martedì 7 febbraio 2023

LA VITA E OLTRE (n.51) ( Per Noi...)

La giornata odierna era quella giusta, due giorni di seguito, perfetti per un pensiero, su misura per Chi celebrasse il Suo momento col cancro. Perché vuoi o non vuoi è così, la "malattia" una volta incontrata diventa "compagna di vita", pure se si allontana. Resta nei ricordi, torna come data di vita, segna comunque un traguardo. Del resto se continuiamo a parlarne, significa che possiamo ancora farlo, siamo "vivi", il pensiero è lucido, abbiamo resistito ad ogni batosta, e le batoste non sono state poche. Sopravvissuti Noi...? Pessimo termine, forse anche peggiore di "guerrieri", affibbiato da Chi oggi lo dice e domani ci dimentica. Così... oggi, 5 febbraio, festa di Sant'Agata che patì il martirio della mutilazione delle mammelle, e per questo è simbolo e protettrice delle donne con patologia al seno. Molte di Noi che hanno vissuto o vivono la malattia sentono fortemente questa giornata che le vede in un certo senso protagoniste, ed elevano pure in silenzio una preghiera alla santa. Una preghiera comunitaria, perché se ognuna avrà messo la propria intenzione speciale, tutte insieme le intenzioni sono salite al Cielo. E verrebbe di aggiungere altro, ma poi penso possa bastare, sono coinvolta per esperienza pregressa per cui la parola mi sembra sbagliata o superflua. Mi riservo di raccontare quando tornerò al tocco leggero ma non superficiale a me consueto. Intelligenza emotiva è pure questa, riconoscere un momento di difficoltà, di non riuscire ad entrare in sintonia, e perciò ritirarsi. Quando il silenzio colma un vuoto e diventa preghiera.

Nessun commento:

Posta un commento