domenica 13 agosto 2023

PENSAVO... (n.38) (Come vivere alla fine per non sentirsi morire)

La Malattia evidenzia la vera natura dell'uomo, Michela Murgia non ne aveva di certo bisogno per mostrarsi totalmente per quello che era, eppure negli ultimi tre mesi è apparsa "più" in tutto. Tutto è il suo contrario. Con una fede sua e a tratti dissacrante, forte ma pure rassegnata, propositiva nella condivisione eppure incurante con i dettagli riguardanti la propria patologia di poter togliere la speranza a più di qualcuno... Si sa, non si può piacere a tutti, e francamente quando si è certi di essere alla fine può importare poco o niente. Di Lei molto sarà da ricordare. Grande intelligenza, cultura, coraggio, spirito battagliero. A suo modo si è conquistata una parte d'immortalità... "Non ho paura di morire. Ho cinquant’anni, ma ho vissuto dieci vite. Ho fatto cose che la stragrande maggioranza delle persone non fa in una vita intera. Cose che non sapevo neppure di desiderare. Ho ricordi preziosi. Ricordatemi come vi pare. Non ho mai pensato di mostrarmi diversa da come sono per compiacere qualcuno. Anche a quelli che mi odiano credo di essere stata utile, per autodefinirsi. Me ne andrò piena di ricordi. Mi ritengo molto fortunata. Ho incontrato un sacco di persone meravigliose. Non è vero che il mondo è brutto; dipende da quale mondo ti fai". Questa era Michela Murgia. Era un personaggio pubblico e le sue recenti parole a volte un po' forti non hanno scandalizzato ma destato meraviglia. Anni fa una persona comune definì "dono" il suo cancro allo stomaco, e fu definita quasi un'esaltata. Differenze...? E a proposito di consapevolezza... C'è anche Chi decide di sapere fino ad un certo punto e volutamente ignorare ciò che eventualmente sarà. Punti di vista diversi...? Chapeau all'intelligenza che salva e rispetto per tutti.

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