

Un raggio di luce all'imbrunire e un alito di vento che è più di una brezza primaverile, e ci rendiamo conto di quanto siamo ricchi. È la Terra. La Terra ogni tanto trema, manda un segnale. Sono qua, ferma, immobile ma... E oggi, Giornata dedicata alla Terra, alla salvaguardia del Nostro pianeta. Così il pensiero va alla Natura e ai quattro suoi semplici ma vitali elementi. Quanto li consideriamo? Incuranti andiamo avanti come in un gioco virtuale, quando basta un reset e tutto si rigenera. Ma è ben altro che occorre. Rispetto, senso di responsabilità e amore. Rispetto per gli animali e il loro istinto. Senso di responsabilità, perché è l'uomo ad essere razionale. Almeno così si dice. Amore per l'aria, i monti, il mare e meraviglia per la Natura quando dà il meglio di sé e ci stupisce. Forse con tutto questo, e non con vuote chiacchiere, la Terra si salverà. E ogni volta che si parla di Terra il pensiero non può non andare ad una persona che mi è rimasta nel Cuore. Rispetto, senso di responsabilità e amore era tutto quello che albergava nell'animo di Peppino. L'amore sviscerato per la propria terra sempre più benigna, che dà frutti e continua ad alimentare la vita. Quante volte ho sentito il Suo racconto, e mai mi stancava perché donato ed accolto per amore... "Per me la terra è tutto. È madre e padre, fratello e sorella. Ci devo stare assieme e assisterla come conviene. Prima spaccavo il mondo, la giravo tutta a piedi. Oggi me l'abbraccio con gli occhi, perché altro non posso". La Natura non si sfida, e l'unico modo di comandarla è ubbidirle. Non deturpandola... disboscando foreste, scavando le montagne, edificando senza criterio, trivellando, deviando... Dio, di quali crimini è capace la creatura a Tua immagine e somiglianza! E la realtà in cui Tu l'hai posto non ce la fa più... Per poter continuare a credere nel cambiamento in meglio, cerchiamo di farcene una ragione. Ci ripetiamo, tutto ha un inizio e poi una fine. Ma quale fine...? Questa è autodistruzione, e tristemente ce ne rendiamo conto quando è troppo tardi, per poi dimenticare. Incomprensibilmente.

domenica 23 aprile 2023

NON FINIRE MAI DI ESSERCI (n.26) (Vera dall'inizio alla fine)

Credo che nel relazionarsi sia importante mostrarsi come si è, senza forzature per apparire tale. Porto me stessa, così come sono, agli altri. Non do per scontato di piacere ed essere accolta sempre. Per questo vado cauta, e sono preparata ad ogni evenienza. È esercizio continuo, formativo che a volte riserva sorprese. Non si può piacere a Tutti, e nessuno può esserne consapevole più di me, ché da volontaria entro nella vita di alcuni in punta di piedi, con la massima attenzione anche per l'espressione del volto. Perché non risulti "troppo" di tutto pur essendo sempre spontanea e rassicurante. Me la cavo col sorriso... misurato a seconda della situazione, e di solito non sbaglio. Un saluto con voce limpida, non sommessa ma neppure con tono alto... come ci fossimo incontrati già, solo poco prima. E mi sento accolta per accogliere. Per fortuna Chi non gradisce la visita raramente lo dice, lo fa capire, così che si accusa meno il colpo, ma rifletterci è doveroso. E del disappunto quella volta ogni tanto? Riesco a scuotermene di dosso le scintille brucianti, a trovare refrigerio nell'oasi che mi sono creata. Dove nulla è certo ma di sicuro posso tenere ben stretto ciò che ho conquistato. L'importante alla fine è apprezzarsi per la copia da se stessi autenticata. Quel che a volte capita può mortificare, ma è solo pseudo-umiliazione. Va presa nel giusto senso, è solo verifica di crescita interiore.

sabato 22 aprile 2023

NON FINIRE MAI DI ESSERCI (n.25) (Riflessioni dopo un messaggio)

Oggi è stata una bella giornata trascorsa con voi, la nuova amica e te. Ché darti sempre per scontata non sarebbe giusto. Mi sono commossa. E pensare che stamattina per vari motivi mi sentivo inadeguata, demotivata e per un momento sono stata nell'indecisione. Andare o non andare in ospedale? Poi mi è arrivato uno di quei Cuori che solitamente accarezzano e convincono... Un pezzo di galletta di riso. Facevo colazione, e sul tavolo, mentre ne mangiavo una, ne è caduto un pezzo. A forma di cuore. Forse non a tutti può sembrare un cuore, perché bisogna avere occhi giusti per vedere, e leggere tra le righe. Quando forte è il senso di appartenenza diventa grande responsabilità, porta pensieri rivolti non solo a sé e un forte desiderio di condivisione. Che poi non sarà chissà che, pure solo la presenza potrà bastare. Non si cerca gratificazione, questa arriva semplicemente da ciò che si fa, donando tempo, sorriso e speranza, e pure affetto, mai grandi discorsi e solo poche parole. Tutto quel che c'è per sentirsi dentro l'appartenenza a un "Che", senza un vero perché. Serenità e gratificazione nel comportarsi come il "lievito madre", che agisce all'interno dell'impasto di farina ed acqua, e poi scompare. Ritornerà da un pezzetto di quella che sarà la massa, per rigenerarsi ancora e dar vita a qualcosa di buono. A provarci almeno.

venerdì 21 aprile 2023

NON FINIRE MAI DI ESSERCI (n.24) (Lasciar andare)

Lasciar andare. Una strategia per vivere a lungo, perché alleggeriti si procede spediti, come fosse ogni giorno il primo. Ho avuto sempre difficoltà a liberarmi delle cose, quasi fosse indispensabile averne tante e tante per vivere. E più ne accumulavo tanto era difficile sbarazzarmi del superfluo. Lasciar andare. Si dovrebbe imparare proprio con le cose, legate a volte a dei ricordi che fanno male. Oggi ho svuotato un vano dell'armadio. Completamente. Ho lasciato solo ciò che attualmente indosso. Non c'è più il passato, e il futuro sarà un po' alla volta, senza esagerare perché c'è la consapevolezza di dover lasciare andare. Impariamo a tenere pulito e in ordine ciò che ci appartiene, sgombro da ciò che è inutile e a volte pure dannoso, e persino la mente ne trarrà giovamento con meno pensieri. Lasciamo andare, anche se costa fatica. Alla fine saremo pure stanchi ma incredibilmente ridefiniti in leggerezza. Essere leggeri è una predisposizione d’animo. Non è detto che questa sia una nostra tendenza ma di sicuro può essere coltivata, costruita, nutrita e sperimentata. E per farlo, prima di tutto, occorre volerlo. Basta lasciar andare.

giovedì 20 aprile 2023

NON FINIRE MAI DI ESSERCI (n.23) (Ci sono giornate così...)

È che succede tutto insieme, si rompe qualcosa, non si riesce a prenotare qualcosa, non si trova qualcosa che serve. È sempre risolvibile, per carità però chissà perché sono fatti che sfiancano. Se poi aggiungi un ritorno alle origini e una triste notizia, capisci bene che restare dritti resta una bella impresa. In conclusione, giornata difficile. Stressante dal punto di vista emotivo. La fragilità e la sensibilità sono risorse, ma a volte penalizzano, soprattutto quando ci si ferma in superficie, e tornando a stati d'animo del passato ci si ritrova incapaci di andare oltre. La sensibilità in alcuni casi va stretta, e diventa un fardello pesante da portare. Impone guardarsi intorno, e guardarsi dentro. Senza contare la capacità di valorizzare le piccole cose e vivere in pieno i sentimenti. E tutto questo davvero non è poco. Sembrano note stonate, poi riflettendo un motivo che possa riportare comunque armonia si trova. Di questa giornata quindi salvo una frase ascoltata da un paziente. La vita è bella sempre, pure per una sola ora in più. Che dico...anche un minuto. E sorridendo ha scartato un ovetto di cioccolata. Ecco, forse da cose piccole come questa dobbiamo trarre un po' di energia per continuare. Punto e... a capo.

mercoledì 19 aprile 2023

NON FINIRE MAI DI ESSERCI (n.22) (La sensibilità desidera attenzione)

Nutriamo spesso troppo aspettative. Abbiamo bisogno sempre di concretezza, toccare con mano, sentirci gratificati, e poi anche con i riscontri, questi non sono mai abbastanza. È inutile negarlo, aspiriamo a raggiungere traguardi che ci vengano riconosciuti, e se ciò non accade, sarà delusione. Una sensibilità già particolare, dopo il dolore può diventare un boomerang, torna contro ed esaspera ciò che prova nel bene e nel male. La gioia diventa euforia e le contrarietà danno spazio alla delusione. Non si può piacere a Tutti, alcune scelte possono non essere condivisibili, questo è ovvio, però... ogni tanto, solo ogni tanto un pensiero dedicato, parole giuste, gentili e grate non guasterebbero. Le "parole giuste" sono quelle che in armonia coinvolgono, e non escludono. Quelle che pure col rimprovero coccolano, non mostrano delusione. Le parole giuste sono quelle da cui Tu, io insomma Tutti sempre e per sempre ci sentiamo accarezzati. "Le delusioni non uccidono e le speranze fanno vivere" - George Sand -

martedì 18 aprile 2023

NON FINIRE MAI DI ESSERCI (n.21) (Amore ogni giorno)

Chiunque ami ha ricevuto Amore in dono, e Amore lascia in eredità. Ma Amore ereditato non va tenuto per sé, bensì condiviso con le persone accanto e quelle che la Vita ha fatto incontrare durante il "viaggio" terreno. Il percorso dell'esistenza ha comunque un tempo limitato, bene sarà impiegare al meglio, investire quell' "eredità d'Amore", ché possa fruttare tanto da costituirne altra da lasciare. Per me l'amore di cui solo in seguito fui consapevole, scaturì come scintilla, un guizzo tra le ceneri di progetti e sogni, lo colsi senza timore per accendere la speranza. E all'inizio mi restava solo quella. Per continuare a ravvivarla, andavo senza sosta alla ricerca della luce, e l'ho trovata sempre intorno a me. Non era facile perché avrei potuto scegliere se prestare ascolto e attenzione, o rientrare a casa e uscire solo il minimo indispensabile. Decisi per la strada più difficile, per me era una sorta di "riscatto", e invece a mo' di opportunità si riscattò, diventando "scuola di vita". Mi ritrovai immersa in un flusso di energia che scorreva in un campo di Amore Incondizionato. Niente di astratto, ma concreto e quotidiano, limitato all'ambiente familiare o allargato... per me ancora di più. E diventai senza saperlo un'autodidatta assai speciale, da un'intuizione a malapena percepita ad una forma di empatia vera e propria. L'Amore nel suo aspetto incondizionato ha mille e mille nomi... fiducia, coraggio, gentilezza, impegno, comprensione, sostegno... Continuare a portare avanti ogni impresa e impegno, si deve perché è giusto e per non avere rimpianti come fu in passato. Per questo quando la sfiducia e la stanchezza prendono il sopravvento, Qualcuno mi sussurra tra le tante voci... continua, ricorda perché hai sofferto tanto. Uno dei molti "messaggi" nemmeno tanto criptici di Chi mi vuole bene per l'eternità.

lunedì 17 aprile 2023

NON FINIRE MAI DI ESSERCI (n.20) (Quintessenza delle priorità)

Una passeggiata nei boschi, un gioco di concentrazione e strategia, un caffè... Fai sempre ciò che ti piace nel momento che lo pensi. È priorità assoluta. Tu respiri il silenzio e ti godi il silenzio che viene da Te Tu rinasci da Te. Dopo tanti anni sono sempre convinta di questo, così che pur con qualche adeguamento, dovuto al trascorrere del tempo e a qualche acciacco in più, le priorità restano sempre quelle che fanno bene a me stessa. Per farla breve, priorità di buon mattino, da vivere in pigiama senza farsi un problema. Per sublimare un lieve senso di colpa, prima un'incombenza che non piace, nel mio specifico, stirare, e poi largo al Cuore. A ciò che mi va di fare e mi alleggerisce il resto. Le relazioni da coltivare anche con un semplice pensiero quotidiano, qualche ricettina semplice e gustosa da realizzare, un'idea, un progetto su cui sognare. Perché smette di vivere Chi resta fermo e non sogna più. Un cambiamento, di quelli seri, è evidenziato anche dal mutamento delle priorità. Poiché un pavimento tirato a lucido non ti può dare lo stesso appagamento di quattro chiacchiere con un'amica, della pagina di un buon libro, di una passeggiata pensando un po' a te stessa, a quelli che sono i tuoi desideri o le tue ansie. Dal momento che una casa scintillante non ti ringrazierà mai di esserlo e che nessuno si sognerà di assegnarti un primo premio per chissà che cosa è giusto che si dia una brusca virata all'andamento della barca e che si cambi definitivamente rotta, ringraziando Iddio di poterlo ancora fare. Perciò... senza rimpianti cancellare quasi tutto, salvare il salvabile, ovvero ciò che si è costruito e resta in piedi, mettere un punto e andare avanti. Guardando al futuro, si spera lungo o almeno sereno, acciacchi compresi. .

domenica 16 aprile 2023

NON FINIRE MAI DI ESSERCI (n.19) (Ad ognuno il Suo)

Il confronto è quotidiano, perché si parla la stessa lingua, e personalmente ci metto l'anima, però... Non faccio domande né do risposte che riguardano la malattia, al massimo qualche consiglio pratico, esito dell'esperienza vissuta sulla mia pelle, per il resto meglio parlare di altro, raccontarsi ad esempio, semplicemente per conoscersi. Dopo aver fatto cenno alla ricostruzione mi capita sovente la domanda... Come va con la ricostruzione? Per me non è stata possibile. Ricordando che ogni caso è a sé e che nessuno può considerarsi metro assoluto di tutto, trattengo la risposta immediata e ne do un'altra, pensata e cauta ma forse l'unica possibile perché comprensibilmente oggettiva. Si aggiusterà, vedrai... mi ripetevano all'epoca. Ed era vero. Si è aggiustata. Perché la Mente c'ha messo la forza, e il Cuore la poesia. Poi gli occhi hanno cambiato la prospettiva, cercato altrove, scoprendo altro tipo di bellezza, dentro e fuori. Vivere, ad esempio, che cosa esiste di più bello? Ed "esserci" lo è ancora di più perché aggiunge consapevolezza. Alla fine difendiamo un sogno, e la Vita lo è, sia pure ad occhi aperti. A volte non abbiamo possibilità di scelta, ma ugualmente resistiamo, siamo come foglie d'autunno, tremiamo ma non ci arrendiamo, e quando il vento si fa forte lo assecondiamo. Abbiamo paura, certo ma neanche per un attimo smettiamo di rimanere attaccati a quello in cui crediamo.

sabato 15 aprile 2023

NON FINIRE MAI DI ESSERCI (n.18) (Ricostruzioni)

Oggi è stato un altro anniversario dei miei. Undici anni dall'intervento di ricostruzione. Quanti ricordi... tanti ricordi, belli e pure meno belli. In reparto poi li ho riposti lì dove sono sempre e mi sono dedicata. Storie... quante storie. Dolorose, e non solo per la malattia. Oggi c'erano tante persone, dopo la festa è sempre così, dietro quei volti in attesa la speranza di voltare pagina in tutti i sensi. Come fu per me. E ora... "Tu devi stare bene". Mi dicono. E lo "stare bene" diventa un mio impegno a prescindere, perchè coincide con quello di Chi tiene a me, che non ha obbligo alcuno, ha le sue pene, eppure si preoccupa. "Scusa... non ho potuto chiamarti... " Ma ti pare conti questo qualcosa?! Per me proprio nulla. A me basta sapere di occupare un piccolissimo spazio tra i pensieri ed essere ricordata con un sorriso... sempre. Sono un tantino presuntuosa, vero? Potete essere sinceri perchè non me la prendo... ogni appunto, nota o critica sono bene accetti nonostante siano al di fuori di me. E torna una riflessione fatta tante volte. Non sei tu solo ad essere te stesso. Sei presente nelle azioni degli altri uomini, e questi, senza saperlo, sono con te in ognuno dei tuoi giorni. Il "prossimo" è null'altro che Noi stessi. Liberiamo la Mente e Il Cuore della zavorra, del "troppo" di Noi, e magicamente sarà l'"incontro". Incontro è anche stabilire una sintonia, pure se mancano i presupposti. Si ascolta senza ombra di pregiudizio, si accoglie per solidarietà. E torniamo al punto di partenza, a quel 13 Aprile 2012. Fui ricostruita o meglio cominciai a ricostruirmi. Perché la vera e unica "ricostruzione" è accettare il "cambiamento" ed elaborarlo in crescita. Con una determinazione e pazienza che non finisce mai.

venerdì 14 aprile 2023

NON FINIRE MAI DI ESSERCI (n.17) (Rendiamo l'animo abitabile)

Possibile che passiamo la vita intera a mettere insieme cose, mentre per vivere ne bastano tre o quattro appena? Abbiamo mai provato a mettere ordine e a liberarci nello stesso tempo di tutto ciò che non serve anzi ingombra? Sarebbe una sensazione di leggerezza improvvisa, di poter continuare ma solo con quello che è rimasto. Pensiamo ora a come ci sentiremmo se facessimo lo stesso con le pene e gli affanni, i crucci e le delusioni che ci portiamo dentro da tanto, troppo tempo. Un consiglio saggio? Minimalisti in tutto, tranne per gli affetti. In questo modo ci semplifichiamo la vita, e la impieghiamo meglio. Semplice ed essenziale. Gli orientali, i cinesi in particolare, promuovono il Feng Shui. Parola strana? Incomprensibile? Di preciso è l'antica arte geomantica che insegna ad organizzare lo spazio abitativo in modo armonico e benefico per la salute fisica e mentale. In senso lato è fare spazio per liberare energia. E con Noi che cosa c'entra? L' "inutile" va eliminato a favore dell' "essenziale". Risultato... una gran "leggerezza". Occorre impegnarsi a conservarla tale almeno per un po'. Cambiare si deve ma quando è il tempo. Ordine, sapienti scelte... e alcuna fretta, perché l' "essenziale" resti tale.

giovedì 13 aprile 2023

NON FINIRE MAI DI ESSERCI (n.16) (Oggi ho imparato...)

Uno dei motivi per cui sono contenta di aver raggiunto questa età è che non finisco mai di imparare. La Vita è maestra di vita e i suoi insegnamenti, frutto di esperienze, consentono di continuare a vivere finchè è il tempo con le proprie forze e in piena dignità. Sono fiera di me quando comprendo d'aver fatto un passo avanti e di essere ricca di qualcosa in più. So per certo che mi serve e servirà. S'impara tanto dalle relazioni, tutte, se vissute con sincera disponibilità e senza presunzione alcuna. S'impara facendo silenzio in sé per poter prestare attenzione a ciò che accade, e ascolto a Chi è di fronte. Penso inoltre che ogni giorno abbia qualcosa da insegnare, a cominciare dal mattino quando la luce sopraggiunge al buio, e non importa se manca il sole. Poi tra i vari momenti della giornata tante piccole note da imparare. Perché poter ascoltare è un privilegio, s'impara tanto. Oggi ho ascoltato una "favola" in apparenza senza lieto fine. Ma ho imparato che un grande Amore non ha mai fine, ma soprattutto arriva sempre per un fine. Ho imparato che nulla va affidato al caso, l'empatia, sia pure dote innata, va allenata. Mettersi nei panni altrui non è sempre facile, a distanza non è dato capire ciò che è meglio, se si può sorvolare e far passare per cosa trascurabile. Non va sottovalutato niente. Timori, preoccupazioni, sentimenti dell' Altro sono da accogliere con rispetto. È richiesta di affettuosa attenzione. Non va delusa. Ho imparato a non sprecare un attimo, a trarre spunti di riflessione e insegnamento da ogni incontro, a cogliere parole, farle mie ed elaborarle ancora per poi donarle in forma di pensiero. Sempre al momento giusto.

mercoledì 12 aprile 2023

NON FINIRE MAI DI ESSERCI (n.15) (Pensieri come un fremito d'ali)

E fu pure il lunedì dell'Angelo, ed è trascorso. Per qualcuno domani terminerà la breve vacanza, un ultimo giorno tocca a Chi è impegnato a scuola, poi ogni vita riprenderà il suo normale corso, o quasi. Ho passato questo lunedì interamente in casa a fare ciò che è il mio solito. Per me è meglio così, soprattutto in questa festa. Sono ormai tredici anni che il lunedì dell'Angelo trascorre come un giorno qualsiasi per mia libera scelta. L'ultima volta che misi il naso fuori per fare qualcosa di diverso che mi distraesse dal momento particolare, sbagliai in pieno, di conseguenza me ne tornai a testa bassa e con uno stato d'animo peggiore che alla partenza. Perché quando si deve affrontare ciò che non si conosce e si teme, ed è pure festa, guardi gli altri con occhi diversi e sale su un magone... Invidia... un sentimento che prima non avevo conosciuto. Sarebbe stato meglio che fossi rimasta a casa. Da allora perciò... Pasquetta rigorosamente in casa, a sfaccendare e cucinare, leggere tanto... scrivere un po'. Come poteva concludersi una giornata a suo modo speciale, percorsa qua e là da un fremito d'ali? Tirando fuori dal passato quel tanto che basta per apprezzare al massimo ciò che la vita al momento mi offre. Poi... domani sarà martedì, e con il martedì inizia la mia breve e intensa settimana in reparto. Nel privato però non conosce settimana da lunedì a domenica il mio "esserci", perché ci sono sempre per Chi vuole.

lunedì 10 aprile 2023

NON FINIRE MAI DI ESSERCI (n.14) (Riprendiamoci la Pasqua)

Conflitti e turbamenti, vortici di pensieri. Delusioni e false credenze. Dubbi e giudizi mascherati da opinioni. Tutto questo rimuginare intorno e dentro fa male agli animi. Li priva della sapienza del Cuore, li induce in tentazione. Ma è tutto finito, lo spero però pure lo sento, ora è diverso. Già da un po' c'è qualcosa nell'aria, rinascita e voglia di riprovarci. E intanto abbiamo ripreso a scambiarci gli auguri con gli abbracci, ed è come essere rinati, ne converrete, non è cosa da poco. "Abbracciare significa entrare con dolcezza nell’anima di qualcuno accarezzandogli il cuore. Cosa c’è di più bello? Ed è per questo che gli abbracci sono così potenti, sono un atto sacro. Un abbraccio non risolve i problemi, però aiuta a risollevare l’anima nei momenti difficili". (𝒹𝒶𝓁 𝓁𝒾𝒷𝓇ℴ... 𝘐𝘭 𝘷𝘪𝘭𝘭𝘢𝘨𝘨𝘪𝘰 𝘥𝘦𝘪 𝘮𝘰𝘯𝘢𝘤𝘪 𝘴𝘦𝘯𝘻𝘢 𝘵𝘦𝘮𝘱𝘰) È Pasqua finalmente, è Luce e insieme quiete. Come quei meriggi assolati, quando stai di un bene che non avresti immaginato, tutt'uno con ciò che è intorno e poi a proprio agio persino il Cuore. Sembra che vada per suo conto eppure sai che ti appartiene, e ne sei fiero e sono brividi di emozione. Respiro a pieni polmoni l'aria troppo fresca di questa incerta primavera. Ancora si gira pagina, si mette un punto, mentre nasce la Nuova Speranza. Deposte le paure c'è il pieno abbandono... dal buio alla Luce. Così si conclude la Domenica di Pasqua con ulteriore fede e altra motivazione da parte mia, perché ognuno conosce il suo e magari lo tiene nel segreto del proprio animo. Sarà poi sufficiente un cenno e tutto non sembrerà inutile.

NON FINIRE MAI DI ESSERCI (n.13) (Tanto Amore per amore)

È stato sabato oggi, giorno del silenzio, dell'adorazione della Croce con il Cuore contrito. La fine del travaglio prima della rinascita. Pensieri immobili nell'aria rarefatta. Contemplare la Croce è sentirsi piccoli di fronte a tale grandezza e tanto Amore. "Il pomeriggio del Sabato Santo capito casualmente nella piccola chiesa... L'aria è mite; il portone è spalancato e dall'interno semibuio esce un dolce profumo d'incenso. Respiro questo profumo e mi sento invitato a varcare la soglia. Entro e vedo davanti all'altare una croce di legno... Mi siedo e osservo il Cristo inchiodato: un corpo sofferente, cascante per il peso della morte. Il Dio che si è fatto uomo. Non è un bello spettacolo il Cristo crocifisso..." (Francesco Delicati - "e venne il cancro") Bisognerà "sporcarsi le mani" per sentirsi vicini davvero al Cristo in croce. Sacrificarsi e nello stesso tempo tentare di togliere qualche spina dall'indegna corona, mettendosi in gioco e rischiando. Come fu per l'uccellino di quella leggenda che lo perpetua nella specie benedetto da una goccia del sangue di Gesù. Il pettirosso. Non proprio metafore di un impegno costante, motivato anche dal ricordo di una solitudine inaspettata. Ché nessuno possa sentirne il peso. Davanti alla Croce... Avere quasi la percezione di dolore fisico, e capire che la sofferenza, viverla sulla propria pelle come esserne spettatori è passaggio ed esercizio necessario per comprendere l'Altro, fare spazio dentro di sé ed accoglierlo. Sarà ancora Pasqua, e impegnarsi sarà meno difficile in nome della Croce. E un ricordo di bambina si fa strada tra l'odore del verde appena nato e il profumo dell'uovo di cioccolata. Al mezzodì del Sabato Santo mia nonna ogni anno esclamava... Moh, si sciolgono le campane. Gesù Cristo è risorto. Non ci capivo molto perché intanto i tre giorni non erano trascorsi, e poi non le vedevo proprio queste campane legate, tacitate o mutilate del loro batacchio, e che alla fine tornavano così come erano state fatte per annunziare e fare festa. Questo quando ero bambina. Oggi che potrei essere nonna, finalmente ho compreso. Conclusa la Quaresima, terminata la penitenza, astio, rancore e rimuginio vanno "sciolti". Si torna alle origini. A proclamare gioia di Vita, e a trasmetterla come ci fu insegnato. Da bambini.

domenica 9 aprile 2023

NON FINIRE MAI DI ESSERCI (n.12) (Passaggio obbligato)

Nessuno è immune da croci. Le difficoltà, le preoccupazioni... le malattie. Chi ha mai detto che sarebbe stato facile? Possibile si, motivando se stessi e sublimando, certamente. Non era di certo lastricata la strada che portava al Golgota, sassi e polvere aggiungevano umiliazione alla sofferenza della Croce. Gesù era un uomo con la paura, i dubbi, ma motivato da Suo Padre, arrivò fino in fondo, e poi provò la gioia e la gloria della Resurrezione. Come la gioia di vivere di Chi va deciso alla riscoperta di Dio, o quella della "rinascita" dopo la malattia, quando da una breccia si intravede quasi il "privilegio". Sono doni il cui valore non Tutti possono comprendere, ma reali che forse solo la sofferenza, il dubbio, la paura permettono di apprezzare. Dopo e per sempre. E il privilegio è proprio questo. Si chiude un altro Venerdì Santo. Per qualcuno oggi è stato un venerdì di Passione, non si smorza però la Speranza. "Nulla è impossibile a Dio", e la Via Crucis diventa "Via Lucis". Mi reputo forte e in questi anni ho retto a molte prove, ma sono immersa in una realtà assai complessa, che mi fa pari ad un elastico, tira e molla. Speriamo non si spezzi. Perché non mi abituerò mai a tanta sofferenza, non ci trovo logica, posso solo cercarla in altro tipo di "progetto", ma non sempre è pensiero che rasserena, pur consapevole che in un modo o nell'altro dovrei rasserenare. Per questo a volte urlo sottovoce rivolta a Lui... ma Tu che cosa vuoi da me? Conosci la mia consapevolezza, la forza di non illudermi, la serenità di fondo, eppure ogni tanto decidi e... vai. Mi promuovi sempre? E che voto daresti alle mie lacrime, quelle che nessuno vede ma sgorgano e restano ferme nel profondo? Non ho pianto per il ricordo del mio vissuto né per paura, ma per letterale compassione, perché davvero si prova dolore insieme con Chi sta soffrendo.

sabato 8 aprile 2023

NON FINIRE MAI DI ESSERCI (n.11) (Un memoriale contestualizzato)

Siamo nella settimana santa e ricorrenti sono le parole, preghiera, morte e resurrezione... rinascita. E Chi meglio di Noi...? In reparto stamattina scambio di auguri coi medici, le infermiere, i pazienti. Tanta tenerezza ma anche consapevolezza nel reciproco confronto. Interessanti e profonde alcune testimonianze, al termine delle quali si è compreso che le modalità di una rinascita possono essere diverse, ma risorgere necessita di pace per ritrovarsi. Non c'è resurrezione senza morte. E fu questo il pensiero che mi fece accettare la cura, giusto il 6 Aprile di tredici anni fa. La Santa Pasqua è vicina, e la morte e resurrezione di Cristo non sarà un fatto a sé, ma un memoriale contestualizzato nella vita. Lo sa bene il credente che ha vissuto una condizione estrema, lo percepisce pure senza esserne consapevole Chi vive comunque la propria spiritualità. Si muore quindi ma si rinasce ogni volta che si torna a dare un senso a ciò che accade, e linfa vitale percorre i nuovi giorni. Una passeggiata nei boschi, un caffè... Fare sempre ciò che piace nel momento presente. È priorità assoluta. Respiri il silenzio e ti godi il silenzio che viene da Te. Perché Tu rinasci da Te ogni giorno. L’auspicio è che il significato di “passaggio”, implicito nell’etimologia della parola “Pasqua”, ci apra alla speranza verso un futuro umanamente più ricco di profondi sentimenti cristiani che ancora hanno tanto da insegnare a questa società confusa e smarrita. Una Mente in rinascita, che è riuscita ad andare oltre, diventa preziosa, non va tenuta in una teca però maneggiata con cura. E tramite il confronto con Chi può capire senza giudicare, serva all'economia generale della Vita.

venerdì 7 aprile 2023

NON FINIRE MAI DI ESSERCI (n.10) (Tenerezza e ovetti di cioccolata)

Parte da lontano una storia di dolcezze, diciamo dall'infanzia. Quando a casa con la febbre si aspettava il ritorno della mamma che sicuramente avrebbe portato un lecca lecca o un dolcetto, e all'improvviso la febbre spariva per la gioia. Non era la caramella in sé, medicamento speciale ma ciò che rappresentava, una dose supplementare di affetto per casi di necessità. Mi venne istintivo quando per me si aprì quella strada perché fossi per gli Altri. Non fu mia scelta, bensì fui scelta. Non mi piaceva andare a mani vuote, e cominciai con un vassoio di biscotti all'amarena. Era un modo di approcciare o continuare un discorso magari interrotto, dolcezze che si accompagnavano a racconti dolorosi, spesso intimi da cui scaturivano riflessioni a "misura unica". Erano giuste per Tutti. Sono trascorsi gli anni, e al posto dei biscotti sono arrivate le caramelle, e i torroncini a Natale, e gli ovetti a Pasqua. Un pensiero per ognuno, prima solo pensato poi un giorno messo per iscritto, e da quel giorno anche questo moltiplicato, con fiocchetto colorato e tanta tanta tenerezza. Tenerezza e ovetti di cioccolata per questi giorni che portano alla Santa Pasqua, ché sia speranza di rinascita per tutti, oltre che un segno di affetto e vicinanza. E un sorriso non manca, pure se... Grazie, no... fai conto l'abbia preso. E ampio sarà il sorriso per il fiocchetto che condivide speranza. Non lo rifiuta nessuno. Ne farò un ventaglio con tutti quelli che collezionerò... Ed è così che l'appuntamento triste diventa meno gravoso. Un minimo d'attenzione, piccole gioie. È delicatezza, un pensiero affettuoso... un filo sottile con la normalità.

giovedì 6 aprile 2023

NON FINIRE MAI DI ESSERCI (n.9) (A capo nudo e a volto scoperto)

Stamattina ho incontrato una paziente per una parrucca... Non mi pesa tanto ciò che sto vivendo quanto perdere i capelli. Non riesco a mandarlo giù, non faccio che pensarci... L'ho ascoltata senza replicare. Aveva ragione. A me dicevano... tanto sono capelli, ricrescono. Oppure... vedrai, saranno più belli. Intanto i capelli erano miei, e in quel momento che fossero belli o brutti non m'interessava affatto. Ah, quante volte sarebbe meglio tacere piuttosto che dire tanto per dire mentre si pensa ad altro, magari al meglio per sé. Sono sensazioni ed emozioni che i volontari in oncologia spesso provano, e imparano tante volte a proprie spese quanto valga il silenzio giusto al momento giusto. Su e giù, giù e su... e rivivo sensazioni già provate e scene già viste, e pure se non mi riguardano di persona, diventano "fatti miei", valutati a giusta distanza, però "miei" a tutti gli effetti. Penso al mio vissuto e mi sento piccolissima di fronte al dolore altrui. E quasi mi vergogno di aver permesso tanto "clamore" all'epoca. È così che dalla mia immagine l'attento interesse passa alle situazioni che diventano mie di riflesso. Storie nella storia. Non so che cosa mi prende certe volte. Non mi scoraggio mai, però mi sento persa. Certe volte. Resto senza parole. Certe volte. Poi qualcosa la metto insieme, sempre, la ripeto a mente e mi convinco, certe volte. Quando vorrei fare di più e all'improvviso mi sento limitata, e lo sono, frenata ma forse è solo impressione. Osare si può senza peccare di presunzione? Sento che è in me ogni risposta. Devo solo lasciare che sia. Senza troppe verità se non quella palese. Sono quel che appare, faccio ciò che posso, e sempre spero, spero in bene per Tutti. .

mercoledì 5 aprile 2023

NON FINIRE MAI DI ESSERCI (n.8) (Se Dio perdona...)

Se Dio perdona sempre e subito, è possibile per l'uomo fare lo stesso? Soprattutto può perdonare chi ha considerato nemico? Penultimo incontro GAMA prima delle festività pasquali, focalizzato sull'aspetto sprituale del perdono. Nel periodo forte che prepara ad una festa cristiana si torna a parlare spesso di perdono, non ché in altri momenti sia superfluo ma in queste occasioni è come sentirne il bisogno a vantaggio prima per se stessi. Per dono la pace interiore. Chi non perdona si ammala fisicamente, emozionalmente e spiritualmente. Il perdono porta gioia dove il dolore ha prodotto tristezza. Dove il dolore ha causato la malattia. La chiave può essere una sola... l'Amore tenero e incondizionato che non conosce premesse e non si aspetta niente. Mettere una pietra sopra il passato e perdonare, sono tanto importanti. Se siamo disposti a farlo, abbiamo la possibilità di guarire le ferite che ci fanno male e che purtroppo creano abissi senza perdono. Dopo la condivisione di varie esperienze ed opinioni, palesatasi l'impossibilità di perdonare chi si è macchiato di gravi offese, è stata letta una pagina di grande forza. Corrie ten Bum incontra dopo anni il Suo aguzzino del campo di concentramento di Ravensbruck. Resta basita quando le confida che da convertito sa di essere stato perdonato da Dio per tutto il male fatto, ma che vuole sentirselo ripetere da lei. E le tende così la mano. Corrie si sente raggelare, un grande conflitto è in lei. Alla fine cede, e come fosse di legno mette la sua mano in quella di lui. Un grande calore le parte dalla spalla e arriva alla mano, comprende così che non è stata sua forza ma ben altro. Un dono grande dello Spirito Santo. Dio che è padre perdona sempre, a prescindere dal pentimento. Atteggiamento divino ma possibile anche nell'uomo. Non ci comportiamo così anche Noi con i Nostri figli? Amore e comprensione spiegano tutto. Non si giustifica ma si perdona. Si legge nel vangelo... Chi è senza peccato, scagli la prima pietra, nessuno alla fine si sente di farlo, e l'adultera è libera di andare come gli altri, e tutti sono perdonati. In armonia con l'Amore di Chi ci ha creato. La Preghiera e l'Amore ottengono l'impossibile.

martedì 4 aprile 2023

NON FINIRE MAI DI ESSERCI (n.7) (A Vita nuova)

Son trascorsi ormai i "quaranta giorni", domani comincia la Settimana Santa. Dell'omelia di quest'oggi, domenica delle Palme, trattengo due espressioni che sento appartenermi con forza. "Ferita risanata" e "Non c'è Pasqua senza un Venerdì". Incoscienza e cicatrici, segni indelebili che cancellano definitivamente quel che fu e che pur superficiali restano incisi nel profondo. Una ferita risanata, la mia, che porta una cicatrice ampia come il più bello dei sorrisi, e che mi guarisce ogni giorno. Mi fa da promemoria per mantenere la pace interiore. Già... una verità inconfutabile, dovrebbe essere così per tutti, pure senza cicatrici visibili, ché poi Chi non ha mai vissuto un male dentro? Le cicatrici fanno parte della Nostra vita e possono renderla più preziosa, qualcosa di nuovo. Da una ferita risanata può rinascere una forma di bellezza e di perfezione superiore, i segni impressi dalla vita sulla nostra pelle e nella nostra mente hanno un valore e un significato, e dalla loro accettazione, dalla loro rimarginazione prendono il via i processi di rigenerazione e di rinascita interiore che ci rendono delle persone nuove e risolte. Non esiste resurrezione o rinascita se non si passa per la "morte", magari non sarà fisica, magari sarà solo il buio di un momento o morire a se stessi per rimettersi in piedi e far frutto di un'opportunità. Perché la Pace non si augura, si costruisce dopo aver fatto spazio ai buoni sentimenti, e si comincia da sé, dalla pace interiore frutto di gesti semplici e solidali. Non viene chiesto l'impossibile, ma ciò che si può e rende sereni. Con questo spirito proviamo a vivere la settimana che viene, per un memoriale unico che ci restituirà a vita nuova.

lunedì 3 aprile 2023

NON FINIRE MAI DI ESSERCI (n.6) (Trattieni il tempo che serve)

Sono consapevole che il Tempo passi veloce ed inesorabile, lasciandosi dietro tracce di momenti fatti di priorità e certezze. Un tempo credevo poter essere serena dopo aver lavato i vetri di casa una volta alla settimana. Ero certa fosse così, perché il dubbio solo che dovessi allungare i tempi mi dava ansia. La Vita allora mi ha mandato un "avviso di garanzia"... e a questo punto il dubbio è stato un altro, aver sbagliato tutto. Così ho capovolto la mia "credenza", e questo dubbio è diventata certezza. Ho cambiato priorità. Oggi trovo luce e trasparenza nell'esserci per l'altro con spontaneità. Sempre, per Chi vuole, quando vuole. Viva le priorità che non si vivono come doveri ma fanno stare bene. Pensando agli anni vissuti, si fa un bilancio del tempo speso. Tempo speso bene e tempo sprecato. Si spende bene se non è solo per se stessi. Peccato capirlo a volte tardi. "Non esiste modo migliore di gestire la propria vita se non toccare la vita di un altro, con amore e un sorriso". - Og Mandino - Mi aspetta la notte per il riposo, mi servirà per metabolizzare e far tesoro. Non si può disperdere al vento seme così prezioso. Vedrò di comprendere dove ho sbagliato perché si possono sempre commettere errori, anche involontariamente. Mi correggerò perché, umilmente consapevole dei limiti, possano ancora nascere azioni sempre positive. Così non avrò sprecato della mia vita l'insegnamento più grande, arrivato all'ultimo quarto.

domenica 2 aprile 2023

NON FINIRE MAI DI ESSERCI (n.5) (Come l'unico fiore di un ciclamino)

Stasera pensavo ai miei anni fino ad oggi. Sono tanti. Ricordo tutto quanto ho vissuto, ma mi soffermo ad ogni data particolare per qualche riflessione in più. Trentotto anni fa, a quest'ora ero in ospedale per dare alla luce il giorno dopo il mio secondo figlio. Quel giorno dopo di tredici anni fa avrei fatto il prelievo per la mia prima chemio. Due eventi diversi, ma ugualmente aspetti della vita. Travagli di vita, da affrontare e superare. Perché si superano, in un modo o nell'altro diventano passato. Mai perdere le speranze, mai arrivare alle conclusioni, anche quando sembrano scontate. Sul mio balcone, tra le varie piante, ho un ciclamino. Non è l'unico, ma mentre per gli altri si avvicendano molti fiori, questo ne porta uno solo, spuntato tardivo ma bello, rosso, pare quasi finto. È lì, e non mostra cedimenti. Chi l'avrebbe mai detto, una fogliolina dopo l'altra, lentamente da un ciclamino che consideravo perso e che tenevo da parte più per il vaso che avrei potuto riutilizzare. Si vive un giorno alla volta con curiosità e fiducia. Leviamoci al mattino senza essere proprio sicuri di vedere la pioggia solo perché lo ha decretato il meteo o il cielo era nuvoloso la sera prima. Durante la notte i venti possono cambiare e tutto rimettersi in gioco. Così nella vita di ognuno. Nel bene e nel male a questa cosa io ci penso, e sempre più spesso. Merito o colpa degli anni?

sabato 1 aprile 2023

NON FINIRE MAI DI ESSERCI (n.4) (E continuità sia)

Stamane prima in chiesa per un ultimo saluto a padre Leonardo, per 50 anni cappellano nel Nostro Policlinico, e poi in reparto. Il Cuore addolorato e la mente in affanno per i numerosi pensieri. Ma tant'è bisogna continuare, anche in segno di rispetto e continuità. Perché è chiaro che tutto continua pure senza di Noi, com'è giusto che sia. La Continuità. Che bella parola... solo a pronunciarla torna la serenità. Pensiamo a quelle relazioni che nascono nel dolore, a volte sono come fiori che spuntano dalle rocce, e vivono di continuità, così... naturalmente. Significa che non finisce mai niente se non lo vuoi, e persino quelle persone che non sono più continueranno a vivere nei Nostri Cuori. Magari supportati dalla memoria, oppure lasciando un po' di sé in eredità d'amore. È un bel pensiero questo... sa di immortalità e di continuo sprone ad andare avanti. Anche quando qualcosa o qualcuno rema contro a quel che fai, a come fai, a quel che sei. Ma si... che importa? Se in Te, prescelto custode, restano intatti pensieri e sentimenti, parole e azioni buone che fecero di una Persona esempio di coraggio e beltà interiore. C'è bisogno di continuità, dare esito al desiderio di non veder sparire del tutto Chi ha lasciato orma di sé. Non si calca sabbia spazzata dal vento, ma "terra viva" ove si semina. "Se io muoio non piangere per me, fai quello che facevo io e continuerò vivendo in te" - Che Guevara -