martedì 30 ottobre 2018

NEL TEMPO CHE MUTA SI CAMBIA COL TEMPO






Un giro per il centro cittadino una domenica mattina insolitamente calda per fine ottobre, un casuale ritorno di ricordi lontani. Tutto della serie... come si cambia. Mutano le abitudini, cambia l'essere umano che confrontando ciò che è con quello che fu, si ritrova diverso, e per questo un po' teme ma è pure molto contento. Report veloce delle mie emozioni di stamattina.
Siamo usciti con uno scopo preciso, e poi abbiamo fatto altro. Una visita alla città vecchia, nella parte storica, una preghiera veloce nella Cattedrale che ci vide sposi trentanove anni fa. Quelle scale così particolari, restaurate di recente con il resto della chiesa... quanti ricordi! Mi sono rivista, giovane e tremante al braccio di mio padre mentre andavo all'altare, tanti occhi addosso e la voglia di sprofondare. Fosse stato per me sarei andata a sposarmi non dico di notte ma quasi, fosse stato per me doveva essere matrimonio e nient'altro. Alcuna festa, solo un semplice pranzo in famiglia, magari con qualche portata in più, giusto per esagerare, ma...
E che è, un funerale con pranzo "consolatorio"?... esclamò mia madre... qua comando io!
E si fece tutto secondo il Suo volere, io al solito mi piegai, di questo ora mi pento si e no. Si, perché per l'ennesima volta sembrò non avessi abbastanza carattere... no, perché amavo molto mia madre ed ora che non c'è più, tutto sommato sono contenta di averla resa felice in quella occasione.
Matrimonio quindi sulle spine per me, a tal punto che oggi non ricordavo quanto fosse bella e ricca la Cattedrale, rivista con gli occhi tranquilli della maturità, consapevole di un tempo sempre più breve e comunque grata per poterlo constatare.
Si cambia col tempo, nel tempo che muta ai Nostri occhi.

lunedì 29 ottobre 2018

NON DIMENTICARE E RICORDARE









E' cosa che mi appartiene, non dimenticare e ricordare, due verbi e un'unica azione. Sembrerebbero sinonimi, forse più di uno li usa senza fare distinzione, per me è diverso perché non dimentico per ricordare. Ricordo perché è impossibile dimenticare, e da ogni ricordo traggo speranza per me e non solo, e così do motivazione a questo "continuare".
Consapevole che il mio logico pensiero possa presentare qualche "ombra", cercherò di essere più chiara col riferimento ad una recente condivisione. Tre cappellini sul comò a rendere normali e accattivanti tre parrucche sempre sullo stesso comò. Tre testine di polistirolo così "agghindate", oggetto di pensieri e sogni per le mie notti di speranza.
Perché tornare sempre indietro, riportare a se stessa e ad altri tali ricordi?
La polvere che copre uno specchio dalla bella cornice antica priva di lucentezza lo specchio e rende opaca la cornice. L'insieme perderà valore e sarà come non fossero mai esistite bellezza e funzionalità. Dimenticare è permettere che la polvere ricopra i ricordi, riportarli alla memoria invece equivale dare loro una bella spolverata ogni tanto perché ritrovino la peculiare funzione e la conseguente bellezza. Ritrovarsi al passato per apprezzare il presente quando è il caso, o migliorarlo nell'ambito del possibile.
Beh, allora per me fu l'epoca di parrucche e cappellini perché "non osavo neppure in casa la testa calva" per scarsa consapevolezza, forse ora sarebbe diverso anche se... mai dire mai. Vero è pure che attualmente col Make Up in reparto e le belle combinazioni di turbanti e foulard ad opera delle Nostre volontarie, Anna Maria, Pina e Michela, sarebbe tutta un'altra storia. E probabilmente anch'io potrei vedermi molto ma molto... "più bella di prima".

sabato 27 ottobre 2018

AGGIORNAMENTO DEGLI STUDI E ALIMENTAZIONE E PUBBLICITA' (quinta parte)


La pubblicità non risponde a reali esigenze materiali, crea nuovi bisogni sociali, non esaudisce desideri, induce o aiuta a desiderare qualcosa, che va oltre il prodotto pubblicizzato, estendendosi allo stile di vita o allo "status" a esso associati.
La pubblicità nasce un tempo con l'obiettivo primario di vendere un prodotto, oggi invece lo scopo è convincere il pubblico a desiderare di entrare a far parte del mondo prestigioso, godibile, popolato dai consumatori abituali di quel dato prodotto, sia esso un gelato, una bevanda, un abito.
In tutti i casi la PUBBLICITA' NON PUO':
- essere falsa, ambigua, fuorviante
- dare adito a dubbi sulla sicurezza nutrizionale di altri alimenti
- incoraggiare o tollerare il consumo eccessivo
- affermare, suggerire o sottindere che una dieta equilibrata e varia non possa in generale fornire quantità adeguate di tutte le sostanze nutritive.
- fare riferimento a cambiamenti delle funzioni corporee che potrebbero suscitare o sfruttare timori nel consumatore, sia mediante il testo scritto sia mediante rappresentazioni figurative, grafiche o simboliche.
I CLAIM (slogan pubblicitari) nutrizionali salutistici devono essere:
- veritieri
- basati su dati scientifici validi
- non possono suggerire l'idea che la salute potrebbe risultare compromessa dal mancato consumo dell'alimento
- non possono fare riferimento alla percentuale o all'entità della perdita di peso
- non possono fare riferimento al parere di un singolo medico o altro operatore sanitario e associazioni non riconosciute.
L'azienda produttrice è responsabile di ciò che comunica e deve essere pronta a giustificare la veridicità delle informazioni.
(continua)

AGGIORNAMENTO DEGLI STUDI E ALIMENTAZIONE E PUBBLICITA' (quarta parte)


- Un recente maxi-studio pubblicato sulla rivista The Lancet Diabetes & Endocrinology, sfata un mito. La vitamina D negli adulti non previene le fratture e le cadute e non migliora la densità ossea, quindi le linee guida correnti che ne raccomandano l'uso per gli anziani più a rischio di osteoporosi andrebbero cambiate.
- Presentiamo alcuni dei temi trattati durante il G20 Salute, svoltosi il 4 ottobre a Mar de la Plata in Argentina:
Riformulare le etichette dei cibi per contrastare l'obesità.
Approccio "One Health" (una sola salute) per combattere l'antibiotico resistenza..
Dal contrasto alla malnutrizione, passando per la lotta all'obesità, fino ad arrivare al potenziamento del ruolo delle donne in sanità e alla reattività dei sistemi di frontee alle emergenze.
- E finalmente tocca all'Industria alimentare strettamente collegata alla pubblicità.
Si parte da un processo operativo della mente.
Ricordo > Desiderio > Scelta > Azione.
Ma che cos'è in effetti la pubblicità?
E' qualsiasi forma di messaggio che è diffuso, in qualsiasi modo, nell'esercizio di un'attività commerciale, industriale, artigianale o professionale allo scopo di promuovere il trasferimento di beni mobili o immobili, la prestazione di opere o servizi oppure la costituzione o il trasferimento di diritti ed obblighi su di essi.
Le aziende si disputano la clientela proponendo la qualità migliore a prezzi più convenienti, tramite la comunicazione di un'immagine per distinguersi dai concorrenti.
Occorre sapere dell'esistenza di un prodotto, altrimenti non è affatto importante offrirlo come ottimo prodotto.
La società occidentale è definita "dei consumi" proprio ad indicare la centralità che l'azione di consumo riveste nelle dinamiche sociali.
(continua)

venerdì 26 ottobre 2018

UNO DI QUEI GIORNI...


... in cui senti forte i contrasti. La Tua vita adesso contro quella di ieri e pure dell'altro ieri, le giornate che potresti vivere spensierate e quelle fatte di ansia per riflesso quando si presenta il caso. I "Mercoledì" seguendo il sole, il vento e il profumo del mare, e quelli costretti ad una fermata d'autobus ma ugualmente niente male perché da tempo hai imparato ad apprezzare pure l'opzione da scartare, anzi per Te nulla è da buttare e tutto invece da recuperare e rivalutare.
Oggi, proprio così... uno di quei giorni.
Così stamattina una "gita" in autobus, con mio marito, senza meta e nulla da fare. Un giro per il centro e niente da comprare, il sole dopo la pioggia e le foglie secche da calpestare. Tutto in città e profumi da immaginare, consapevoli di poter essere contenti comunque per un dono, ancora insieme dopo tanti anni e temporali e mareggiate.
E mentre passeggiavo pure il pensiero è andato altrove, a Chi in quel momento affrontava l'ennesima sfida con la speranza di vincere ancora. I battiti sono rallentati e mi ha preso il solito "pudore da privilegio". So che non è giusto. Non è giusto che per qualcuno non abbia mai fine, non è giusto che io mi senta in colpa, non è giusto che Dolore, Sofferenza vadano a ruota libera, per caso, come la pallina sulla roulette...
Ed è trascorso il giorno, è ormai notte fonda ed è stata una serata malinconica a guardare una luna straordinariamente luminosa, circondata da un alone arcobaleno che fa ben sperare. Si smorzano le parole come le luci prima di andare, passerà tutto, e sarà domani con le solite parole che riprenderanno vigore. Ora mi abbandono alla luna che non dorme, che vegli su di me fino all'alba.

mercoledì 24 ottobre 2018

AGGIORNAMENTO DEGLI STUDI E ALIMENTAZIONE E PUBBLICITA' (terza parte)


- "Ricordare"
Il "vero sé" esiste veramente?
Il vero sé dovrebbe essere una rappresentazione di Noi stessi fornita alle Nostre esperienze, in realtà creiamo continuamente falsi ricordi per costruire l'identità che vogliamo. Si scopre che spesso l'identità non è una rappresentazione veritiera di chi siamo, anche se la Nostra memoria è intatta. La ricerca mostra che in realtà non accediamo né usiamo tutti i ricordi disponibili quando creiamo narrazioni personali. Sta diventando sempre più chiaro che, in un qualsiasi momento, tendiamo inconsapevolmente a scegliere e estrarre cosa ricordare.
Quando creiamo narrazioni personali, facciamo affidamento su un meccanismo di screening psicologico, detto sistema di monitoraggio, perché contrassegna certi concetti mentali come ricordi.
I concetti che sono piuttosto vividi e ricchi di dettagli ed emozioni hanno maggiore probabilità di essere contrassegnati come ricordi. Questi poi superano un "test di plausibilità" condotto da un analogo sistema di monitoraggio che indica se gli eventi rientrano nella storia personale generale.
E questa è solo metà della storia. L'altra metà ha a che fare con la veridicità dei ricordi che, ogni volta che vengono scelti ed estratti, diventano parte della narrazione personale.
Anche quando stiamo facendo correttamente affidamento sui Nostri ricordi, questi possono essere molto inaccurati se non del tutto falsi. Spesso ci inventiamo ricordi di eventi che non sono mai accaduti.
Ricordare non è come proiettare nella Nostra mente un video del Nostro passato: è un processo altamente ricostruttivo che dipende dalle conoscenze, dall'immagine di se stessi, dai bisogni e dagli obiettivi personali.
La memoria personale non ha una singola collocazione nel cervello, ma è basata su una "rete cerebrale di memoria autobiografica" che comprende diverse aree distinte tra loro.
Una zona cruciale sono i lobi frontali che scartano gli elementi impossibili o incongruenti, e adattano l'idea che l'individuo proprietario del ricordo ha di se stesso.
Se non congruente o privo di significato, il ricordo viene scartato o cambiato aggiungendo o cancellando informazioni.
- Benefici di una moderata attività fisica
Uno studio svedese, condotto fra i pazienti colpiti da ictus ricoverati in un ospedale di Gothenburg, ha evidenziato come la maggior parte dei casi lievi si registrasse fra coloro che svolgevano una moderata attività fisica settimanale.
(continua)

martedì 23 ottobre 2018

CALARSI IN SE'. PRIMA E DOPO.








Terzo incontro del GAMA, nuove conoscenze, report delle "strategie novità" nella sala d'attesa, condivisione di esperienze in reparto. E nella seconda parte, il ritorno del metodo IAPS ((International Affective Picture System). Portare alla luce emozioni profonde tramite la visione di immagini appropriate e scientificamente testate mediante risonanza magnetica funzionale.
Come stabilito nel primo incontro dell'anno, ogni volta i volontari operativi condivideranno l'esperienza recente, mettendo in rilievo le difficoltà quanto i successi, e questo sarà aiuto per Chi parla e per l'assemblea, sempre più presa in modo attivo in campo oncologico.
Stavolta sono state le volontarie del Make Up a spiegare nel dettaglio come conquistano la fiducia delle pazienti, coinvolgendole con il contagio positivo. In futuro oltre il "trucco e parrucco", dopo accurata e completa informazione si cimenteranno anche nel far conoscere e promuovere caschi e cuffie refrigeranti per contrastare la caduta dei capelli. Intanto a tutt'oggi nei limiti delle proprie competenze riferiscono discreti consensi.
Per quanto riguarda il "periodo di prova" degli esercizi di respirazione dalla tecnica yoga in sala d'attesa, anche per questo terzo lunedì l'esperienza si è rivelata assai positiva, definita da qualcuno addirittura come "una bella sorpresa in una giornata di pioggia". Dopo il fortunato approccio, si spera possa continuare in modo regolare e sempre sereno.
Terminata la prima parte dell'incontro, si è passati alla visione delle foto, 7 di numero e varie per situazioni e soggetti.
- L'esplosione di gioia di una sposa sotto lo sguardo intrigante di un'altra donna
- Lo sguardo vuoto di un uomo, verosimilmente di Chi non sa esprimere emozioni perché non le prova (Alessitimia)
- Un momento gioioso di bambini in piscina
- Una mano, forse femminile, su un volto maschile
- L'atteggiamento cinico e di forte pregiudizio di un magistato.
- Due bambini di razza diversa, intenti insieme nella lettura di un libro
- Lo sguardo curioso e interrogativo di un uomo
Al solito nella condivisione sono emerse emozioni anche imprevedibili, e raccontate esperienze di vita che hanno condizionato il futuro nel privato come in campo lavorativo. E non solo, da un'immagine in particolare è affiorato il ricordo positivo del recupero di un rapporto familiare. L'amore tra madre e figlio ritrovato tramite l'esperienza della malattia.
Calarsi in sé per scoprire ciò che si pensava non aver mai avuto o perso.

AGGIORNAMENTO DEGLI STUDI E ALIMENTAZIONE E PUBBLICITA' ( seconda parte)


- Sano stile di vita
I risultati di uno studio condotto dall'università della Pennsylvania sostengono che concentrarsi su qualcosa che va al di là di se stessi, come figli, coniugi o amici, aumenta l'efficacia dei messaggi che promuovono uno stile di vita sano e aiuta a superare le cattive abitudini. Perché per farsi del bene spesso l'amor proprio non basta, e quella schiera di persone che tiene alla nostra salute con il proprio affetto è in grado di farci superare testardaggine, vizi e cattive abitudini.
- Microbioma e infezioni
Le infezioni del cavo orale sono tenute a bada dal microbioma residente che dialoga con le cellule immunitarie. Viceversa l'impiego di antibiotici, distruggendo il microbioma orale, espone al rischio di infezioni fungine e non solo. Motivo in più per utilizzare gli antibiotici solo in caso di effettivo bisogno e in modo appropriato.
- I numeri del cancro
Nel 2018 nuovi casi in Italia, circa 373.000. Al Nord si sopravvive di più.
Presentata al Ministero della Salute l'ottava edizione del volume sui numeri del cancro, frutto della collaborazione tra gli oncologi, gli epidemiologi dell'Airtum, Fondazione Aiom e Passi.
La neoplasia della mammella è la più frequente (52.800), in calo colon-retto e stomaco.
Causa principale, secondo Stefania Gori, presidente dell'Aiom, è la scarsa adesione agli screening e stili di vita scorretti, fenomeni di entità differente in regioni diverse.
(continua)

lunedì 22 ottobre 2018

PARTORIRE SE STESSI


Giornata assai fruttuosa oggi, dal confronto quotidiano ho colto tante buone riflessioni con tema centrale, "il Tempo". Si alternano le stagioni e nel passaggio del testimone quasi non ci si accorge dello scambio, perché nel tempo si collocano incastrandosi in modo perfetto. E in questo "scenario" Noi ci muoviamo "fuori Tempo" e "al di sopra del Tempo", come tutto non dovesse mai avere fine, "briciole" inconsapevoli di eternità.
Eppure si attraversano momenti non facili, spesso drammatici, da cui pare non poter uscire vivi, anzi ogni volta ci si spegne proprio perché c'è un istante preciso in cui si smette di esistere senza accorgersene.
Poi si nasce di nuovo.
“Rinascita” è una parola terribilmente fraintesa, passa come una cosa bella che accade in automatico, la fine di un’agonia, la luce in fondo al tunnel. Non è così. Diceva Marquez che la vita non comincia quando una madre ci mette al mondo, ma si nasce davvero quando ci si obbliga a partorire noi stessi. La rinascita è, in fin dei conti, un parto. Una grande sofferenza, tante fitte al cuore col respiro mozzato, molte persone che dicono che cosa fare e danno consigli buoni si e no, tanto sempre da Te dipende. Questo si prova, a partorire se stessi. Ci si trova ad essere contemporaneamente la madre e la figlia, e poi devi ricominciare tutto ma alla luce dell'esperienza vissuta. Parlare con la gente, uscire di casa, leggere un libro, persino ridere e piangere sarà in modo diverso. La paura di fallire e di deludersi, la voglia di trasgredire, le incertezze e le paure. I conflitti nella tua testa, che vivi come reali, la persona che sei stata, quella che vorresti essere e quella che hai paura di diventare combattono, instancabili, ogni volta che devi obbligarti a prendere una decisione, fosse anche solo scegliere tra una camicetta nera o una marrone, colori che non ami più ma che puntualmente si ripresentano e in un certo senso violentano la Tua persona che appena nata indosserebbe solo il "rosa" di una vita nuova e il "celeste" di un cielo finalmente senza nuvole.

sabato 20 ottobre 2018

AGGIORNAMENTO DEGLI STUDI E ALIMENTAZIONE E PUBBLICITA' (prima parte)



Continua l'aggornamento riguardo i recenti studi scientifici.
- Il "perdono incorporato"
Uno studio pubblicato su "Nature Human Behaviour" spiega perché la specie umana è predisposta al perdono o, quanto meno, al beneficio del dubbio prima di tagliare un rapporto, se così non fosse non potremmo essere animali sociali. Siamo quindi naturalmente predisposti a concedere il beneficio del dubbio o, detto in altre parole, a rivedere le nostre impressioni quando si rivelino sbagliate.
Ad esempio, se qualcuno si comporta inizialmente in un modo che non ci piace, possiamo all'occorrenza riconsiderare le nostre opinioni, ammettendo l'idea che potremmo esserci sbagliati o che l'altro stesso si sia comportato male solo per errore.
Questa tendenza a tornare sui propri passi, se necessario, è radicata nella nostra specie e senza questo sistema di perdono "incorporato" le relazioni sarebbero povere o limitate. O rischierebbero di non esistere affatto.
- Movimento e memoria
Se non ricordi mai dove hai lasciato le chiavi o gli occhiali, cerca almeno di ricordarti di fare sport, infatti anche una breve lezione di yoga o tai chi è sufficiente per rimodellare il cervello e rinforzare la memoria nell'immediato. Lo rivela una ricerca condotta tra University of California, a Irvine e l'Università di Tsukuba in Giappone.
L'attività fisica è stata in passato riconosciuta come una strategia chiave per rinforzare la memoria , e associata a formazione di nuove cellule nervose nei centri di ricordi , ippocampo, con benefici a lungo termine per la memoria.
(continua)

venerdì 19 ottobre 2018

ANIME IN CAMMINO


E' così che mi sento quando si chiude il giorno e la notte avanza. Poi una pausa, e con la luce si riprende. Stanchezza sulle spalle e negli occhi, e spesso troppo spesso la sensazione di non essere capita. Ma vado avanti, come anima in cammino, consapevole di voler essere fino in fondo ciò che ho deciso.
A volte mi faccio prendere dalla veemenza del pensiero, mi accaloro nell'esternarlo, vorrei contenermi per non essere fraintesa ma raramente ci riesco. Succede a Chi ci crede che ciò che si è vissuto debba avere un senso, uno scopo.
E ché... è forse vita questa?
Nel sentire una figlia esclamare questo e in tale modo, sono rimasta basita, tanto che sul momento mi sono mancate le parole, poi...
E meno male che la madre in questione pareva mostrasse disinvoltura e forza a vivere ciò che per malasorte le era toccato...
Sapessi, faccio il possibile per farlo pesare poco e niente, eppure "questa" sente tutti i mali del mondo.
Ipocondriaca...?
Ecco, si... è diventata proprio quello.
Il problema è che quando la malattia si presenta, non è la sola persona colpita ad essere coinvolta ma l'intera famiglia, ed ogni componente reagisce in modo diverso. Così Chi dovrebbe sentirsi curato e protetto, si trova invece ad accogliere e rassicurare, con un latente ed ingiusto senso di colpa per una colpa che non ha...
E' un diritto, sai figlia mia... un diritto sacrosanto, quello di sentirsi circondati da persone serene e fiduciose. Quando ti capita un evento difficile, si affronta, si vive e si supera, ma non si può farlo da soli.
E ché... deve capitare proprio a me?
No, dicevo "ti" capita, ma non perché sia certo. Però pensarci serve ad imparare com'è la vita. Dall'alba al tramonto c'è comunque tanta luce intorno, chiaro e oscuro per ogni anima in cammino.

giovedì 18 ottobre 2018

UN MERCOLEDI' COSI' COSI'


Tempo incerto ma ugualmente voglia di andare, far evadere la mente da tanti pensieri. Non mi abbandona la positività, ma non posso negare che è diventato un bene prezioso da custodire, come un quadro d'autore che acquistando valore con gli anni rischia di non essere più dove è giusto e logico che sia.
La mente fa da sentinella ai pensieri buoni, è selettiva e sempre in guardia, non evita né scarta il dolore ma sceglie per priorità, e le mie sono sempre quelle intese ad elaborare la serenità, e non solo per me.
Stamattina sono riuscita a coinvolgere anche mio marito, e insieme abbiamo deciso di andare a far visita ad un'Amica delle mie, quelle "importanti", una Persona speciale che ha tanto da insegnare col semplice dono del sorriso. Questo per Lei è un periodo un po' critico, non più di altri del passato ma comunque da affrontare, vivere e superare, perché lo supererà, è cosa certa.
Abita in un paese del Subappennino Dauno, arroccato, piccolo e con poche anime, oggi ne abbiamo incontrate un paio... forse tre, perché c'era nebbia a banchi addirittura in piazza, e mentre se ne levava uno scendeva immediatamente un altro. Poi il tutto è diventato pioggia, un rovescio di media entità e infine sottile, come umidità che imponendosi si realizza in goccioline. Tanta poesia, non c'è che dire, è tornata alla memoria la lirica di Carducci, mancava l' "urlo del mare" ma il resto c'era tutto quanto.
Ho anticipato la mia visita all'Amica quando ero già in paese, volevo farle una sorpresa e l'ho chiamata al telefono, una, due, tre volte e più ma non ha risposto...
Te l'avevo detto io di avvisare...
Solito rimbrotto da grillo parlante... quando si tratta di errore altrui... del previdente marito, ma dopo qualche passo, eravamo insieme al citofono di casa dell'Amica. Nessuna risposta, e...
Così la prossima volta impari...
Classica conclusione di Chi crede di avere sempre ragione, ma non importa. E' stato un peccato, è vero ed anche delusione con un po' di malinconia. C'avrei tenuto davvero a quell'incontro ché distogliesse entrambe dalla coltre nebulosa dei pensieri, grevi e grigi come una giornata d'Autunno.

mercoledì 17 ottobre 2018

LE EVIDENZE (conclusioni)




Cosa assai curiosa è il "meccanismo fisiologico" sulla base di semplici ipotesi. Ad esempio, in maniera del tutto assiomatica, si attribuisce ad uno specifico alimento un effetto afrodisiaco.
Consideriamo il cioccolato, per due dei suoi molteplici composti, il triptofano (precursore della serotonina, neurotrasmettitore coinvolto nell'eccitazione sessuale) e la feniletilamina (stimolante legato all'anfetamina, rilasciata nel cervello quando ci si innamora) si possono attribuire a questo alimento presunte qualità afrodisiache. Tuttavia, è stato necessario realizzare uno studio per indagare questa ipotesi.
Su un campione casuale di donne, con un'età media di 35 anni, si è indagato circa la relazione tra consumo regolare di una porzione di cioccolato al giorno e l'eccitazione sessuale. Alla fine è risultata come falsa l'associazione legata all'età.
E' allettante ipotizzare che il cioccolato possa avere un impatto psicologico e biologico positivo sulla sessualità femminile. Nel campione le donne che riportano un consumo elevato di cioccolato hanno un punteggio più alto rispetto alle donne che non mangiano cioccolato. Tuttavia, quando i dati sono controllati per età i punteggi sono simili, indipendentemente dal consumo di cioccolato. E' stato necessario "stratificare" per età per evitare un "confondimento" e trovare una "falsa associazione".
Negli studi epidemiologici, se non vengono eseguite le opportune correzioni statistiche è facile scambiare lucciole per lanterne.
La Nostra "attenzione selettiva" ci spinge ad affermare che in "Nutrizione umana", più di ogni altra disciplina, è quanto mai opportuno che gli studi siano ben condotti, perché tra quelle bio-mediche è la più "invasa" dalla "Pseudoscienza".

martedì 16 ottobre 2018

LE EVIDENZE (settima parte)



Secondo uno dei principi di Hill, l' "Antecedenza Temporale", la causa deve precedere l'effetto. Ad esempio, una terapia a base di estrogeni può essere messa in associazione con una tromboflebite solo se è stata iniziata prima della comparsa della tromboflebite.
Per la "Forza dell'Associazione" un effetto piccolo può rappresentare una fluttuazione casuale, un effetto notevole più facilmente rispecchia un'associazione causa-effetto.
Ad esempio, l'associazione tra fumo e cancro del polmone (Rischio Relativo = 14) è più forte dell'associazione tra fumo e infarto miocardico (Rischio Relativo = 1,62).
Secondo il "Gradiente Biologico" all'aumentare della dose, aumenta anche l'effetto.
La "Consistenza" vuole che l'associazione tra fattore di rischio e malattia deve essere confermata in contesti diversi.
Per l' "Evidenza Sperimentale" un'associazione causa effetto, rilevata in uno studio osservazionale, andrebbe confermata da uno studio sperimentale. L'associazione tra fumo e cancro del polmone è stata confermata su animali di laboratorio.
Il Codice Europeo contro il cancro del 2014 promuove 12 modi per ridurre il rischio contro la malattia, tra cui una "Dieta Sana"...
- Consumate abbondantemente cereali integrali, legumi, verdure e frutta.
- Limitate i cibi molto calorici (ricchi di zucchero e grassi)
- Evitate le bevande zuccherate
- Evitate le carni conservate, limitate le carni rosse.
- Limitate i cibi ricchi di sale.

NON POTEVA ESSERE ALTRIMENTI


Quel che eri, continui ad essere... non si cambia ma ci si adatta al cambiamento.
Piccoli e grandi traumi che segnano l'esistenza, dalle relazioni personali agli eventi, quelli seri che stravolgono la normalità e la rendono speciale.
Cadere e rialzarsi, cercando di non spaccarsi la testa del tutto. E metafora a parte, non arrendersi e risorgere dalle ceneri.
So adattarmi, lo ripeto... e alla fine la "situazione adattata" finisce pure per piacermi.
E' vero, fu così quando mi ammalai. Accettai, sia pure con difficoltà, mi adattai... ne feci una risorsa, che ancora non è esaurita. Il Cambiamento diventò Forza.
Così da "annoiata metodica" avviata alla cronicità, presi a fare cose nuove ogni giorno per trovare energia e spirito giusto a favore della forza interiore, necessaria a superare gli eventi. Perché in fondo a volte basta quel poco che sembra difficile da mettere in pratica, e invece è semplice come un sorriso all'improvviso che ti cambia la giornata.
Il buono che alla fine, se lo si cerca, c'è sempre. Il segreto?
Il buono veicola attraverso i Nostri gesti, per giungere poi all'Animo, e dall'Animo all'Altro che è accanto.
I piccoli cambiamenti soprattutto fanno star bene perché non sono tali da destabilizzare situazioni preesistenti, magari le migliorano solo, o... se anche le peggiorano... si fa sempre in tempo a tornare indietro. Io questo non lo faccio mai, avanzo nel cambiamento perchè curiosa nell'aspettativa di ciò che sarà, e fiduciosa nelle mie risorse, prima di tutte la capacità di vedermi diversa e piacermi. Ché se mi piaccio io, per Chi mi incontrerà sarà anche meglio.
I miei capelli, ad esempio...
Ma finalmente... stai benissimo con questo colore. Chi è il tuo parrucchiere?
Fu la Vita un giorno, sai... e guarda un po'... per un "suo" colpo di testa. Da allora non volli più cambiare, perché scoprii di piacermi così tanto che non poteva essere altrimenti.

domenica 14 ottobre 2018

UN SABATO DA "RILEGGERE"


Sai quando ti prende un pensiero, un'idea e non riesci a tornare indietro perché non puoi?
Questo è stato un sabato trascorso volutamente in maniera diversa. Di solito mi dedico alla casa, faccende e spesa, questo mette pace con me stessa, tacitando gli scrupoli che ogni tanto si fanno sentire, perché sempre facile non è l'armonia tra ciò che sono e quel che ero, ma oggi... no.
Qualche giorno fa ho sentito che dovevo dare un po' di più, lasciar andare quella parte di me ancora pignola, legata agli affanni quotidiani, e vivere un momento intimo che fosse non solo mio, come dire... da me agli Altri.
Ho pensato... perché sabato non andiamo a San Giovanni Rotondo? Ti va di andarci insieme...?
Mio marito mi ha guardato stranito, ormai è abituato al "giorno comandato" e sa benissimo che per me il sabato è sacro al contrario, comunque pur incredulo, ha acconsentito...
Ok, ma che intenzione hai...?
Sono credente, cattolica e praticante ma non in forma, come afferma lui, "ossessiva", amo pregare non a schema fisso, più che "formule" le mie preghiere sono invocazioni e lodi simili a conversazioni.
D'altra parte se Dio è Padre, accetterà pure qualche mia carenza, almeno spero, e poi sa che in Lui confido, a Lui mi affido, e di Lui mi fido incondizionatamente.
In questa forma quindi amo pregare spesso e ovunque, avrei potuto anche oggi, ma per pensiero o idea o impulso ho voluto sacrificare quella sorta di "fisima" residua per dare maggior spazio alla "parte buona" di me, che a sé non pensa e dedica mente e Cuore agli Altri. Le ansie e i sorrisi, il tempo e le preghiere, l'interpretazione dei "segni" della Natura, somma espressione del Creato. Quando nei cipressi noto la forza e la resistenza, e delle onde del mare ascolto la voce e ne percepisco la resilienza.

sabato 13 ottobre 2018

LE EVIDENZE (sesta parte)


Le evidenze scientifiche sono parte della conoscenza collettiva. Questa è ripartita in un gruppo di persone, e nessuno la possiede interamente, quindi la conoscenza di uno solo, ricca di indicatori e annotazioni, deve collegarsi a quella di altre persone.
I differenti frammenti di conoscenza, che membri diversi della comunità possiedono, devono essere compatibili. Fidarsi dei propri "sensi" per la Conoscenza dei fenomeni può farci ripiombare nel "Medioevo", perché c'è una grande differenza tra "SINTOMI" (individuali) e "SEGNI" (universali).
Nel Medioevo credevano che la terra fosse piatta, prova dei loro sensi, e questo era un sintomo.
Esiste l'illusione della conoscenza, e si verifica perché viviamo in una comunità della conoscenza e sbagliamo a separare il sapere che si trova nella nostra testa da quello al di fuori. L'illusione della conoscenza è il rovescio della medaglia di ciò che gli economisti chiamano la maledizione della conoscenza (es. Come! Non lo sapevi?). La maledizione della conoscenza consiste nel pensare che ciò che si trova nella nostra testa sia anche in quella altrui. Nell'illusione della conoscenza, tendiamo a pensare che ciò che si trova nella testa degli altri sia nella nostra. In entrambi i casi, sbagliamo nel distinguere chi sappia che cosa.
Austin Bradford Hill è stato un epidemiologo e statistico britannico, pioniere nell'uso degli esperimenti clinici randomizzati. Portano il suo nome alcuni principi ( I nove principi di Hill):
- Forza dell'associazione
- Riproducibilità
- Specificità
- Temporalità
- Gradiente biologico
- Plausibilità biologica
- Coerenza
- Conferme da evidenze sperimentali o quasi sperimentali
- Ragionamento analogico
( continua)

LE EVIDENZE (quinta parte)


Lo zucchero è presente ovunque, dalle bibite gassate agli yogurt, addirittura di questi 9 su 10 sono zuccherati quanto le prime. Tra gli 898 yogurt analizzati solo quelli naturali e greci andavano incontro alla raccomandazione di Oms e sistema sanitario britannico di 5 grammi di zucchero ogni 100 grammi di prodotto. Solo due dei 100 prodotti destinati al consumatore infantile erano a basso contenuto di zucchero, inoltre come era prevedibile, i dessert al latte, con una media di quasi 20 grammi di zucchero per 100 grammi, erano i più zuccherini.
Lo yogurt aromatizzato e quello con etichetta biologica o ecologica, seguito immediatamente da quelli che portano pezzi di frutta, hanno tutti circa 13 grammi di zucchero per 100 di prodotto.
Tra i prodotti a base di soia e simili, sebbene fossero all'interno della soglia massima, nessuno era a basso contenuto di zuccheri.
Yogurt e formaggi freschi destinati ai bambini: tra questi solo 2 avevano meno di 5 grammi di zucchero per 100 grammi di prodotto. La media è di quasi 11 grammi.
Riferirsi alle evidenze scientifiche è fondamentale, fornisce la consapevolezza del "sapere" o meglio della "conoscenza", e come affermava Francesco Bacone, "Sapere è potere". Trasmettere nozioni acquisite è fornire conoscenza all'Altro, senza per questo veder diminuire la propria. Come Chi accende la Sua candela da un'altra, riceve luce senza lasciare nel buio la stanza.
L'efficacia delle Nostre azioni dipende dalla conoscenza alla quale riusciamo ad accedere quando ne abbiamo bisogno.
In medicina c'è stata una tale esplosione di ricerche mediche che nessun medico può più sapere tutto ciò che serve riguardo a tutte le varie patologie e preoccupazioni che i pazienti presentano. Fortunatamente, adesso l'accesso a database elettronici consente di cercare ciò di cui si ha bisogno, quando se ne ha bisogno ed, in particolare, di riferirsi alle Evidenze Scientifiche.
(continua)

venerdì 12 ottobre 2018

DAI BASTIONI IN POI...






Verso un mare che ricorda l'antico, un mare d'epoca che lambisce, si frange e resiste.
Dopo circa un mese da Polignano, siamo tornati ai Nostri Mercoledì restando in zona, a Monopoli.
È annunciata dal profilo del castello e dalle antiche mura, la bella Monopoli, che si specchia nel mare Adriatico e dista circa 40 Km da Bari.
Monumento simbolo della città è il Castello Carlo V, che ammicca dal promontorio di Punta Penna, oggi sede di mostre e convegni. Le masserie fortificate, ben conservate o restaurate con cura, si trovano nel cuore della marina, nelle basse colline e nell’entroterra pianeggiante.
Un bel centro storico, ben tenuto e pulito, con case bianche dalle verande fiorite, e diversi punti di ristoro.
I muri che costeggiano il porto e quelli che cingono, quasi a proteggerla, una caletta, portano delle immagini d'epoca dal fascino coinvolgente. Una scolaresca per una foto ricordo, due sposi e damigelle al tempo dell'Amore eterno, il venditore di cozze...queste da un lato, dall'altro il verde azzurro del mare che con la sua voce e il luccichio in superficie fa da colonna sonora e scenografia ad un cortometraggio in matinée.
Rampe di scalini di pietra consumati dal tempo e da passi antichi e ripetuti, conducono nella parte alta dei bastioni, roccaforti di osservazione e difesa. Il bastione di Santa Maria porta ancora due cannoni rivolti verso il mare.
Anche Monopoli è meta di turisti stranieri nonostante l'estate sia conclusa, oggi ne abbiamo incontrati davvero molti, sarà perché qui da Noi, in Puglia l'inizio d'autunno è sempre così dolce e mite, invita con un intenso profumo di alghe e avvolge in un tepore piacevole. E poi si vive, pure se breve, il completo e vero relax, quello che libera dalle tensioni di ogni tipo e prepara ad affrontare la normale quotidianità.
Per Chi vuole godersi il panorama dal mare c'è la goletta che va e viene dal porto, per Chi vuole immergersi nel bianco antico dei vicoli, ci sono invece dei curiosi "tre ruote" acconciati a dovere, e colorati per un traballante ma divertente trasporto.
Avremmo voluto visitare la Cattedrale, "Maria SS. Della Madia" (sec. XVIII), imponente costruzione venuta su da idee progettuali di due "Maestri Muratori Ingegneri", incredibile a credersi e secondo l'opinione generale anche stupefacente a vedersi per la ricchezza dell'interno, ma il tempo per consuetudine sempre tiranno l'ha impedito. Ma chissà... potrà essere un buon motivo per tornarci, magari in stagione diversa... chissà!

mercoledì 10 ottobre 2018

LE EVIDENZE (quarta parte)


Le due modalità di trapianto di microbiota (orale e colonscopia) hanno dimostrato efficacia sovrapponibile. Dopo un singolo ciclo di trattamento infatti il 96% dei pazienti non ha presentato recidive durante le 12 settimane di studio.
Gli eventi avversi minori sono risultati meno frequenti tra i pazienti sottoposti a trapianto attraverso capsula. Il 66% di questi inoltre hanno definito l'esperienza affatto spiacevole.
Nel 40% dei casi la diagnosi viene cambiata dal secondo esperto, quindi davvero la seconda opinione di un medico può cambiare il corso della malattia. In particolare i ricercatori hanno analizzato l'effetto della seconda opinione data in centro oncologico di riferimento nazionale, dove ad esprimersi erano esperti di più discipline insieme. In questo modo si è visto che la loro revisione cambiava la diagnosi delle pazienti che si presentavano per un secondo consulto in oltre il 40% dei casi. La seconda opinione conta davvero nel cambiare diagnosi, e in molti casi può portare ad una terapia diversa.
Per quanto riguarda il tumore al pancreas, la cosiddetta "biopsia liquida" del Dna tumorale circolante ha dimostrato di essere in grado di prevedere la progressione della malattia e la sopravvivenza. L'evidenza arriva da uno studio USA che ha preso in considerazione 194 casi. I ricercatori hanno analizzato le biopsie liquide di 194 pazienti in trattamento per un adenocarcinoma duttale pancreatico (Pdac) localizzato o metastatico.
Le evidenze scientifiche ricoprono un ruolo importante perché costituiscono l'argomento che sorregge tutti gli altri.
E' in pratica la gerarchia delle fonti di conoscenza in medicina. Alla base troviamo case report e case series, seguono gli studi caso-controllo e di coorte, e per ultimi gli studi randomizzati controllati. All’apice della piramide delle evidenze si trovano metanalisi e revisioni sistematiche, considerate come gli studi più validi e affidabili.

DALLE PAROLE AI FATTI


Il GAMA anche da associazione non perde la sua identità di gruppo, resta dinamico, in continua evoluzione e non disdegna il confronto, necessario per una crescita generale e il raggiungimento degli obiettivi.
Il secondo incontro di quest'anno si apre con il report di un'esperienza positiva, l'approccio per la prima volta in assoluto dello yoga in sala d'attesa. Un progetto proposto la scorsa volta da persona competente che avendo incontrato la malattia due anni fa, ben conosce i benefici degli esercizi di respirazione e rilassamento per allentare tensione ed ansia.
Stamattina quindi "test di ingresso" dell'affascinante e coinvolgente pratica, che alla fine proprio per il coinvolgimento ha superato le timide aspettative, alcune pazienti, soprattutto operate al seno, hanno riferito note di benessere immediato dopo aver eseguito in modo disciplinato gli esercizi proposti. Non sono mancati elogi e complimenti per l'iniziativa, a quanto pare del tutto nuova in tale contesto.
Il GAMA ha centrato perciò un primo obiettivo che si spera abbia un seguito sempre più entusiasta ed attivo.
Altro punto di discussione vivace e a tratti discordante, se fosse valida o meno l'opportunità di "mantenere in vita" entrambi i gruppi WhatsApp (Gli Spartani del GAMA e NOI INSIEME...), l'ultimo dei quali nato quest'estate come raccoglitore di foto per un concorso e poi tenuto in piedi prevedendo un progetto di "Medicina Narrativa" sempre per l'accoglienza ed anche per i pazienti in trattamento. Dall'evidente diversità dei due gruppi, il primo caratterizzato dall'eterogeneità degli argomenti, mentre il secondo più specifico e finalizzato allo scopo, è nata la discussione per cui sono emerse indecisioni ma pure accalorate prese di posizione.
L'affetto che lega l'uno all'altro, per cui sicuramente qualche passo indietro potrà essere fatto, sarà l'elemento che riporterà l'equilibrio. Si arriverà ad una decisione risolutiva, magari non condivisibile da tutti, ma certamente accomodante. Sarà comunque necessario stabilire delle regole precise, scritte, una sorta di "vademecum" del buon amico nel virtuale.

lunedì 8 ottobre 2018

SINFONIA D'AUTUNNO


Non fa in tempo a presentarsi Ottobre che l'armadio al suo interno perde i colori dell'estate. Sembrerebbe naturale col grigiore del tempo, anche se le "ottobrate" non mancano mai, e così si dovrebbe andare, in modalità "fuori stagione" seguendo i pensieri positivi, vestirsi di colore solo a tratti spento, giusto per il contrasto che lo fa deciso e vincente.
Prima domenica d'Ottobre, pioggia nelle primissime ore, poi ampi squarci d'azzurro tenue, cielo velato da tulle sottile. Su un angolo sconnesso del marciapiede, tra aghi secchi di pino, una pigna. Ricordi di estate lontana, richiamo forte ad un presente vario, contrastato e affascinante.
Lascio i ricordi al passato, e penso a quanto ho da fare in questo periodo. Un breve impegno in fiera dove è presente l'Associazione, e tanti pensieri per cercare di essere all'altezza della situazione, per non deludermi né deludere. E poi c'è la vita privata, essere moglie e madre, ancora figlia e sempre sorella. Non sempre è facile non fare torto e per questo ci sarà sempre un motivo per cui qualcuno mortificherà il "ruolo", brutta parola quando si tratta di sentimenti, ma non so trovare di meglio, visto che si viene rimproverati per spazi vuoti, momenti vuoti, un vuoto generale che andrebbe colmato.
Chissà se capita a molti...
Eppure io mi sento moglie e madre, ancora figlia e sempre sorella, tutto nella pienezza assoluta ora più che un tempo. Perché continuo ad imparare il valore dei rapporti e dei sentimenti da Chi vive di questo per risalire la china.
Riflessione di qualche giorno fa, quando in poche ore ho fatto incontri che hanno dato luce ad alcuni aspetti della mia vita attuale.
Una moglie ancorata al marito che comunque lascia libero nelle scelte, un padre grato ai Suoi figli che lo circondano di affetto, un figlio grande che trova forza dalla madre di oltre 90 anni.
Amore sempre, che se pur non guarisce nel corpo, aiuta a stare meglio.
Apparenti contrasti per la melodia della vita.

domenica 7 ottobre 2018

LE EVIDENZE (terza parte)


Le evidenze indicano chiaramente come prevenire le malattie croniche con la dieta. Un'alimentazione corretta può diventare un prezioso alleato della salute. E le evidenze accumulate in anni di ricerche danno indicazioni precise.
Gli alimenti da privilegiare sono: frutta, vegetali, cereali integrali, oli vegetali, legumi, frutta a guscio, caffè. Va limitato al massimo invece il consumo di carni rosse e processate, oltre che delle bevande zuccherate.
La prima distinzione da fare, esaminando gli studi di nutrizione, è tra quelli di intervento e quelli osservazionali. Nei primi si può essere certi dei pattern alimentari in quanto direttamente definiti dai ricercatori, dei secondi non si può avere certezza dei cosiddetti food pattern, perché in genere autoriferiti dai partecipanti.
La maggior parte dei dati disponibili deriva dagli studi osservazionali sull'assunzione di cibi e il rischio di patologie croniche.
Gli studi di coorte prospettici hanno contribuito in maniera sostanziale nell'arco degli ultimi 60 anni alle conoscenze attuali, mentre le revisioni sistematiche sommarizzano i dati provenienti da questi studi ed estrapolano l'importanza di singoli cibi e di pattern dietetici nella prevenzione delle malattie croniche.
Un elevato consumo di cereali integrali è stato correlato ad una riduzione di rischio, al contrario l'assunzione di carni rosse e carni processate si associa ad un aumento di rischio.
Queste sono le due punte estreme dei cibi salutari da una parte e di quelli nocivi per la salute dall'altra. In mezzo c'è l'universo mondo degli alimenti, per i quali ci sono evidenze meno consistenti e soprattutto spesso relative ad una singola patologia.
Uno stile di vita regolato secondo la Dieta Mediterranea riduce comunque il rischio.
E' possibile il trapianto di microbiota intestinale, ma qual è la migliore via di somministrazione?
Il trapianto di microbiota intestinale attraverso la somministrazione di capsule per via orale ha dimostrato efficacia comparabile a quello condotto con la modalità standard in colonscopia nella prevenzione delle recidive delle infezioni da Clostridium difficile.
(continua)

LE EVIDENZE (seconda parte)


I metaboliti derivanti dal metabolismo microbico sono risultati più persistenti, capaci di restare in circolo per periodi molto più lunghi. Inoltre, è stata osservata un'interessante correlazione tra la composizione dei batteri intestinali e la quantità di metaboliti circolanti.
La composizione del microbiota intestinale appare, quindi, un fattore importante per mediare l'azione del consumo di mele.
Le prove sull'interazione tra microbioma intestinale, dieta e salute sono sempre più solide. E' noto che la disbiosi è correlata a malattia e che la maggior parte delle volte questi squilibri nelle popolazioni microbiche intestinali possono essere frutto di errate abitudini alimentari. Elevata assunzione di calorie, proteine animali, grassi saturi e zuccheri semplici sono state collegate a un più alto rischio di obesità, diabete, cancro e malattie cardiovascolari.
Tuttavia, si sa poco sull'impatto di modelli alimentari, componenti dietetici e sostanze nutritive sul microbiota intestinale in persone sane.
L'attività metabolica microbica è stata determinata mediante quantificazione degli acidi grassi a catena corta in cromatografia liquida ad alte prestazioni. I risultati hanno indicato che un rapporto più elevato di Firmicus-Bacrteroidetes era correlato ad una minore aderenza alla Dieta Mediterranea, e una maggiore presenza di Bacteroidetes era associata ad una minore assunzione di proteine animali.
L'elevato consumo di proteine animali, grassi saturi e zuccheri ha interessato la diversità del microbiota intestinale.
La dieta e i componenti alimentari specifici potrebbero influenzare la composizione, la diversità e l'attività del microbiota, che possono avere un effetto sul metabolismo ospite aumentando il rischio di malattie tipicamente occidentali.
(continua)

sabato 6 ottobre 2018

LE EVIDENZE (prima parte)


E' ripreso il corso sulla nutrizione del MED FOOD ANTICANCER PROGRAM.
La lezione odierna, sulle "evidenze", è stata preceduta dagli aggiornamenti circa le pubblicazioni degli studi scientifici durante l'estate.
Notizia di qualche giorno fa, l'assegnazione del premio Nobel per la medicina a James Allison e Tasuku Honjo per la terapia anti cancro che sblocca il sistema immunitario. Qual è il meccanismo? Le cellule tumorali producono sulla loro superficie molecole (recettori) che si legano ad altri recettori presenti sui linfociti T (chiamati killer) che dovrebbero distruggere le cellule tumorali. Sono i freni individuati dalla scoperta del Nobel.
I farmaci immunoterapici si agganciano ai recettori dei linfociti T impedendogli di legarsi alle cellule tumorali. I T "liberati" così ritornano a uccidere le cellule tumorali.
Secondo aggiornamento, il tranello dello zucchero.
È vero che causa tumori, diabete e fa male al cuore? E' certo che l'eccesso di consumo provoca obesità, che è causa di tumori, diabete e guai al cuore, perciò mai superare i 5 cucchiaini al giorno, tenendo conto soprattutto che lo zucchero è contenuto un po' ovunque, dal sorbetto al limone allo yogurt, dall'acqua tonica al succo di frutta confezionato.
Altro studio assai interessante sulla depressione. Attenzione, può essere causata anche da farmaci di impiego comune, dalla pillola anticoncezionale agli antidolorifici.
E ancora, cosa succede ai polifenoli ( gruppo eterogeneo di sostanze naturali, particolarmente note per la loro azione positiva sulla salute umana) quando ingeriamo una mela? A raccontarlo è stato uno studio italiano che ha scoperto il percorso che questi composti fanno nel corpo umano e il ruolo decisivo del microbiota intestinale nell'azione benefica di questi composti.
La quantità e la persistenza di ognuna di queste molecole nei fluidi biologici (sangue e urine), è risultata molto variabile tra un individuo e l'altro non solo a causa di differenze genetiche, ma anche a causa di differenze nella composizione del microbiota intestinale.
Infatti, i ricercatori hanno potuto appurare che mentre il 40% dei metaboliti originava dai processi metabolici umani, il restante 60% richiedeva l'intervento dell'azione dei batteri intestinali per poter entrare in circolo.
(continua)

GLI ANGELI NON SCELGONO A CASO


Vieni, chè ho parlato anche di te...
Prendendomi sottobraccio, la mia collega ha voluto che entrassi nell'anticamera agli ambulatori.
Ho parlato di Te. E mi prende sempre quasi una sorta di "ansia da prestazione", il timore di non essere all'altezza, deludere prima me stessa.
Un gruppetto di persone in attesa, un marito ed una moglie l'uno di fronte all'altra, entrambi nella stessa "avventura", Lei in procinto di incominciare, perciò alla prima visita...
Sono positiva, e poi c'è mio marito che mi guida, è "esperto".
Ci presentiamo, qualche cenno alle storie Nostre, l'invito a partecipare agli incontri del gruppo. Ad un certo punto, non ricordo nemmeno come e perché, scopriamo di aver avuto un'amicizia in comune, un'Amica volata in Cielo due anni fa...
Ci conoscevamo da anni, sempre insieme in tutti i momenti della vita. Al mio compleanno, era la prima a farmi gli auguri e poi ogni anno un regalo sempre più grande e bello. La chiamavo "sorellina", perché era più che una sorella. Mi manca molto, ed ora più che mai... Lei lo sa.
L'ascolto con attenzione, poi faccio mente locale che oggi proprio oggi è la festa degli Angeli Custodi...
Sai che giorno è? E' il 2 ottobre, dedicato agli Angeli Custodi.
Restiamo per qualche minuto in silenzio, poi è Lei a riprendere...
E' un segno. Niente avviene per caso. E ho incontrato Te qui, dove avrei voluto ci fosse la mia sorellina.
Tornata a casa ho riflettuto molto sulla cosa, poi mi è tornato in mente un testo trovato casualmente nel web, lo condivisi a suo tempo ma credo sia così bello e significativo da farlo ancora...
"Se solo sapessi quanto soffro insieme a te
dell'amaro della vita.
Vorrei accarezzarti con mani di carne
ma lo sussurro a chi ti sta accanto...
vorrei dirti le parole più vere dell'amore,
ma le suggerisco a chi ti regala una parola.
Vorrei vederti raccogliere tutto l'amore che semini
per sentirti soddisfatto della tua vita
ma come ogni cosa... il tempo lascerà crescere il frutto
che tu stesso hai fatto nascere.
Gioisci perché attraverso le tue mani io regalo l'amore
a chi ha la fortuna d'incontrarti...
Tu non lo sai forse ma io sono il tuo Angelo,
quello che mai t'abbandonerà e che è qui solo per te
e grazie a te può amare il mondo."
Siamo Tutti Angeli di Dio, perché "nessuno" resti solo con la paura, oppresso dall'angoscia... e ritrovi la forza e la "magia" di un sorriso ricevuto al momento giusto, ricambiato come segno di gratitudine, donato e condiviso ancora per tante e tante volte.
Fra tutti gli Angeli che sono sulla Terra.