domenica 2 aprile 2023

NON FINIRE MAI DI ESSERCI (n.5) (Come l'unico fiore di un ciclamino)

Stasera pensavo ai miei anni fino ad oggi. Sono tanti. Ricordo tutto quanto ho vissuto, ma mi soffermo ad ogni data particolare per qualche riflessione in più. Trentotto anni fa, a quest'ora ero in ospedale per dare alla luce il giorno dopo il mio secondo figlio. Quel giorno dopo di tredici anni fa avrei fatto il prelievo per la mia prima chemio. Due eventi diversi, ma ugualmente aspetti della vita. Travagli di vita, da affrontare e superare. Perché si superano, in un modo o nell'altro diventano passato. Mai perdere le speranze, mai arrivare alle conclusioni, anche quando sembrano scontate. Sul mio balcone, tra le varie piante, ho un ciclamino. Non è l'unico, ma mentre per gli altri si avvicendano molti fiori, questo ne porta uno solo, spuntato tardivo ma bello, rosso, pare quasi finto. È lì, e non mostra cedimenti. Chi l'avrebbe mai detto, una fogliolina dopo l'altra, lentamente da un ciclamino che consideravo perso e che tenevo da parte più per il vaso che avrei potuto riutilizzare. Si vive un giorno alla volta con curiosità e fiducia. Leviamoci al mattino senza essere proprio sicuri di vedere la pioggia solo perché lo ha decretato il meteo o il cielo era nuvoloso la sera prima. Durante la notte i venti possono cambiare e tutto rimettersi in gioco. Così nella vita di ognuno. Nel bene e nel male a questa cosa io ci penso, e sempre più spesso. Merito o colpa degli anni?

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