lunedì 21 febbraio 2022

E NON CONTANO QUESTI ANNI APPENA TRASCORSI (n.4) (Da me agli Altri. Esserci)

Amici miei, è solo un'opinione, forse solo semplice condivisione di persona che ha vissuto momenti di forte buio interiore.
Però mai venne meno la voglia di esserci.
Ero inquieta, a tratti insoddisfatta, pareva sempre fossi in attesa di qualcosa che non arrivava mai. Il mio matrimonio rifletteva lo scandire del tempo, nulla di esaltante... un ottimo compagno ma non l'uomo dei miei sogni.
Ma tant'è, ripeto... volevo esserci, e così un mese ero giù e una settimana al top.
Mi guardavo intorno e tutti, secondo me, avevano realizzato ciò che volevano. Mi guardavo dentro e... avrei voluto fuggire. Mi guardavo indietro e c'erano solo rimpianti.
Però volevo esserci, e in questo modo a lungo andare non sarei stata più nulla, né donna né moglie né madre, nemmeno persona. Così cominciai a spostare il "fuoco" dell'attenzione, non potevo esserne il centro, come del resto nessuno lo è. Occorreva crearsene un altro diverso da sé, per rinnovare gli interessi, far tornare l'entusiasmo per la vita stessa.
Io ci arrivai passando per la malattia, in realtà bisognerebbe farsi furbi o solo prendersi i tempi giusti per adottare strategie e modalità, per non ammalarsi.
Comincerai ad apprezzarti e nel modo in cui Ti mostri sarai apprezzata/o dagli Altri. Sarai amata/o perché Ti ami. E poi arriveranno idee e spazi nuovi da ritagliarsi, sempre nel rispetto di Chi è accanto ma privilegiando la propria persona.
Dedicarsi a qualcosa di diverso? Perché no, qualcosa di creativo in cui ritrovarsi...
E insieme esserci.
Perché finalmente "siamo a casa", dopo aver ritrovato Noi stessi, e ci sentiamo bene.
Portiamo conforto, serenità o quant'altro? Di sicuro la Nostra persona.
Con pregi e difetti, e la curiosità e la meraviglia comunque.
E torniamo a parlarne, perché in questa fase di transizione, dopo un duro periodo vediamo finalmente una possibilità, una nuova primavera.
Potrebbe essere un'immagine raffigurante fiore e il seguente testo "Esserci... poi, ognuno sceglie come."

2 commenti:

  1. La malattia, nostra o di chi ci è accanto, è un ottimo diversivo. Certo col senno di poi uno preferirebbe qualche altra cosa per aprire gli occhi e focalizzare le priorità. Ma ci sta dai. Tutti ormai abbiamo passano momenti cruciali nella propria vita. Solo che alcuni sono più tosti e non comprendono bene. Sai che ti dico? Peggio per loro.

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  2. Certo Franco. Assai peggio per loro.
    Grazie.

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