domenica 27 febbraio 2022

E NON CONTANO QUESTI ANNI TRASCORSI (n.9) (Il desiderio di Dio)

Prima di poter parlare di preghiera bisogna conoscere l'uomo.
All'uomo è stato donato il Creato. Lui stesso fu creato ad immagine e somiglianza di Dio.
Ad immagine perché razionale, a somiglianza perché capace di amare come Dio.
Dio infatti è "Intelletto sommo" e "Amore infinito e incondizionato"
Si entra in intimità con Dio che è Amore, nel silenzio interiore tramite la Fede, la Speranza e la Carità.
La Fede è Amore che crede.
La Speranza è Amore che attende.
La Carità è Amore che dona.
Il Silenzio è Amore che contempla.
Per Chi sperimenta l'Amore di Dio non esiste solitudine né morte.
La Preghiera non è fatta di parole, è vita che si offre.
È un bisogno intimo dell'uomo, innato nel suo cuore, perchè Dio ci ha creato per infinito amore ed è naturale entrare in comunione con Lui.
La Preghiera è quindi uno strumento di amicizia, forse il più alto, il più misterioso, il più sublime.
C'è un sentimento importante che possiamo coltivare nei confronti di Dio ed è il desiderio.
Sappiamo che fede, speranza e carità sono i tre modi essenziali con cui ci si rapporta a Dio e si stabilisce con lui una specie di "contatto spirituale".
Ma la bellezza del desiderio consiste nel fatto che esso è il risultato e la sintesi di tutte e tre queste cose: fede, speranza e carità.
Per sapere cos'è il desiderio di Dio, bisogna sapere come prima cosa cos'è il desiderio.
Il desiderio è il movimento di protendersi verso qualcosa, sospirare, bramare. L'anima, mediante il desiderio, per così dire, si allunga, si distende nel tempo, impaziente di attingere ciò che brama.
Il desiderio di Dio è il più profondo tra quelli del cuore umano.
Purtroppo oggi è sensazione diffusa che caduto l'anelito verso Dio, con la fede e la preghiera, sia rimasto solo il vuoto lasciato dalla sua scomparsa. È rimasto il sentimento della sua mancanza, cioè la nostalgia di Dio.
Potrebbe essere un'immagine raffigurante cielo

Nessun commento:

Posta un commento