mercoledì 30 agosto 2023

PENSAVO... (n.55) (Eppure bisogna voltar pagina)

Anche oggi... come da qualche tempo a questa parte... giornata a fasi alterne, ma in più e decisamente segnata dal dolore. La cronaca ne ha parlato, il fatto è noto. In una tabaccheria, una rapina finita nel sangue. Vorrei poter dare da me una spiegazione, capire il perché del "tutto" e il suo procedere all'inverso. L'Uomo, non fu per costruire su morte e miseria, sangue innocente e confusione. Qualunque sia la sua origine, il vissuto, dovrebbe essere consapevole che non si vive odiando e facendo della prevaricazione motivo e strumento. Abbiamo davvero toccato il fondo, ora bisognerebbe risalire per riacquistare rispetto e credibilità. E cancellare la delusione. "Niente ferisce, avvelena, ammala, quanto la delusione. E a subirla ti senti ingannato, beffato, umiliato. Ti senti anche offeso, ridicolo sicché a volte cerchi la vendetta. Scelta che può dare un po' di sollievo, ammettiamolo, ma che di rado s'accompagna alla gioia e che spesso costa più del perdono." Oriana Fallaci - Un cappello pieno di ciliegie L'insegnamento sempre c'è, magari dietro il velo della delusione o nascosto dalle lacrime di dolore, ma pronto a venire fuori là dove la trama è meno fitta. La Vita non ha più valore. Si dice, lo penso. E poi si passa oltre. Uno schiaffo in pieno viso e si ritorna sui passi... ora più che mai apprezzo la vita. Guardo il cielo, l'immensità del firmamento... non fu per Te, per me, per Noi soltanto, prima o poi cesserà questa spietata durezza, la violenza... tanta crudeltà. Nonostante questo giorno da dimenticare, non rinuncio a sperare, soprattutto per i miei figli che hanno diritto ad una vita senza paura. Continuerò per questo a credere nella bontà. Se fiducioso è il buon Dio, perché non Io?

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