lunedì 24 aprile 2023
NON FINIRE MAI DI ESSERCI (n.27) (Salva la Terra)
Un raggio di luce all'imbrunire e un alito di vento che è più di una brezza primaverile, e ci rendiamo conto di quanto siamo ricchi. È la Terra.
La Terra ogni tanto trema, manda un segnale. Sono qua, ferma, immobile ma...
E oggi, Giornata dedicata alla Terra, alla salvaguardia del Nostro pianeta. Così il pensiero va alla Natura e ai quattro suoi semplici ma vitali elementi.
Quanto li consideriamo?
Incuranti andiamo avanti come in un gioco virtuale, quando basta un reset e tutto si rigenera.
Ma è ben altro che occorre.
Rispetto, senso di responsabilità e amore.
Rispetto per gli animali e il loro istinto.
Senso di responsabilità, perché è l'uomo ad essere razionale. Almeno così si dice.
Amore per l'aria, i monti, il mare e meraviglia per la Natura quando dà il meglio di sé e ci stupisce.
Forse con tutto questo, e non con vuote chiacchiere, la Terra si salverà.
E ogni volta che si parla di Terra il pensiero non può non andare ad una persona che mi è rimasta nel Cuore.
Rispetto, senso di responsabilità e amore era tutto quello che albergava nell'animo di Peppino.
L'amore sviscerato per la propria terra sempre più benigna, che dà frutti e continua ad alimentare la vita.
Quante volte ho sentito il Suo racconto, e mai mi stancava perché donato ed accolto per amore...
"Per me la terra è tutto. È madre e padre, fratello e sorella. Ci devo stare assieme e assisterla come conviene. Prima spaccavo il mondo, la giravo tutta a piedi. Oggi me l'abbraccio con gli occhi, perché altro non posso".
La Natura non si sfida, e l'unico modo di comandarla è ubbidirle. Non deturpandola... disboscando foreste, scavando le montagne, edificando senza criterio, trivellando, deviando...
Dio, di quali crimini è capace la creatura a Tua immagine e somiglianza!
E la realtà in cui Tu l'hai posto non ce la fa più...
Per poter continuare a credere nel cambiamento in meglio, cerchiamo di farcene una ragione. Ci ripetiamo, tutto ha un inizio e poi una fine. Ma quale fine...? Questa è autodistruzione, e tristemente ce ne rendiamo conto quando è troppo tardi, per poi dimenticare. Incomprensibilmente.
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