venerdì 7 aprile 2023

NON FINIRE MAI DI ESSERCI (n.10) (Tenerezza e ovetti di cioccolata)

Parte da lontano una storia di dolcezze, diciamo dall'infanzia. Quando a casa con la febbre si aspettava il ritorno della mamma che sicuramente avrebbe portato un lecca lecca o un dolcetto, e all'improvviso la febbre spariva per la gioia. Non era la caramella in sé, medicamento speciale ma ciò che rappresentava, una dose supplementare di affetto per casi di necessità. Mi venne istintivo quando per me si aprì quella strada perché fossi per gli Altri. Non fu mia scelta, bensì fui scelta. Non mi piaceva andare a mani vuote, e cominciai con un vassoio di biscotti all'amarena. Era un modo di approcciare o continuare un discorso magari interrotto, dolcezze che si accompagnavano a racconti dolorosi, spesso intimi da cui scaturivano riflessioni a "misura unica". Erano giuste per Tutti. Sono trascorsi gli anni, e al posto dei biscotti sono arrivate le caramelle, e i torroncini a Natale, e gli ovetti a Pasqua. Un pensiero per ognuno, prima solo pensato poi un giorno messo per iscritto, e da quel giorno anche questo moltiplicato, con fiocchetto colorato e tanta tanta tenerezza. Tenerezza e ovetti di cioccolata per questi giorni che portano alla Santa Pasqua, ché sia speranza di rinascita per tutti, oltre che un segno di affetto e vicinanza. E un sorriso non manca, pure se... Grazie, no... fai conto l'abbia preso. E ampio sarà il sorriso per il fiocchetto che condivide speranza. Non lo rifiuta nessuno. Ne farò un ventaglio con tutti quelli che collezionerò... Ed è così che l'appuntamento triste diventa meno gravoso. Un minimo d'attenzione, piccole gioie. È delicatezza, un pensiero affettuoso... un filo sottile con la normalità.

2 commenti:

  1. Sarà Pasqua di speranza, un abbraccio forte, e grazie sempre!

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  2. Speranza sempre. È la prima virtù, quella che motiva e ricarica di vita, sempre e comunque.
    Ricambio l'abbraccio e grazie.

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