giovedì 24 febbraio 2022

E NON CONTANO QUESTI ANNI APPENA TRASCORSI (n.6) (Interpreti consapevoli)

Non si fa in tempo ad uscire da un accidente che subito all'orizzonte ne compare un altro.
Ehhh, è la vita... mi par di sentire.
Vero... replicherei, però si tratta di vita fuori dall'ordine delle cose, in cui l'uomo rischia di sentirsi fortemente pedina e finisce col farsi vittima.
Niente di più errato.
Se cambiano gli scenari per forza di cose, non cambia l'andare della vita, con le attività di ogni giorno ed i suoi affanni. Monotona per i più che non vanno oltre a cavare ciò che di buono c'è in ogni giornata, dal sorgere del sole fino al calar della notte.
Eppure basterebbe poco, molto poco.
Guardare le proprie mani, guardarsi allo specchio e dire grazie perché ci sono, in questo contesto e di tale scenario faccio parte.
Cose che non vanno... tasse, bollette, lavoro precario. E a seguire... politica corrotta, cambiare rotta, promesse e cotillon.
Ci si stanca a parlarne di continuo, e per giunta ora si respirano pure venti di guerra.
Tale continuo lamentarsi, buttar giù quello che c'è e ritornare al punto di partenza è davvero inutile.
Aggrappiamoci all'ultimo sogno utile che ci ha fatto ben sperare, non buttiamolo giù come il resto, ché a coltivarlo avremo di certo buon guadagno.
La vita continua, come sulla scena, con gli sfondi e le comparse che cambiano ad ogni atto seguendo una trama, e a volte recitando a soggetto.
Mettiamoci in pausa, una sorta di "vuoto" di ogni attività precedente.
Vivere un po' senza programmi ma con la certezza che ce n'è uno apposta per Noi... una specie di "progetto", la crescita nel vero Sé, in quello che è la Nostra natura profonda, il Nostro scopo.
Così ogni momento che appare doloroso può essere vissuto come qualcosa che rafforza, una grande opportunità.
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