mercoledì 17 ottobre 2018

LE EVIDENZE (conclusioni)




Cosa assai curiosa è il "meccanismo fisiologico" sulla base di semplici ipotesi. Ad esempio, in maniera del tutto assiomatica, si attribuisce ad uno specifico alimento un effetto afrodisiaco.
Consideriamo il cioccolato, per due dei suoi molteplici composti, il triptofano (precursore della serotonina, neurotrasmettitore coinvolto nell'eccitazione sessuale) e la feniletilamina (stimolante legato all'anfetamina, rilasciata nel cervello quando ci si innamora) si possono attribuire a questo alimento presunte qualità afrodisiache. Tuttavia, è stato necessario realizzare uno studio per indagare questa ipotesi.
Su un campione casuale di donne, con un'età media di 35 anni, si è indagato circa la relazione tra consumo regolare di una porzione di cioccolato al giorno e l'eccitazione sessuale. Alla fine è risultata come falsa l'associazione legata all'età.
E' allettante ipotizzare che il cioccolato possa avere un impatto psicologico e biologico positivo sulla sessualità femminile. Nel campione le donne che riportano un consumo elevato di cioccolato hanno un punteggio più alto rispetto alle donne che non mangiano cioccolato. Tuttavia, quando i dati sono controllati per età i punteggi sono simili, indipendentemente dal consumo di cioccolato. E' stato necessario "stratificare" per età per evitare un "confondimento" e trovare una "falsa associazione".
Negli studi epidemiologici, se non vengono eseguite le opportune correzioni statistiche è facile scambiare lucciole per lanterne.
La Nostra "attenzione selettiva" ci spinge ad affermare che in "Nutrizione umana", più di ogni altra disciplina, è quanto mai opportuno che gli studi siano ben condotti, perché tra quelle bio-mediche è la più "invasa" dalla "Pseudoscienza".

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