Da un incontro di ieri sulla preghiera sono uscita rinnovata, dopo aver pianto senza rendermene conto.
Ascoltavo con attenzione e gli occhi si son fatti lucidi, poi hanno preso a scendere lacrime sottili, di quelle che rigano il volto senza fermarsi.
Perché...? Mi sono chiesta.
Per quelle parole, così semplici e tanto efficaci o per le tensioni accumulate?
Pandemia e vaccini, guerra e pandemia e vaccini, caro bollette, soldi che non bastano, proteste, costrizioni e sanzioni.
Dove andremo a finire?
E piangevo, e i minuti come le parole andavano veloci, e velocemente l'animo si alleggeriva. Mentre continuavo ad ignorare il perché.
Del resto sono tanti i perché di questi ultimi anni, dal punto di vista umano senza risposta, e forse Dio ieri ha inteso che leggessi tra quelle righe segnate dal pianto.
Penso averci letto tanto, credo aver capito qualcosa. E mi sento leggera di quell'unica speranza che solo Lui può dare.
Per cui cerco con fiducia la risposta a ciò che in tanti si chiedono, la rendo plausibile, me la faccio bastare.
Credo si debba andare a monte, perché se si può essere artefici o semplicemente spettatori di tanta barbarie, è perché si è persa la capacità di andare oltre, il desiderio di Dio, comunque si voglia chiamarlo. Non ci si chiede più... Chi sono io? Da dove provengo e per quale fine?
Si procede alla cieca, senza tener conto di niente e di nessuno, pur di prevalere.
L'avidità e la brama di potere sono gli unici desideri.
Ah, dimenticavo. Si può essere credenti o meno, ciò che manca oggi, ed è cosa grave, è la spiritualità. La cura della pace interiore e dell'Amore.
E la parola "grazie", anche per le piccole certezze quotidiane step by step.