giovedì 24 agosto 2023

PENSAVO... (n.48) (Il "dolce amaro" della vita)

Speriamo cali un po' di fresco... Anche oggi giornata particolarmente calda, faticosa... seduta in cucina cerco effimero refrigerio dal ventilatore. E penso. Inevitabilmente certi pensieri portano ai ricordi. È un po' che in questo mondo mi sento come Alice nel paese delle meraviglie e continuo a stupirmi. Il menefreghismo, l'individualismo, l'incomprensione perché fa comodo così... tutto da voltastomaco. Penso allora, meglio preparare le caramelle per domani. Nel sacchetto rosso che fa già Natale, tanto che ci vuole, mancano solo quattro mesi. Il tempo passa in fretta, e magari mi passa pure quest'uggia strampalata. E a proposito di caramelle, mi torna in mente quel paziente dal nome di un fiore declinato al maschile cui piaceva la caramella dalla carta rossa. Non ho mai saputo se la mangiasse o meno, perché voleva la posassi sul comodino con la promessa di portarne ogni volta. Come darsi appuntamento. La caramella dalla carta rossa era sempre piaciuta anche a me. Da bambina dopo averla scartata e mentre ancora la succhiavo, ponevo la piccola cartina davanti a un occhio, ci guardavo poi attraverso. E il mio piccolo mondo si colorava all'improvviso donandomi emozioni nuove. Oggi se potessi metterei agli occhi due cartine rosa per continuare a vivere senza meravigliarmi più di nulla, presa come sarei da quella realtà fortemente voluta, tutta mia.

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