domenica 31 luglio 2022

UN VIAGGIO PERSONALISSIMO (n. 61) (L'Amico è...)

L'Amico è l'unica persona che resta a farti compagnia quando hai dolore o sei triste. L'Amico è colui che resta ad ascoltare i Tuoi silenzi, e sa comprenderli. Perché supera la selezione naturale che la Vita ogni tanto propone. Se un amico equivale ad un tesoro, più amici sono un' immensa ricchezza. E non solo. Cosa sono gli amici? Gli amici sono come una T: Ti parlano Ti chiamano📞 Ti cercano🔍 Ti curano❤ Ti guardano👀 Ti ascoltano👂 Ti consolano😘 Ti perdonano🙊 Ti proteggono🙈 Ti salvano💪 E soprattutto Ti vogliono bene😍 "Resta" è una parola irresistibile nel vocabolario di un Amico. - Louisa May Alcott - ... e in certi casi non è necessario nemmeno pronunciarla. Si resta anche da lontano, si resta "durante" e "dopo" Io resto... e Voi? Pensieri in apparenza un po' slegati ma leggeri, per un sentimento che ben coltivato dona cura all'animo più in pena.

UN VIAGGIO PERSONALISSIMO (n.60) (Stand by in rinascita)

Proprio così, stand by e rinascita, perché si può avere la meglio su un tumore ma il pensiero resterà, l'idea graverà sempre e allora per non soccombere meglio sarà impegnarsi nella rinascita, comunque sia, comunque vada. Così stasera impongo a me stessa di non pensare a niente, azzerare il conta-giorni, e tornare al momento in cui, riaperti gli occhi, sentii voci confuse ed una sola distinta... Abbiamo finito. Non c'è più. Di nuovo mi lasciai andare al sonno, però questo era diverso, voluto e ristoratore, per riacquistare le energie. E intanto ero rinata. È bello ricordarlo oggi, perché si susseguono gli anni che non credevo. Perché una rinascita è cosa graduale e lenta, che deve fare i conti col Passato che non torna, e darsi una spinta verso il futuro che non conosce. Quindi per quello che mi riguarda me ne sto tranquilla, e non penso a niente. Chiudo gli occhi per sentirmi leggera, e senza pensieri lo divento davvero. Questa sensazione mi è gradita come l'aria notturna che respiro. Un'Amica ha terminato il percorso di cura, e le Sue parole condivise a tarda notte hanno decretato ancora una volta la vittoria della Vita. La Vita che prende la propria rivalsa pure se pare difficile. Bisogna crederci, e intanto guardarsi dentro, chiedersi... che cosa voglio davvero? Tornare come prima o con qualcosa che sentivo mancante? Tu ed io avremo risposte diverse, uniche e valide, ricordando sempre che la Nostra vita è la più grande impresa del mondo, il cui successo o fallimento dipenderà solo da Noi.

venerdì 29 luglio 2022

UN VIAGGIO PERSONALISSIMO (n.59) (Per incontri non proprio casuali... ricordando)

Ma quante saranno le persone conosciute in dodici anni? Provate a pensarci... quante io ne abbia potuto incontrare, realizzare con loro una conoscenza, farne una relazione. Vi facilito la risposta, tantissime. I volti e le storie sono nella memoria del Cuore, qualcuno vedo ancora ogni tanto, non ho dimenticato quelli dal nome originale. E come si potrebbe? A Noi è cosa nota ormai... la vittoria o anche un semplice traguardo di uno solo è vittoria o traguardo di Tutti, e in questa globalità troviamo senso e conforto, e non solo, quando serve pure sostegno. E di certi ritorni vogliamo parlarne? Quanto dolore condiviso, e quanti sforzi per sollevare dalla pena. Poi c'è l'ascolto che apre i cuori e le menti, annullando il senso di solitudine e palesando nuove prospettive pur nella massima consapevolezza. E ancora... i ricordi che riportano volti, parole, atteggiamenti che particolarmente significativi restano d'esempio. Come stamane, quando mi sono ritrovata a parlare di una Nostra Amica, grande e unica fino all'ultimo. Mi capita spesso, quasi senza pensarci, perché la Sua propositività fu così contagiosa da essere lezione costante di vita. Dall'alfa all'omega, per un grande cerchio d'amore. E ricordare si fa sempre, così come chiese.

UN VIAGGIO PERSONALISSIMO (n.58) (Come mi vedo io?)

Guardarsi allo specchio mette di fronte alla realtà di come si è al momento. Ci si può piacere o meno, ma quello è, e conviene accettarsi. Al massimo l'occhio benevolo riuscirà a trovare del difetto la giustificazione, mitigandolo così a beneficio del pensiero. Il Tempo passa e lascia traccia, qualche ruga o diversa luce negli occhi sono segno che si è vissuto, nel bene e nel male come chiunque. Oggi io mi specchio dentro e vedo... Il 27 Luglio 2010 vide la luce il mio blog, "Continuare a...", un blog per rinascere. Ricordo che l'idea mi venne guardando l'immagine di un arcobaleno tra le nuvole. Si dava spazio per far tornare il sole. Presi a scrivere ogni giorno per farmi coraggio, darmi appuntamento per continuare a... crederci. E c'ho creduto e ci credo ancora che si può essere come quell'arcobaleno, un po' dentro e un po' fuori ma sempre presente. Come mi vedo io oggi? Cresciuta, quindi più visibile a me stessa. Con più colori, forte è l'esperienza e tanta la ricchezza che ricevo. Proiettata lontano, oltre le nuvole che potranno oscurare il mio spazio azzurro.

giovedì 28 luglio 2022

UN VIAGGIO PERSONALISSIMO ( n.57) (Un ramo di luce)

Certi giorni in un posto così gli incontri sono particolari, di quelli che fanno sentire importanti per una parola che regali e tanto amore che ricevi. Filomena, 83 anni, rannicchiata su un lato, il rosario azzurro stretto tra le dita. Mi ha preso subito la mano e si è raccontata. Vedova da tre anni, ancora in lutto stretto, vestire di nero la rattrista pure se un ramo di luce illumina la Sua camicetta, ma non "le fa la coscienza" indossare già altro colore... - Mio figlio mi ha regalato un vestito nero coi puntini bianchi... chissà... ?! - Perché non lo metti quando devi venire in ospedale? Qui si può, e poi... anche fuori non devi dimostrare nulla. Tuo marito è sempre con Te, accanto e nel Cuore. E non c'è scadenza per il sentimento della mancanza. - Come no?! Lo so, hai ragione, perché quando ci si vuol bene veramente e per tanto tempo, dopo è per l'eternità. L'Amore senza tempo è forte, e vince gli anni, i mesi, i giorni. "È il più grande dono della Vita, un investimento per l'Eternità, l'essenza della Vita. Che aspetta a casa per darti amore incondizionato e sostegno, Chi è lì per afferrarti quando cadi. Chi sempre ti darà un sorriso, una carezza, una parola buona... un complimento sincero... la disponibilità all'ascolto. È chi ti ama così tanto da spaccarti il cuore. Si comincia in due ed è tutto. La Famiglia è questo". Al riparo dei ricordi più belli, per continuare.

mercoledì 27 luglio 2022

UN VIAGGIO PERSONALISSIMO (n.56) (L'estate con me)

Il gran caldo di oggi mi ha riportato alle varie stagioni estive della mia vita. A quelle della mia infanzia quando erano altri a dover pensare a me, e poi alla villeggiatura al mare coi miei bambini, da sola perché il loro papà restava in città a lavorare. Così per molti anni, fino a quando i figli furono abbastanza grandi per scegliere come trascorrere le proprie vacanze. È ora tarda, il caldo opprimente non accenna a diminuire e neanche il sudore . Eppure quell'estate coi drenaggi e la parrucca, nonostante tutto non me ne veniva giù manco una goccia. Fu il rovescio positivo, la compensazione per una medaglia non richiesta. Già... certe esperienze insegnano, di esse si fa tesoro, comunque non si dimenticano. E mentre mi riprendo da una giornata caldissima di questa torrida estate, penso a quante conseguenze portano le bufere ma pure le "tempeste in un bicchiere"... sembra che passino e passano davvero ma quel che resta del passaggio lascia i segni, pure se è bonaccia, anche con la quiete. Come conchiglie vuote sulla sabbia bagnata. Sono vuote perché ci hanno rimesso la vita, ma nell'approdo alla riva sperano in una nuova con quello che resta.

martedì 26 luglio 2022

UN VIAGGIO PERSONALISSIMO (n.55) (L'Amore non ha età)

L'Amore non ha età, quanto è vera tale affermazione. L'Amore non ha Tempo, un unico modello per ogni età e se ben portato non è mai obsoleto. L'Amore vivrà seguendo l'esempio del ciclo delle stagioni. Ad ogni età la verosimile stagione. Ricordando le turgide gemme di Primavera, saranno più dolci i frutti dell'Autunno, maturati al sole appassionato dell'Estate. Né si temerà il gelo dell'inverno, quando tutto sarà coperto dalla coltre bianca, e il Cuore si riscalderà al tepore di un nuovo, candido amore. Innamorarsi quando è già l'autunno della vita è una vera sfida al Tempo. Non si desidera sentirsi un corpo solo, bensì due cuori e un'unica anima. Un Amore figlio della simpatia e di un immediato affetto, rispetto senza alcuna pretesa di cambiare né cambiarsi, perché ognuno è unico e l'unicità è bene prezioso e da salvaguardare. Adulti, attempati, consapevoli e sempre più affezionati che è più di innamorati. Per cui riassumendo l'Amore nella maturità nasce dai palpiti del Cuore, e poi si alimenta di se stesso, dei pensieri, dei sorrisi e degli sguardi. Passione diventa Tenerezza, e i silenzi si colmano con mani strette al buio, carezze e baci lasciati lì, appena sfiorati. L'Amore che non ha età è fuori dal computo del tempo, e per questo è si... eterno.

lunedì 25 luglio 2022

UN VIAGGIO PERSONALISSIMO (n.54) ("Mamme")

Potrà sembrare quasi blasfemo metterle sullo stesso piano, non lo è dal momento che l'essere umano sempre più si comporta non da bestia ma peggio, molto peggio. Generalmente l'amore di una madre è pari a quello del Cristo che si sacrifica, perché entrambi donano la vita a discapito della propria. Normalmente la mamma è sempre due o più passi indietro perché al figlio non manchi nulla, prega per lui, lo ama visceralmente come lo avesse ancora e per sempre in grembo. E lo protegge, in alcuni casi fino alla morte. Come fu per Gianna Beretta Molla che, incinta, rifiutò le cure per un tumore, purché la Sua piccola potesse vedere la luce. E fu la prima madre che diventò santa per essere stata mamma fino in fondo. Per aver dato il meglio di sé quando fu la Sua "ora". Madri che accolgono, comprendono, non abbandonano. Non giudicano, neanche quando dai figli non solo sono giudicate ma persino condannate. E poi... poi purtroppo ci sono quelle che per condotta spregevole non meritano alcun commento... Perciò racconto una storia, pare una favola o tanto per dire, e invece è reale, fatto da cortile quasi incredibile. Mio marito si è affezionato ad una gattina randagia e questa a Lui. L'accudisce, l'accarezza, le parla e in cambio riceve fusa e dolci miagolii. La gattina ha partorito non da molto ma ha perso i suoi cuccioli, forse nati morti, perché è ricomparsa presto senza pancia e impaurita. Qualche giorno fa mio marito ha visto nell'aiuola un micetto nero, ancora con gli occhi chiusi, nato da poche ore. L'ha raccolto da terra e momentaneamente l'aveva posato accanto alla serranda del box. All'improvviso è arrivata la gatta, l'ha abbracciato con le zampe anteriori, poi l'ha preso per la collottola ed è scappata via sotto un'auto. Per proteggerlo. Pensavo... strano che dopo certi accadimenti, per poter tornare a credere nell'umanità, si debba far riferimento all'istinto materno animale.

domenica 24 luglio 2022

UN VIAGGIO PERSONALISSIMO (n.53) (22 Luglio 1943. Una data da non dimenticare)

Foggia, la mia città, sotto le bombe inaspettatamente e senza preavviso. Bersagli precisi, la stazione ferroviaria e la villa comunale, alle 10 del mattino. La devastazione intorno. Mia madre aveva allora dieci anni e ci raccontava di un triste scenario di guerra. Treni ridotti ad un ammasso di lamiere, carrozzine capovolte e mamme e bimbi senza vita. La guerra è una soluzione crudele ed inutile, mortifica l'intelligenza umana. È assurda e fa pagare le spese a Chi non c'entra né ricaverebbe vantaggi di sorta. "Se avanzi con un'arma troverai la guerra, se avanzi con un sorriso troverai l'amore". - A. Lungarella - La guerra è negazione dell'amore. C'è bisogno di Cuori rigenerati, di penitenza e perdono. Può salvarci solo Dio. "Che cos’è Dio?” domanda un bambino. La madre lo stringe tra le braccia e gli chiede: “Cosa provi?”. “Ti voglio bene” risponde il bambino. “Ecco, Dio è questo”. - Krzysztof Kieslowski - Quanto costa la guerra se non c'è speranza di vincerla? Bisognerebbe arrendersi, sempre e a prescindere, perché non ci sono mai vincitori né vinti.

sabato 23 luglio 2022

UN VIAGGIO PERSONALISSIMO (n.52) (Tornare indietro guardando avanti)

Sono pensieri nuovi anche se ripetuti in altro modo varie volte. Nascono stasera dopo incontri recenti. Oggi ho ritrovato una paziente conosciuta prima del tempo di pandemia. Per dirla meglio è stata Lei a riconoscermi, ora è alle prese con una recidiva e non l'ha presa affatto bene. È assai delusa, e questo è comprensibile, non accetta la nuova condizione, comunque già vissuta. L'infermiera ed io le abbiamo parlato, poi ho cercato di distrarla con le parrucche e una testina per modella. Lei diceva... questa mi piace, quell'altra no, e il tempo è trascorso pensando quel tanto che basta senza dar troppo peso. Poi c'è Chi in presenza di ritorno non richiesto è capace di distrarsi da solo, prendendo la distanza dal fatto, pensandoci ogni tanto come si fa per un brutto sogno, giusto per sentirsi meno spaventato. La paura si trasforma in timore, e alla fine ci si abitua anche a questo. La Vita di continuo prospetta e non solo, cambiamenti non sempre piacevoli, arrangiarsi una nuova melodia, fatta di note diverse, diventa così una necessità se si vuole continuare senza disperare. A domani, col Cuore di speranza colmo.

venerdì 22 luglio 2022

UN VIAGGIO PERSONALISSIMO (n.51) (Come in un film)

Desideriamo per ogni tappa dell'esistenza un lieto fine. La gara con la Vita... non è sempre facile. Ritorna tutto come in un film, il flashback di un'esistenza intera. Le aspettative della giovinezza, la strada che si apre dinanzi lunga ed interminabile, le gioie della maternità, l'ostacolo all'improvviso e il vicolo cieco... stop! Tornare indietro, sfoltendo le foglie del superfluo e i rami della sofferenza, di buono resta più di qualcosa, anche se ci sono giorni a fine corsa che ci si sente fuori luogo e tempo, come non aver fatto niente, come non aver vissuto. Poi ho letto queste poche righe ed è stata speranza di un'animo che si rinnova. "Ma perché non funziona tutto come nei film? Perché gli estranei in metropolitana, invece che limitarsi a guardarti, non attaccano bottone dicendoti che hai un sorriso bellissimo? Perché dopo trent’anni, in un café del centro, non rincontri mai la persona per cui hai lottato? Perché le madri fanno fatica a capire i propri figli e i padri ad accettarli? Perché la frase giusta arriva sempre durante il momento sbagliato? Perché non ti capita mai di correre sotto la pioggia, di arrivare davanti al portone di qualcuno, farlo scendere, scusarti e iniziare a parlare a vanvera per poi trovarti labbra a labbra e sentirti dire... non importa, l’importante è che sei qui? Perché non vieni mai svegliato durante la notte da una voce al telefono che ti dice... non ti ho mai dimenticato? Se fossimo più coraggiosi, più irrazionali, più combattivi, più estrosi, più sicuri e se fossimo meno orgogliosi, meno vergognosi, meno fragili, sono sicura che non dovremmo pagare nessun biglietto del cinema per vedere persone che fanno e dicono ciò che non abbiamo il coraggio di esternare, per vedere persone che amano come noi non riusciamo, per vedere persone che ci rappresentano, per vedere persone che, fingendo, riescono ad essere più sincere di noi". - David Grossman - Qualcuno con cui correre

giovedì 21 luglio 2022

UN VIAGGIO PERSONALISSIMO (n.50) (Quando i compleanni...)

Quando i compleanni cominciano ad essere tanti e quel giorno volge al termine, qualche riflessione è d'obbligo. Ho ricevuto tanti, tantissimi auguri, più di quanti me ne aspettassi. Una gioia grande, per cui ringrazio tutti, Voi soprattutto che vivete una parte della mia quotidianità, accogliete i miei pensieri, mi gratificate con l'attenzione e la pazienza. Sono segni d'affetto che infondono fiducia e motivano ad andare avanti. Continuare in ciò che si crede, in sostanza... Vivere, e la maiuscola non è per caso. Perché s'invecchia bene se si è vissuto altrettanto bene. Fino a 40 anni sul volto si portano gli anni che la Vita regala, dopo e fino a quando Dio vuole, si porta la Vita stessa con le gioie e i dolori, le esperienze. Che dire... io fino ai 57 non è che mi piacessi poi tanto, ora mi trovo più gradevole, coi 12 anni della mia nuova vita. Sono una diversamente giovane, mai stanca di contare gli anni che arrivano e passano in volata. Grazie a Dio. E domani è arrivato e pure passato, e tra un po' sarà già ieri. Ho aggiunto un altro anno e sono fiera e contenta, azzardo anche, felice. Ci sta tutto e anche d'avanzo. Però è inevitabile, mi viene da pensare a qualcuno che, stanco termina il Suo percorso, e poi naturalmente quando la stanchezza prenderà anche me. Allora chiudo gli occhi, e vedo che niente cambia perché mi sento serena, non ho paura. Se Tutti riuscissero a raggiungere una tale consapevolezza, proverebbero una sensazione simile... Dopo tante e tante bracciate, approdare ad una spiaggia e finalmente riposare.

mercoledì 20 luglio 2022

UN VIAGGIO PERSONALISSIMO (n.49) (Quelle parole che sono mancate)

Quelle parole che si vorrebbero sentire e non si dicono, e quelle di troppo... forse sacrosante ma detestate perché considerate inopportune. Perché non ripetersi più spesso... Ti Voglio Bene? Serve, fa sentire protetti ed amati, sempre e nonostante, assolutamente e a prescindere. Non basta avere nelle vene lo stesso sangue, occorre riprendere quella dolce abitudine che apre la strada alla comprensione reciproca. Non si può rinunciare, si cerca e si tenta... non è una "zuccherosa" perdita di tempo. Bastano due secondi, come respirare. Una volta e poi ancora... Ti Voglio Bene. Pure se vuoi andare. Perché ci saranno momenti ed occasioni in cui si avvertirà più forte la mancanza di Chi non c'è più. È un vuoto che arriva proprio quando necessario sarebbe un "surplus" di affetto e presenza. Ciò che in fondo serve davvero per sentirsi appagati. Col passare degli anni poi, questo bisogno di vicinanza aumenta, e una tenera presenza diventa alla fine linfa vitale per l'età avanzata. Cerchiamo presenze quando quelle di un tempo non possono esserci più, e facciamoci presenza Noi stessi in ogni modo, in una reciprocità che rassicura.

lunedì 18 luglio 2022

UN VIAGGIO PERSONALISSIMO (n.48) (80 anni da raccontare)

Ti ringraziamo, Signore per aver permesso a Noi Tutti di essere qui a festeggiare con Donata i Suoi 80 anni. Tra tante vicissitudini affrontate con forza e coraggio e determinazione, 80 anni da raccontare... un grande esempio di vita. Lode e grazie a Te. Amen. Prima di iniziare, facciamo una preghiera per ringraziare Dio? Mamma è arrivata a 80 anni, nonostante tutto. Chi la vuol fare... Maria, tu...! Anna, Sua figlia, mi ha colto si, alla sprovvista ma la nostra storia e relative emozioni sono così intense che le parole non sono mancate, spontanee e sentite. Donata... I speak English, presi a chiamarla così per il suo passato all'estero, tanti anni in Sud Africa con qualche puntatina a Londra, dove risiedono i figli. Una bella amicizia tra due sopravvissute su cui nessuno all'epoca sentiva poter scommettere due lire, e invece in seguito con l'abitudine di vedersi periodicamente, confermata dagli anni. Sempre condivisione, tra ironia e acciacchi, lacrime e ironia... e ironia e basta. Donata è maestra in questo, l'ho conosciuta così... "incavolata e ironica", e non avrei mai potuto scordarla. E a questo importante traguardo pure non sarei mancata, condividerne la gioia soffusa per un'età insperata considerate le premesse, era per me desiderio ed orgoglio. Così senza aver il tempo di replicare oggi mi son trovata a dire grazie per il dono che per Tutti è stata ed è Donata. Mi sono anche commossa e Lei con me, guardandoci negli occhi ci siamo capite come sempre, da brave "cancerine" di nome e di fatto.

domenica 17 luglio 2022

UN VIAGGIO PERSONALISSIMO (n.47) (Una lingua universale)

È giusta predisposizione, volontà nel cercare il buono che è nell'Altro, escludendo ogni forma di pregiudizio. Sintonizzarsi sulla stessa frequenza, nell'unico linguaggio possibile per ogni tipo di relazione. Il rispetto. Il rispetto non si serve di parole chiave, ma offre un'unica chiave di lettura. L'esempio. "Calma il mio cuore, Signore, acquieta i pensieri della mia mente, perché io possa continuare a prendere forza e speranza, e poi andare su strade diverse sconosciute ma inevitabilmente mie". Poche righe, una preghiera. Cercavo qualcosa che rispecchiasse lo stato d'animo del momento, ed ecco che mi capitano queste parole sotto gli occhi. A volte servirebbe una sorta di traduttore simultaneo, quando ci si capisce poco o niente, e spesso e malvolentieri si fraintende. Perché possiamo essere diversi, ma i Nostri cuori battono allo stesso modo, e poi sono gli stessi sogni e desideri a riempire le giornate, come pure le medesime ansie. Perciò comprensione e compassione. Comprensione che fa scivolare tutto addosso. Compassione sempre, perché doveroso è il rispetto, e benefica la fiducia.

sabato 16 luglio 2022

UN VIAGGIO PERSONALISSIMO ( n.46) (Ognuno salvi il bello che ha in sé)

Vivo in una città martoriata dal pregiudizio generalizzato a tal punto che non le si risparmia nulla, non le si perdona niente. Dimenticando che sono gli uomini a viverla nel bene e nel male. Scordando le sue pagine di storia. Però vero è che a volte pare non vivere ma tirare una carretta malandata che finché va... va. Saltando fossi, schivando pietre aguzze, asciugando il sudore per tanta fatica. Ma giusto ogni tanto, perché non ritrovare la poesia della vita? Sono fantasie? Di certo solo i sognatori possono... La poesia della vita Bisogna essere felici di nulla, magari di una goccia d’acqua oppure di un filo di vento. Di un animaletto che si posa sul tuo braccio o del profumo che viene dal giardino. Bisogna camminare su questa terra con le braccia tese verso qualcosa che verrà e avere occhi sereni per tutte le incertezze del destino. Bisogna saper contare le stelle, amare tutti i palpiti del cielo e ricordarsi sempre di chi ci vuole bene. Solo così il tempo passerà senza rimpianti e un giorno potremo raccontare di aver avuto tanto dalla vita. (Manolo Alvarez, poeta contadino spagnolo) ... perché spesso il vincitore è semplicemente un sognatore che non ha mai mollato né smesso di amare.

venerdì 15 luglio 2022

UN VIAGGIO PERSONALISSIMO (n.45) (Quando una parola in più diventa inutile)

Quando ogni parola in più diventa un inutile insieme di sillabe, perché pronunciata a stento mentre i pensieri corrono veloci. Essere riconosciuti dopo molto tempo già muove qualcosa dentro, ascoltare poi il prosieguo di una storia ascoltata che allora già aveva turbato e colpito, lasciano un segno bello profondo, di quelli che richiedono qualche ora per serbarne i tratti e farne delle stelle. Anche stavolta vorrei raccontare per filo e per segno, ma una condivisione così delicata e bella rischia di essere sciupata da qualsiasi commento, che con tutta la buona volontà risulterebbe banale. E allora... Una frase. Due sole lacrime e un sorriso con tanto e tale dolore dentro. Un nome ricorrente. E poi... Per Te darei la vita... pareva un voto, quasi una promessa. E fu così, dopo tanti baci e tenerezza . Baci senza cercare l'occasione, baci inaspettati, baci prima di dormire come pausa di giorni senza fine. Sono incontri che cambiano l'ottica delle cose. Cadrà un governo, e non sarà una novità più che mai. Il virus muterà ancora, e non sconvolgerà più di tanto. L'essenziale resta in quella gioia soffusa, generosamente condivisa che solo la speranza d'Amore può donare.

UN VIAGGIO PERSONALISSIMO (n.44) ("Accomodarsi" per non essere "scomodi")

Certe situazioni lo richiedono, è l'unico modo, giungere ad una sorta di compromesso anche con se stessi. Far finta di nulla o quasi, ché imputarsi non conviene. Ma secondo Voi... pensateci bene, si può nascere già accomodanti? Non è per caso che lo si diventa a causa di condizionamenti ambientali, contestuali e quant'altro? Di recente qualcuno ha pure detto che un simile atteggiamento è anche sinonimo di forza, ovvero forte lo diventi necessariamente se devi mandare giù rospi su rospi, e intendi sopravvivere alla grande. Sicuro è che persone siffatte sono le più pazienti e tolleranti, quelle che, come arbusti solo all'apparenza fragili, resistono ai venti, perché flessibili li assecondano e vivono le intemperie aspettando che passino. L'accomodante perdona ma non dimentica, magari elabora, impara e poi prende le distanze dagli atteggiamenti e mai dalle persone. Perché non intende distruggere ma accomodare le relazioni. Ecco... in sintesi l' "accomodante" potrebbe essere definito anche come colui che non intende arrendersi mai. Se dovesse infatti, entrare in conflitto con Altri oppure contrastare situazioni ed eventi in modo drammatico, non rischierebbe forse di soccombere? Perché alla fine importante è restare ben radicati nel profondo per godere della quiete intorno e di tutto il bene che c'è.

mercoledì 13 luglio 2022

UN VIAGGIO PERSONALISSIMO (n.43) (Grazie di tutto)

E mi accorgo che non sono mai stata così acciaccata, eppure mi sento bene. Se qualcuno chiedesse in questo momento... come stai?... direi, e in realtà lo dico, sempre e solo, bene, grazie. Ed è così, perché pure se non posso più passeggiare in salita, gli occhi al cielo levo ugualmente e guardare le nuvole rincorrersi mi dà gioia grande, quindi non posso non stare bene, anzi benissimo. È la Mente che lo dice e ne sono contenta. E sono dodici anni ormai che lo ripete e mi fa grata di poter accogliere e comprendere... Un paio d'occhi a malapena visibili sotto una frangia troppo lunga... - Questo mi mancava, dopo vent'anni a far da madre ad una madre cieca, ad accudire ora mio padre, senza contare le altre mie patologie, si... mi mancava proprio. Ma io non mi arrendo... - Si, non ti piangi addosso. Brava. - Non mi piango addosso semplicemente perché non ho più lacrime. Avrei voluto dirle (non l'ho fatto perché come prima volta ho preferito ascoltarla), le lacrime faranno posto alla speranza, il futuro cancellerà il passato, dal rinnovato amore per Te stessa nascerà una vita nuova. Le parlerò così la prossima volta, perché ho capito che posso farlo dal Suo saluto prima che andassi via... - Grazie Maria... grazie di tutto. La parola grata apre sempre alla reciproca fiducia.

UN VIAGGIO PERSONALISSIMO (n.42) (Dove porta il Cuore?)

Risposta immediata. Il Cuore porta dove stare bene, essere al sicuro, e non patire il confronto poco sano. Essere liberi, pienamente se stessi, grandi ed unici nel piccolo. Ché a scalar montagne solo per competere, c'è rischio di restare a metà per energia spesa male ancor prima di cominciare. È sentirsi a casa. Un'espressione usata tante volte, come dire stare a proprio agio, ben accolti e senza tema di giudizio. Perché "Casa" è dov'è il Cuore o dove il Cuore porta. E se il Cuore è verso Dio, saremo tra "quattro mura" sicure, ovunque. In quest'epoca di continuo cambiamento molti si ritrovano in ansia perché si sentono fuori posto, senza un "tetto" che ripari. Ma è possibile ovunque, perché ovunque sarà dato sempre il benvenuto. Anche dove la Malattia pare non finire mai, e semplici parole lette così, non fanno male. Sarebbero pure banali per certi occhi ed orecchi, e resterebbero ferme lì dove sono scritte con calligrafia bambina. E invece mettono le ali e volano lontano, dove posa il Cuore e il sogno non muore vano. Casa è semplicemente un momento da cui non si sente il bisogno di scappare.

martedì 12 luglio 2022

UN VIAGGIO PERSONALISSIMO (n.41) (Una domenica... intasata)

Ormai è cosa certa. L'unico programma valido è non fare programmi, e con curiosità e fiducia affrontare ciò che viene. Pur su un percorso ben preciso, mettere in conto sempre un'eventuale nuova rotta. Fare di intoppo o contrattempo una nuova opportunità. Ché quelli non mancano mai, però se prima parevano sconvolgimenti irreversibili, ora sono molto meno, da considerare sassi più o meno grandi sul cammino. Una serenità di fondo al momento della rinascita fu vera e propria euforia. Ridevo per nulla e niente mi mandava in crisi. La vita riprendeva come un gioco nuovo, e qualche contrattempo o inconveniente domestico era vissuto da me con assoluto distacco. All'epoca scrivevo, pagine di gioiosa quotidianità. Col tempo qualcosa è cambiato, sono solo cresciuta e la mia è diventata serenità consapevole. Non più fragorose risate ma sorrisi rassicuranti. E le pagine? Così fitte di riflessioni diventano promemoria per il Cuore. Gli intoppi semplicemente mere scocciature. Chi è lettore di tempi recenti si preoccupa per me, perché mi vede "troppo presa", ancora dentro e qualche volta pure annaspante. È cambiata l'ottica nell'attraversare gli eventi, e la normalità acquista significato e valore in relazione a quella altrui. Per cui un lavandino intasato che mi guasta la domenica è l'occasione per studiare nuove strategie di sopravvivenza, in attesa dell'idraulico. E intanto ricordo volti e penso le parole.

lunedì 11 luglio 2022

UN VIAGGIO PERSONALISSIMO (n.40) (Paura... sentimento ed emozione)

Nuvole incombenti sembrerebbero minacciose, poi tra un nembo e l'altro, la luce... Nell'immediato si può provare paura e per questo cercare riparo, oppure andare oltre e confidare in quella luce. La Paura è emozione ma poi diventa sentimento, dipenderà da Chi la prova. Ho paura. Lo sento ripetere sempre più spesso, non tanto dove ce lo si aspetterebbe, ma nella normalità di tutti i giorni. Ho paura... di questa guerra. Ho paura del virus che ritorna... Alla fine si perde di vista il valore del presente e non si tiene conto nemmeno del passato che vide nella storia dell'umanità l'alternarsi di periodi di luce e di buio. Eppure la storia dell'uomo continua, come deve pure la vita di ognuno, accettando, elaborando, adeguandosi. Anche con la paura si può convivere, anzi si cresce. Diventare persone più forti e comprensive. Capaci di accettare la fragilità degli altri, proprio perché hanno abbracciato la propria. Come si può? Imparando a gestirla, mantenendola lontano dagli spazi vitali. E guardando avanti, perché tanto tutto passa, pure la notte più buia. Con o senza paura, serenamente... sempre e comunque.

domenica 10 luglio 2022

UN VIAGGIO PERSONALISSIMO (n.39) ( Comprendere con la fantasia)

Sono persona cui non sfugge nulla da sempre, adesso faccio di più, prendo nota e rifletto, cerco una spiegazione e se non la trovo, me la creo. Anche con la fantasia, non è tutto sbagliato e resta valido come stimolo a non fermarsi alle apparenze. Malumore, pensieri erranti, qualche torto sono piccoli strappi, smagliature delle nostre giornate. In un modo o nell'altro tutto andrà superato. Io faccio appello alla fantasia e immagino di rammendare, poi di ogni rammendo farò un ricamo. Un tempo avrei stracciato il futuro con la fantasia, ora mi basta rammendare il passato per ricucire un presente che ha il dolce gusto della fantasia. Un passerotto mi zampetta accanto per un lungo tratto. Una nuvola muta d'aspetto all'improvviso, e una farfalla per niente intimorita si aggrappa al gomito e lì resta con le ali al vento. Mi appare subito evidente ciò che li accomuna. Il cielo e la possibilità di lasciarne traccia sulla terra. Penso... il passerotto, la nuvola, la farfalla, magari volevano indicarmi qualcosa, spiegare che nulla finisce per sempre. Un'anima non è mai libera totalmente di tornare al Cielo se resta ancorata o trattenuta sulla terra. Se parlo però ancora di nuvole e farfalle, di certo non dimentico, per questo vivono nel ricordo pur appartenendo al Cielo. Ah, la mia fantasia... quando ingrana la marcia non si ferma più, ma forse è meglio così. In alcuni momenti è la spinta giusta, proprio quella che a volte serve. .

sabato 9 luglio 2022

UN VIAGGIO PERSONALISSIMO (n.38) ("Eternamente ora")

Quanta strada... Se provo a voltarmi indietro, mi viene quasi il capogiro. La strada vale una metafora, gli anni trascorsi sono una realtà concreta, 43 per essere precisi. Già, il 7 Luglio 1979 cominciava una lunga storia che continua ancora, un matrimonio, un'unione fatta di amore in continua evoluzione, comprensione ad ogni litigio e sempre, rispetto e libertà. Quel giorno era il primo senza pioggia dopo tanto, e molto si sporcò di fango il mio abito bianco. Ma non fu la sola nota stonata per quella marcia nuziale. L'auto per gli sposi non arrivò, e fu quella di un vicino, che fece poi anche da autista, a condurmi in chiesa alle 5 del pomeriggio. La chiesa era chiusa nonostante l'importante appuntamento, l'auto fece per tre volte il giro intorno ed io passai alla storia come la prima sposa puntuale arrivata prima del sacerdote. Quando si dice... Chi ben comincia... Stando a tutto questo ed anche ad altro accaduto prima, avremmo dovuto dirci mio marito ed io... grazie tante, abbiamo giocato e amici come prima. Ma Noi siamo da sempre straordinariamente resistenti, cocciuti e resilienti, a tal punto che facemmo finta di niente allora, scavalcammo ogni ostacolo in seguito, ci adattammo alle situazioni senza accampare pretese, convinti al 100% del progetto di "Vita Insieme", che detto così pare la promozione di un evento e in effetti lo fu, rinnovato ogni giorno, mese e anno di questi che sono volati via. E della "nota a margine", quella che fa tremare i polsi, ne vogliamo parlare? In salute e in malattia... pare tanto scontata la prima e così lontana la seconda, e invece godi della prima e non ti accorgi né ringrazi, arriva la seconda e sembra troppo presto, ingiusta e sempre catastrofica. Nello specifico però posso dire che me la sono cavata. S'intende, nulla di eroico, ho semplicemente protetto Chi amavo, mi sono data la forza necessaria, ho imparato a sorridere per non veder piangere, è andata bene. Un'esperienza forte ed estrema che ci ha fatto crescere, ha saldato l'unione e allargato gli spazi di entrambi. Insomma quanta strada fino ad oggi... Essere nei pensieri di qualcuno fa sempre piacere, poi nelle occasioni speciali ancor di più, dà tanta gioia. Quella che ci è stata donata con gli auguri ci ha fatto sentire ricchi di ciò che conta davvero, affetto, stima e tanto altro ancora. Che dire di Noi a chiusura? Siamo talmente diversi da incastrarci ugualmente e in modo perfetto smussando angoli e limando spigoli. Allora la strada continua, andremo avanti così, perché ormai dopo tanti anni e grande arte siamo davvero una cosa sola. "Ti amerò qualunque cosa succeda. Ti vorrò bene sia quello che sia, anche se inciamperai, anche se ti comporterai come qualsiasi essere umano, comunque, ti amerò".

giovedì 7 luglio 2022

UN VIAGGIO PERSONALISSIMO (n.36) (Obiettivi a breve per traguardo finale)

Quando capita una tegola sulla testa si resta sicuramente tramortiti ma non sono macerie sotto cui restare. Così dopo momenti di incredulità ci si libera di quel peso e in tutta consapevolezza si sceglie di proseguire, con cautela e lucidità. Vivere la vita diventa come un sogno da realizzare e la propositività mezzo o strategia per raggiungere questo traguardo. Ciò che non ci distrugge può diventare una forza grande. Fissiamoci degli obiettivi, persino ogni appuntamento con la chemio può esserlo, e poi molti altri, piccoli e grandi e non molliamo mai. Queste le parole della meravigliosa Silvia, una bella ragazza dal fascinoso turbante colorato, madre di due bimbi. Mi ha colpito come l'altezza ben si combinasse con un volto bello e fresco nonostante la situazione. Senza contare il pensiero ben espresso, chiaro e determinato, quasi un programma da portare a compimento. Solare, infondeva coraggio e speranza alla compagna di stanza al Suo primo appuntamento. Mi ha riportato indietro a momenti vissuti e scene viste più volte. Perché si può dare voce e sostegno sempre, pure quando si è parte debole. Niente e nessuno può decretare la fine, se decidiamo di essere per esserci senza fine.

mercoledì 6 luglio 2022

UN VIAGGIO PERSONALISSIMO (n.35) (Ricamare il dolore)

Immagina la vita come una tela a trama larga ma non troppo, una tela da ricamare insomma, che ad un certo punto presenta un'imperfezione. Che fare... abbandonare l'opera o tentare di coprire il difetto con un ricamo ad arte...? "Nonna, come si affronta il dolore? - Con le mani, tesoro. Se lo fai con la mente il dolore invece di ammorbidirsi, s’indurisce ancora di più. - Con le mani nonna? - Si. Le nostre mani sono le antenne della nostra anima. Se le fai muovere cucendo, cucinando, dipingendo, suonando o sprofondandole nella terra la tua anima si rasserena perché le stai dando attenzione. Così non ha più bisogno di inviarti dolore per farsi notare. - Davvero le mani sono così importanti? - Si, bambina mia. - Le mie mani nonna… da quanto tempo non le uso così! - Muovile tesoro mio, inizia a creare con loro e tutto dentro di te si muoverà. Il dolore non passerà. Ma si trasformerà nel più bel capolavoro. E non farà più male. Perché sarai riuscita a ricamarne l’essenza..." Che saggio insegnamento, vero? Una volta qualcuno disse... se ti occupi, non ti preoccupi. Perciò meglio darsi sempre da fare. Leggere, scrivere, dipingere, persino mettere ordine in un cassetto e Mente e Cuore si fanno più leggeri. E in un doppio fondo quei particolari rimossi, gettati per sempre come la parte morta prima del tempo. Anche se a volte la situazione spingerebbe a nascondersi o fuggire, non si deve mai dimenticare che le risorse più importanti sono dentro di Noi, dobbiamo esserne solo consapevoli e ce la caveremo sempre e pur tra mille difficoltà. Spesso la soluzione e persino la salvezza sta proprio nella profonda conoscenza di sé, nel valorizzare il "dipinto" e dare poco importanza alla "cornice".

martedì 5 luglio 2022

UN VIAGGIO PERSONALISSIMO (n.34) (Un legame senza inizio né fine)

Siamo Tutti unici e speciali, eppure molto simili tra Noi. Ad unirci è la percezione delle cose e degli eventi che sia pure in modo diverso si palesa come necessità imprescindibile dell'essere umano. Ciò che capita non può scivolare di dosso come pioggia d'estate, qualcosa resta e diventa esperienza e ricchezza da trasmettere con la condivisione. Sperimentando il dolore soprattutto si avverte il bisogno di un riscontro che colmi il vuoto della solitudine e conforti anche nel tempo. Nascono così dei legami speciali, dall' inspiegabile collocazione temporale sembrano quasi tra Cielo e terra, quindi eterni. E alla fine si desidera condividere tutto, anche la gioia per un traguardo importante come l'80° compleanno. Ricordate Donata? Chi ha letto il mio libro l'ha conosciuta attraverso le mie parole. Lei è stata ed è per me un importante punto di riferimento. Stasera mi ha invitato appunto alla Sua festa... "Non puoi mancare, abbiamo vissuto insieme le stesse cose. Sei mia sorella..." ...ed io da brava sorella non mancherò. Un vissuto di sofferenza ha questo merito, crea immediatamente legami che sembrano da sempre e subito danno la certezza che saranno per sempre. "Storie" a loro volta da raccontare.

lunedì 4 luglio 2022

UN VIAGGIO PERSONALISSIMO (n.33) (Un foglio bianco e dei pensieri per rinascere)

Scrivo e penso, felice di poterlo fare ancora, felice che qualcuno leggerà. Felice che non finisca qui. Voglio vedermi crescere e sogno quel che sarò da grande. Ogni giorno, dall'alba a notte fonda, è una nuova vita. Questa la sintesi entusiasta dei sogni e delle aspettative all'indomani del traguardo dei cinque anni di sopravvivenza. Ne sono trascorsi altrettanti e un po' di più e poco è cambiato, nel senso che mi adopero sempre molto, scrivo tanto ma vivo momenti di riflessione più numerosi. In quanto a sogni ne faccio di più concreti, consapevole che il tempo si accorcia. All'epoca decisi che avrei scritto ogni giorno per dare un'anima a quel foglio bianco che era la mia vita. All'improvviso si erano cancellati sogni e progetti, e la malattia aveva lasciato una nuova pagina, mai vista. Che avrei potuto fare? Se avessi fissato lo sguardo su di essa, immobile e smarrita avrei finito col perdermi, decisi altro, o forse tutto fu deciso per me. Così quando fu il momento cominciai, e da allora avrei scritto ogni giorno, a sera con la complicità del silenzio. Spesso ho scritto a lungo, pagine venute fuori quasi da sole, non sono mancate pure le tre o quattro righe, sintetica espressione di fugace emozione colta a volo. Perché decisi che avrei scritto ogni giorno? Cominciò come un diario, una cronaca di eventi inaspettati e dolorosi, poi tutto cambiò aspetto e si trasformò in un "chiaroscuro di emotività". Sentimenti inespressi fino a quel momento, sensi di colpa e inadeguatezza, paura e angoscia, timida speranza e delirio di onnipotenza... un insieme di emozioni da lasciare per iscritto affinché Tutti potessero leggere, ricordare e imparare. La Mente è mistero come pure lo è l'Animo umano, ma nella complessità chiunque può riconoscersi e nei punti in comune ricavare risorse per sé. Decisi di scrivere ogni giorno per poter esprimere senza timore né ritrosia quello che in una vita intera non avrei potuto o forse neanche voluto dire.

domenica 3 luglio 2022

UN VIAGGIO PERSONALISSIMO (n.32) (Dall'acqua ristoro e vita)

E luglio è già in tutto il suo vigore, estate piena in verità da un bel pezzo, e come sempre Chi l'ama e la vive, diversamente c'è Chi la patisce. Ma tant'è son così le cose della vita, non accontentano tutti, non sarebbe possibile per esseri diversi. Qualcosa però che accomuna c'è, un elemento che accoglie, culla ancor prima della nascita. Oggi più volte mi ha rincorso l'immagine dell'acqua, scrosciante e tumultuosa di una cascata, appena tremula di un laghetto, luccicante in superficie come quella del mare nelle prime ore del mattino. Non credo sia stato a causa del caldo torrido. Forse desiderio di sconfinata immensità, sguardo che si perde oltre l'orizzonte, cento e più domande che affollano la mente. Senza risposta, e allora quella ribellione interna che precipita e si rovescia giù, e trova pace nell'acqua... e poi ritorna. Ricordo all'improvviso un' "istantanea" del mare appena mosso dalla brezza un giorno di aprile, lo guardavo incantata, affacciata alla ringhiera su un lungomare. Fino ad allora non mi ero mai accorta mi piacesse tanto. Con la testa finalmente scoperta provavo fino in fondo il piacere di un tepore primaverile completamente rinnovato. Ricominciavo a Vivere e tutto rappresentava una scoperta. Quanto ho imparato e ancora imparo, e l'intuito si affina, e l'animo si tempra. Un'esperienza che vale una "scuola di specializzazione" per la vita, e mille varie sensazioni appena percettibili, come portate da un vento che non senti, quando le relazioni spontaneamente si distinguono, le "giuste" piene e ricche, e le "sbagliate" vuote di nulla.

sabato 2 luglio 2022

UN VIAGGIO PERSONALISSIMO (n.31) (Allenarsi a Vivere)

Il pensiero va alla capacità di accettare gli accadimenti della Vita. Ne nasce una riflessione fatta più volte, è inevitabile perché vivere non è atto statico, ma un susseguirsi di reazioni. Vivere, nel vero senso della parola, equivale a muoversi con abilità nell'arco degli anni che sono concessi. Oggi un paziente, ormai "cronicizzato felice", lo ha affermato con un sorriso disarmante... - Io la prendo così. Per me è come venire in palestra ogni due settimane. E forse senza accorgersene ha detto la più grande verità, oltre ad aver trovato una valida strategia. Vive il "Qui e Ora", e lo fa nel modo giusto. L'esistenza non solo può ma anzi deve essere condotta in accomodamento continuo, restando ben fermi nel tempo presente di cui apprezzare ogni momento di serenità e ridimensionando quelli peggiori, poiché tutto ha un senso. Un corso di crescita a più livelli, un allenamento per fortificarsi, una "palestra" gratuita dove si alternano esercizi di diversa difficoltà. Dare perciò all' "Adesso" il tempo che merita, come fu per il Passato e sarà per il Futuro. Un Passato che ci vide come persone diverse ed un Futuro diverso tutto da scoprire.

venerdì 1 luglio 2022

UN VIAGGIO PERSONALISSIMO (n.30) (Dieci... undici... dodici... e a continuare)

Effetti collaterali di una lungosopravvivenza. Stamattina ricordavo i miei ormai noti trascorsi, proprio di questa stagione, dodici anni fa. Mi è venuto spontaneo ingannando l'attesa, da una fila all'altra per prenotare, sottopormi ad un prelievo, ritirare un referto. È stato un ritorno al passato, edulcorato dal fatto che ancora ci sono, piuttosto acciaccata ma sempre vigile a me stessa. - Moscia... moscia assai... Allora si vede proprio che oggi sono floscia come un calzino bagnato, ho pensato alle parole dell'infermiere che cercava invano una buona vena utile. - Io... io sono moscia? - Ma no, signora... non mi sarei mai permesso. Mi riferivo alle vene, mosce e vuote per il caldo. Già, il caldo come quel 29 giugno della dimissione, che mi parve essere scesa dalle montagne russe. - Prova sulla mano... gli ho detto. Ha provato, e il sangue ha preso a scendere giù nella provetta, ormai sono un'esperta, tante ne ho vissute sulla mia pelle Quindi una mattinata intera nel medesimo ambito quasi a voler celebrare un anniversario di sopravvivenza, come normalmente è chiamata ciò che per me è vita vera vissuta nella sua essenza. Amo raccontare, condividere ogni particolarità di questo strapuntino della mia esistenza. Parlare, confrontarsi serve... diceva quell'Amico, infatti anche i ritagli da una storia di Speranza sono particolari e possono costituire, per Chi li raccoglie, motivo di risorsa.