sabato 15 aprile 2023
NON FINIRE MAI DI ESSERCI (n.18) (Ricostruzioni)
Oggi è stato un altro anniversario dei miei.
Undici anni dall'intervento di ricostruzione.
Quanti ricordi... tanti ricordi, belli e pure meno belli.
In reparto poi li ho riposti lì dove sono sempre e mi sono dedicata.
Storie... quante storie. Dolorose, e non solo per la malattia.
Oggi c'erano tante persone, dopo la festa è sempre così, dietro quei volti in attesa la speranza di voltare pagina in tutti i sensi.
Come fu per me. E ora...
"Tu devi stare bene". Mi dicono.
E lo "stare bene" diventa un mio impegno a prescindere, perchè coincide con quello di Chi tiene a me, che non ha obbligo alcuno, ha le sue pene, eppure si preoccupa.
"Scusa... non ho potuto chiamarti...
" Ma ti pare conti questo qualcosa?! Per me proprio nulla. A me basta sapere di occupare un piccolissimo spazio tra i pensieri ed essere ricordata con un sorriso... sempre.
Sono un tantino presuntuosa, vero? Potete essere sinceri perchè non me la prendo... ogni appunto, nota o critica sono bene accetti nonostante siano al di fuori di me.
E torna una riflessione fatta tante volte.
Non sei tu solo ad essere te stesso.
Sei presente nelle azioni degli altri uomini,
e questi, senza saperlo, sono con te in ognuno dei tuoi giorni.
Il "prossimo" è null'altro che Noi stessi. Liberiamo la Mente e Il Cuore della zavorra, del "troppo" di Noi, e magicamente sarà l'"incontro".
Incontro è anche stabilire una sintonia, pure se mancano i presupposti.
Si ascolta senza ombra di pregiudizio, si accoglie per solidarietà.
E torniamo al punto di partenza, a quel 13 Aprile 2012. Fui ricostruita o meglio cominciai a ricostruirmi. Perché la vera e unica "ricostruzione" è accettare il "cambiamento" ed elaborarlo in crescita. Con una determinazione e pazienza che
non finisce mai.
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"devi stare bene".. quante volte sentito e pronunciato.. ma ogni destinatario vuole stare bene, ognuno con la forza che ci mette, con la serenità che si procura.. stare bene alla fine è uno stato d'animo, l'accettazione del disagio, dell'ansia, dell'attesa.. è una chiave di lettura..
RispondiEliminaVero... vero, vero!
RispondiEliminaUn abbraccio, Franco.